Stracotto di maiale

Questo piatto è il ricco e sostanzioso secondo della tradizione italiana. Si presta a moltissime varianti, in sostanza una per ogni regione della nostra amata nazione.

13/12/2018

Sommario

Questo piatto è il ricco e sostanzioso secondo della tradizione italiana. Si presta a moltissime varianti, in sostanza una per ogni regione della nostra amata nazione.

Tempo di preparazione:
20 minuti
Tempo di cottura:
2 ore
Quantità:
4 persone

Ingredienti Ricetta

  • Spezzatino di maiale 800 g
  • Vino rosso 400 ml
  • Olio evo 4 cucchiai
  • Carote grandi a cubetti 4
  • Sedano a cubetti 1
  • Cipolla media tritata 1
  • Paprika 1 cucchiaino
  • Cannella in polvere 1 cucchiaino
  • Brodo vegetale 200 ml
  • Cipolline 400 g
  • Burro 2 cucchiai
  • Polpa di zucca 200 g
  • Funghi champignon 200 g
  • Sale e pepe qb

Informazioni Nutrizionali

  • Porzione 1
  • Calorie 465 kcal
  • Grassi 28 g
  • Carboidrati 8,5 g
  • Zuccheri 7 g
  • Fibre 6 g
  • Proteine 41,5 g

Con le temperature che si abbassano, questa ricetta dello stracotto di maiale al vino rosso risulta essere l’ideale.

Si tratta di una ricetta piuttosto impegnativa dal punto di vista del tempo necessario e di conseguenza adatta per il pranzo della domenica, inoltre proprio per il fatto che lo stracotto sia un piatto che si gusta preferibilmente caldo, lo stracotto di maiale al vino rosso costituisce un secondo molto ricco.

Questo piatto è il ricco e sostanzioso secondo della tradizione italiana. Si presta a moltissime varianti, in sostanza una per ogni regione della nostra amata nazione.

La parte del maiale migliore per questa ricetta è la lombata, detta anche lonza: è una parte carnosa utilizzabile per farne fettine da saltare in padella o per cuocerla, in un pezzo unico, come arrosto o brasato.

Qualcuno confonde lo stracotto con il brasato. Sbagliando, perché son due ricette differenti. Queste preparazioni hanno un aspetto comune: il succulento sugo sul quale troneggia la carne.

Lo stracotto ha origini antiche. Dopo il Mille, pare fosse portata apprezzata nelle giornate festive durante l’inverno.

Forse era più in uso al Nord, nella pianura Padana, dove il clima umido invogliava a consumare a piatti corroboranti e di rinforzo. Rispetto allo stracotto odierno, quello dell’antichità era volutamente più brodoso e speziato.


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Brodoso perché doveva sfamare un numero congruo di commensali. Speziato per mascherare il cattivo odore della carne troppo frollata a temperatura ambiente! Era, in pratica, una sorta di zuppa di carne.

Di seguito vi proponiamo la ricetta classica che ben si abbina a ogni tipo di menù per le grandi ricorrenze nelle stagioni più fredde.

Preparazione

  1. Scaldare metà dell’olio a fuoco medio in una casseruola capiente. 
  2. Unire 3 carote, un sedano, la cipolla tritata e la carne e farla rosolare per 5 minuti.
  3. Unire la cannella e la paprika, salare e aggiungete il vino.
  4. Coprire la pentola e fare cuocere a fuoco basso per 1 ora e 10 minuti, finché la carne sarà tenera. Se dovesse attaccarsi alla pentola aggiungete un po’ di brodo.
  5. Lessare le cipolline in un pentolino con il brodo rimasto a fuoco medio per 7 minuti circa, finché saranno tenere, quindi scolatele.
  6. Fare fondere il burro a fuoco medio in una padella capiente con l’olio rimasto, unire la zucca, il sedano e la carota rimasti, salare e pepate.
  7. Unire anche i funghi e le cipolline e saltare le verdure a fuoco basso per circa 30 minuti, finché saranno molto tenere e dorate.
  8. Trasferire il brasato su un piatto da portata, unire le verdure, condire il tutto con la salsa e servire.