NYFW FW 2016 day 7: opulenza e street style

Un lusso opulento, ricco e prezioso si contrappone alla ricerca di uno stile quotidiano e metropolitano nel settimo giorno di sfilate della New York Fashion Week FW 2016-2017.

19/02/2016

La New York Fashion Week FW 2016-2017 si avvia verso la conclusione, ma per passare il testimone a Londra c’è tempo. Negli ultimi due giorni di sfilate, infatti, sono attesi alcuni dei nomi più importanti del panorama fashion d’oltreoceano.

Un vero e proprio “gran finale”, iniziato il 17 febbraio con una serie di collezioni che si muovono tra due estremi opposti: opulenza regale e street style con connotazioni androgine.

Opulenza regale

Evoluzione estrema dello stile lussuoso visto in passerella il secondo e il quarto giorno, la collezione autunno-inverno 2016-2017 di Marchesa celebra una femminilità forte e sensuale con una serie di look che oscillano tra opulenza regale e leggerezza. Il focus è dichiaratamente sulla sera e le occasioni mondane e spazia da vestiti con corpetto sagomato e maxi gonna multistrato in tulle, ad abiti sirena con giochi di trasparenze, ricami e ricchi decori e minidress con frange, balze e applicazioni preziose. Una proposta di grande impatto, con tuttavia più di una pecca, in primis una certa mancanza di coerenza nello stile, che risulta troppo variegato e in alcuni casi poco originale.

Decisamente più convincente la collezione di Naeem Khan, ispirata a un mix di suggestioni mediorientali, barocche e futuriste e caratterizzata da una palette di colori ricchissima, armoniosa ed elegante. Tra vestiti tinta unita e modelli impreziositi da lavorazioni uncinetto, intarsi e sovrapposizioni, tulle, velluto e seta, frange, cascate di paillettes, perle e pietre dure, la proposta dello stilista indiano-americano emoziona con un’eleganza che nasce da un melting pot culturale e di genere trasversale alla geografia e alla storia. E non solo. Khan ha colpito al cuore il pubblico invitando a sfilare per lui Trinity Faith Moran, undicenne affetta da tumore con il sogno di calcare le passerelle. Chapeau.


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Street style

Già in parte esplorato durante il sesto giorno della New York Fashion Week FW 2016-2017, lo street style torna anche nel settimo con ben due collezioni che lo interpretano con un’accezione dichiaratamente mannish. Un’eleganza unconventional, che mescola maschile e femminile, fa da filo conduttore alle creazioni di Jason Wu e di Dao-Yi Chow e Maxwell Osborne, che partono dall’heritage delle rispettive maison per proporre qualcosa di assolutamente nuovo e originale.

Il primo infatti ha preso il rigore e le linee nette e pulite che caratterizzano lo stile di Hugo Boss per costruire una collezione donna minimalista e lussuosa, ma allo stesso tempo avvolgente e sensuale. Così, ecco che gli spigoli si smussano, i tessuti si ammorbidiscono e la staticità diventa movimento in top che sottolineano le forme, gonne e abiti che accompagnano la camminata e in capospalla geometrici eppure fluidi e iper femminili. Una proposta ben congegnata, ma che – parafrasando il titolo di una celebre canzone italiana di qualche tempo fa – “può dare di più”. L’impressione infatti è che Wu sia solo all’inizio di un processo di trasformazione dell’estetica di Boss che intende regalare alla linea donna lo stesso glamour di quella uomo.

Dao-Yi Chow e Maxwell Osborne, invece, all’insegna dello slogan “vogliamo solo divertirci” (nel solco di Jeremy Scott e Tommy Hilfigher), realizzano per DKNY una collezione FW 2016-2017 che è un vero e proprio omaggio allo street style anni ’90, creata mescolando elementi maschili, rock, di ispirazione giapponese e sartoriali. Il risultato è ipnotico e dà forma all’aspirazione completamente mancata di certe celeb (senza fare nomi: Rihanna e Jay-Z) di realizzare memorabili capi rebel-urban-chic.

L’altra faccia dello street style, ovvero quello “reale”, quotidiano e contemporaneo, pensato per vestire le donne al lavoro e nel tempo libero, prende forma nella collezione per la prossima stagione fredda di Michael Kors. Lo stilista americano propone look dal mood femminile, confortevole e fresco, declinati in una palette cromatica tenue e naturale, indulgendo a una certa autocelebrazione e rischiando il minimo, ma offrendo alle sue clienti capi belli, eleganti e dalla dichiarata portabilità. Che oggi non è poco.


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