Fasi lunari: l’importanza nella semina di orto e giardino
Il ciclo lunare e i suoi effetti sulle piante. Come riconoscere le diverse fasi e quanto è importante sapere cosa fare per curare al meglio orti e giardini
Non è chiaro quanto l’influenza della luna su alcuni aspetti della vita quotidiana sia verità scientifica oppure un semplice tramandarsi di tradizioni, pensiamo ad esempio al potere che il nostro satellite sembrerebbe avere nel far crescere i capelli a seconda del periodo in cui li tagliamo, oppure alla maggior predisposizione alla nascita e al parto durante alcune precise fasi lunari.
Spesso su alcuni episodi, non confermati dalla comunità scientifica, la credenza popolare ci ricama un po’ sopra, quello che però è innegabile è che la luna, le sue fasi e la sua attrazione verso la terra hanno degli effetti su alcuni fenomeni naturali. Il più famoso e forse il più conosciuto è quello delle maree dove la luna gioca un ruolo determinante nell’innalzamento e nell’abbassamento delle acque, regolando e influenzando gli equilibri che si sviluppano attorno a questo importantissimo elemento. Basti pensare a come la città di Venezia e la sua vita quotidiana siano dipendenti dalle variazioni del livello del mare.
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Le fasi lunari giocano un ruolo fondamentale anche in agricoltura e nelle attività ad essa collegate come la semina, la raccolta, la potatura e la fioritura. Se abbiamo quindi un orto o un giardino, è importante dare sempre un’ occhiata alla luna per sapere quali operazioni compiere o meno e per fare questo è fondamentale poter individuare le fasi lunari e i loro effetti su piante e fiori.
Le fasi lunari: quali sono e come riconoscerle
Quali e quante sono dunque le fasi della luna e come possiamo riconoscerle? Un ciclo lunare si sviluppa e si conclude in ventinove giorni – arco temporale molto simile al ciclo femminile a cui spesso quello lunare viene associato – ed è composto da otto fasi che dipendono dalla posizione della luna rispetto alla Terra e al Sole e dal movimento di rivoluzione intorno al nostro pianeta.
La prima fase con cui il ciclo ha inizio è quella del novilunio, in cui la luna mostra la faccia completamente in ombra e non è visibile in cielo. Si passa poi alla fase della luna crescente che ci porta al primo quarto in cui si inizia a vedere un primo spicchio illuminato dalla luce solare. Dal primo quarto si continua con la gibbosa crescente fino ad arrivare alla luna piena o plenilunio. Durante questa fase la luna è completamente visibile e mostra l’intera superficie illuminata. Dal plenilunio in poi si passa alla gibbosa calante, che porta all’ultimo quarto e infine alla luna calante, fase che si sviluppa intorno al ventiduesimo giorno. Dopo sette giorni il ciclo si conclude e ne inizia uno nuovo che riparte di nuovo dal novilunio.
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Per capire e individuare la fase in cui si trova la luna basta guardare il cielo e orientarsi tra Oriente e Occidente: se la luna rivolge la faccia illuminata ad est sapremo che è in fase calante se invece lo spicchio illuminato guarda ad ovest la fase della luna è crescente. Il famoso detto “gobba a Ponente luna crescente, gobba a Levante luna calante” aiuta a ricordarsi come leggere le fasi a seconda della porzione visibile in cielo.
Se però non si è troppo sicuri del proprio senso dell’orientamento, c’è un modo più tradizionale per individuare le fasi lunari e consiste semplicemente nel controllare il calendario in cui il novilunio è segnalato con un cerchietto colorato di nero, da questo momento sapremo che le giornate a seguire saranno di luna crescente. La luna piena è invece indicata con il cerchietto vuoto o bianco e da questo momento potremo riconoscere i giorni a seguire che saranno di luna calante, fino al successivo novilunio.
L’influenza delle fasi lunari nella cura di orti e giardini
La tradizione contadina, molto attenta ai ritmi naturali, vuole che non si tagli nemmeno il foraggio per gli animali senza controllare la fase della luna, questo perché, a seconda del periodo del ciclo in cui ci si trova, i lavori da fare nell’orto e nel giardino possono essere diversi.
Una delle attività più soggette alle fasi lunari è quella della semina, infatti le variazioni di umidità del terreno che si verificano durante i diversi giorni possono determinare risultati differenti nella germogliazione, nella crescita delle piante e anche nel raccolto se si coltivano ortaggi.
In generale durante la fase di luna crescente aumenta la velocità di germogliazione e crescita delle piante, seminare quindi in questo periodo può voler dire raccogliere frutta e verdura molto più rapidamente. Questo non sempre può essere positivo, infatti le piante che derivano da semi piantati in luna crescente producono molte foglie e molta vegetazione, a cui però spesso non corrisponde un’altrettanta abbondanza di frutti. Al contrario seminando in luna calante si potrà ottenere una crescita più lenta con però radici più forti e salde.
Durante le diverse fasi lunari variano anche le piante che è più opportuno seminare, ad esempio durante la luna crescente si raccomanda di piantare gli ortaggi che sviluppano i frutti fuori dal terreno come ad esempio la cicoria, le insalate, i pomodori, i peperoni, i piselli e le zucchine.
Una volta entrati in luna piena inizia a cambiare l’umidità all’interno del terreno, è opportuno quindi seminare quegli ortaggi che sviluppano il frutto sotto terra come le patate, le carote, le cipolle e i rapanelli, piantare i fiori a tubero come le dalie, i tulipani e in generale tutti quei vegetali che devono crescere moderatamente. Dalla luna piena in poi inoltre è il periodo migliore in cui trapiantare e rinvasare piante e fiori.
Con l’ultimo quarto di luna si va verso la fine del ciclo e in generale verso una fase di riposo in cui è possibile dedicarsi ad attività di cura e manutenzione delle piante come la protezione dai parassiti, la potatura, il raccolto e la pulitura del terreno. In questa periodo si possono infine seminare le erbe aromatiche.
Seguire le fasi e rispettare il ciclo lunare nei lavori dell’orto e nel giardino è uno dei tanti modi che è possibile adottare per riavvicinarsi ancora di più alla natura e ritrovare un equilibrio con i suoi ritmi, spesso dimenticati a favore della crescita veloce e rapida che viene richiesta nell’ agricoltura moderna.