Il no del principe William al kilt: la scelta di stile imbarazza re Carlo
Può un capo di abbigliamento trasformarsi in una questione diplomatica? Sì, se parliamo di un simbolo della Scozia, il kilt, e se a non indossarlo mai è il futuro erede della Corona britannica, il principe William. Una scelta di stile che imbarazza re Carlo e rischia di rendere il popolo scozzese ancora più… anti-monarchico.
Il kilt, una tradizione reale
La tradizione dei reali inglesi che indossano tartan e kilt risale a più di un secolo fa, all’inizio del regno della regina Vittoria. Generazioni di uomini, tra cui il nonno della regina Elisabetta, re Giorgio V, suo padre re Giorgio VI e ovviamente la regina stessa insieme al principe Filippo e ai loro quattro figli hanno portato avanti l’usanza nel corso dei secoli. Del resto, la famiglia reale ha profondi legami con la Scozia e possiede diverse proprietà a nord del confine tra cui il castello di Balmoral, la tradizionale residenza per le vacanze e le feste di Natale. Esiste addirittura un tartan “reale” personalizzato che solo i membri della famiglia e i suonatori di cornamusa del sovrano possono usare. Si chiama “Balmoral Tartan” ed è grigio a quadri rossi e neri.
Re Carlo III, un sovrano (spesso) in kilt
Re Carlo III è particolarmente legato a questo tipo d indumento. In numerose apparizioni pubbliche, ha sfoggiato il kilt. Un gesto che è stato letto come omaggio alle tradizioni locali visto che l’ha indossato spesso quando fa tappa nel nord del Regno Unito.
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Il no del principe William
Tutt’altra scelta stilistica invece per suo figlio William. L’erede al trono non si è mai visto con il kilt in età adulta. Anche da piccolo, l’ha indossato solo rare volte e sempre dentro le mura di casa. Il principe di Galles non ha mai spiegato il motivo di questo rifiuto, gli osservatori reali lo leggono come una scelta dovuta al salto generazionale che William rappresenta rispetto al passato. Ma proprio gli scozzesi al passato e alle sue tradizioni sono molto legati. Lo sono meno invece rispetto alla monarchia inglese, come dimostrano anche le proteste durante la recente incoronazione di re Carlo. Per questo, la scelta stilistica di William rischia di sfiorare l’incidente diplomatico in una terra già diffidente verso i reali.
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Le regole di abbigliamento per William
Ma nessuno può obbligare William a indossare il kilt. Non esiste nessuna regola reale infatti a riguardo. L’unico obbligo di abbigliamento per lui è l’uniforme durante le cerimonie istituzionali e, come si è visto più volte nell’ultimo anno, non esita a rispettarlo. Per il resto, nessun dress code. Preferisce i completi classici in giacca e cravatta, anche se lo si è visto indossare solo la camicia. Un look casual per cui opta spesso come le occasioni meno formali e le apparizioni con i figli.
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L’invito a indossare il kilt
Ora però l’invito a cambiare idea sul tipico gonnellino scozzese si fa più pressante. William ha studiato alla St. Andrew’s University, prestigioso istituto che si trova proprio in Scozia. E ha ereditato numerosi titoli reali scozzesi, tra cui duca di Rothesay, conte di Carrick, barone di Renfrew, principe e gran sovrintendente di Scozia. Per molti osservatori quindi apparire con il kilt sarebbe un dovere reale per lui. Persino il sarto John Sugden, che si occupa dei kilt del sovrano, ha lanciato l’idea sulle pagine del Daily Mail: “Saremmo felici di realizzare un kilt e una giacca per il principe di Galles. Manterrebbe una tradizione e, soprattutto, sarebbe un veicolo perfetto per rendere popolare l’abito tradizionale delle Highlands, in particolare tra le nuove generazioni”. Il principe William accetterà il cortese invito?
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Foto copertina: Credit Agenzia Fotogramma