Casatiello o tortano napoletano

A Napoli a Pasqua si mangia il rustico, il casatiello o il tortano, una sola ricetta tradizionale con l’unica variante nell’utilizzo delle uova

Casatiello o tortano napoletano

Il tortano e il casatiello sono due rustici a forma di ciambella tipici della tradizionali ricette pasquali napoletane.

Piatti tipici della Pasqua partenopea, sono in realtà come due facce della stessa medaglia. Sono infatti molto simili e caratterizzati entrambi da una sostanziale essenza: ingredienti semplici, ma in abbondanza.

Casatiello o tortano: la differenza

Unica variazione nella preparazione la riscontriamo nell’utilizzo delle uova: in un caso sono infatti 3, sode e distribuite a spicchi nell’impasto, nell’altro sono 5 e infornate crude, con tanto di guscio, disposte sulla superficie superiore dell’impasto.

Nella ricetta che segue, vi presentiamo le indicazioni per cimentarvi nell’una o nell’altra variante così potete scegliere che cosa inserire nel vostro menu di Pasqua. Se vi piacciono le ricette pasquali napoletane provate anche la classica pastiera, una profumata torta di grano e ricotta.

Preparazione

  1. Procediamo con lo spiegare come comporre il tortano. Innanzitutto, sciogliete il lievito di birra in poca acqua tiepida. Poi disponete l’intera quantità di farina in modo da formare una sorta di montagna e scavateci in cima una sorta di “cratere”.
  2. In questo versatevi 150 grammi di strutto, un po’ di sale e il lievito di birra sciolto. Lavorate poi la pasta in modo da ottenere un panetto morbido e omogeneo. Riponetelo poi in un contenitore e lasciatelo lievitare, coperto da un canovaccio, per almeno due ore, fino a che non sia raddoppiato di volume.
  3. Nel frattempo, scaldate 3 uova e, dopo averle sgusciate, lasciatele raffreddare. Tagliate quindi a dadini il provolone, il salame e i ciccioli (o la ventresca). Porzionate a spicchi le uova sode e grattugiate poi il parmigiano (o il pecorino).
  4. Una volta trascorso il tempo necessario, stendete poi l’impasto così da formare una sfoglia rettangolare alta non più di un centimetro.
  5. Mischiate ora i dadini di provolone, salame, ciccioli e il parmigiano (o il pecorino) e poi stendere il misto sull’intera sfoglia. Posizionate quindi a piacimento gli spicchi di uova sode, pepate a piacere e arrotolate l’impasto quanto più stretto possibile.
  6. A questo punto procuratevi un ruoto per ciambelle abbastanza largo e alto e ungetene le pareti e il fondo con la quantità di strutto avanzata. Posizionate quindi al centro il vostro rotolo di pasta imbottito e chiudete le due estremità accuratamente.
  7. Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare almeno per un’altra ora. Fate quindi scaldare il forno a 200° C e, una volta caldo infornate il vostro tortano. Lasciate cuocere per circa un’ora (un po’ di più se lo preferite più dorato). Il consiglio è di servirlo tiepido.
  8. Nel caso in cui desideriate cimentarvi nel casatiello, la procedura da seguire è sostanzialmente la stessa tranne che per le uova che saranno 5 e dovranno essere aggiunte intere, con tanto di guscio, e crude solo alla fine.
  9. Andiamo però per ordine. Torniamo al momento in cui avete fatto lievitare l’impasto ottenuto mescolando farina, lievito di birra sciolto in acqua tiepida e sale. Una volta che l’avete lasciato lievitare per bene, e prima di stenderlo, tenetevi da parte una porzione tale da permettervi di formare 10 strisce non troppo sottili e abbastanza lunghe di pasta.
  10. Una volta distesa la pasta, come sopra, e distribuita il ripieno (senza le uova), procedete alla formazione del vostro rotolo da posizionare in un ruoto per ciambelle.
  11. Quando questo sarà lievitato, e prima di infornare, disponete sulla superficie superiore a intervalli regolari le 5 uova crude fermando ciascuna con l’ausilio di due strisce di pasta precedentemente preparate e disposte a croce.
  12. Infornate alla stessa temperatura per un’ora o poco più. Servite tiepido.