Ashish: la collezione S/S 2015

Una pioggia di glitter, paillettes, cristalli e lustrini per la nuova collezione PE 2015 di Ashish, e l'atmosfera si fa subito festosa e irriverente, con scherzosi giochi di parole e un velato sberleffo allo star system

17/09/2014

Le luci stanno per spegnersi sulla London Fashion Week ma improvvisamente il sipario si apre e la passerella si illumina di nuovo: “la vera festa deve ancora iniziare” sembra echeggiare la musica che batte il ritmo sulla falcata decisa e irriverente della donna Ashish.

Parola d’ordine: glitter mania

Per la PE 2015 lo stilista londinese non delude il suo pubblico di amanti del lustrino, ma anzi la pioggia di glitter e paillettes, ormai tratto distintivo e marchio di fabbrica del brand, scroscia a più non posso sul pubblico ipnotizzato. Il look è per lo più sporty-chic, con tute, shorts e joggers dalle linee morbide, leggere, che sembrano fluttuare senza alcuna costrizione, soprattutto se a ricoprirle è un mare di lustrini dalle tonalità pastello, argentee e dorate: un pantalone ginnico dai toni silver si combina perfettamente con una giacca dai contorni sfilacciati, per uno stile casual ma glam se abbellito con collane e orecchini di cristalli multicolore, che diventano vere e proprie opere scultoree; una maglia e un pantalone in felpa azzurro pastello acquista preziosità con gemme e cabochon dai toni tenui; mentre uno shorts con coulisse in vita e una canotta da basket diventano street-glam se vivacizzati da cascate di luminescenze arcobaleno. Tubini e top abbinati a minigonne fanno risplendere d’eleganza la donna Ashish, così sgargianti da ricordare uno dei più famosi grattacieli londinesi, la Scheggia di Vetro della City. La celebre modella Winnie Harlow svetta con ironica leggiadria su abiti che sono tutto tranne che austeri e composti, e dà prova di equilibrio su sandali con piume e platform decisamente luccicanti. Anche il denim fa la sua comparsa, su pantaloni con stampe sarcastiche, su giubbini, su salopette oversize stracciate e impreziosite da spalline riccamente adornate di pietre, su jeans portati al contrario, con ampie tasche sul davanti e la cerniera di chiusura sul retro. L’animalier infine ritorna in scena ma con un tocco di spavalderia in più: le stampe sono invase di paillettes per un ensemble così iridescente da ricordare la pelle di serpente.

 

Il logo si fa irriverente

Lo strobo di colori accende l’atmosfera della catwalk che si fa non solo giocosa e scherzosa ma anche velatamente sarcastica: su alcune felpe e denim compaiono stampe che ritraggono i visi più famosi e blasonati dello star system, come Kanye West o Kim Kardashian, forse una mascherata denuncia alla nostra ossessione per il mondo (appunto) dei lustrini? Le celebrities non sono però le sole nell’occhio del mirino del designer londinese, molti loghi e slogan infatti sono utilizzati come simboli di provocazione, di denuncia della società. Ecco quindi comparire la scritta “Hi Hater” su una t-shirt, l’imprecazione “fuck off” su un pacchetto di sigarette stampato o il buon auspicio “Read a book” su un jeans sgualcito. Che la festa dai “toni accesi” (in tutti i sensi) abbia inizio!


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