Alma Gemelli, abiti tra arte e moda
Disegni floreali che si intrecciano con scheletri su t-shirt dark: Paola Alma Gemelli ha portato la sua arte nella moda, come racconta nell'intervista con UnaDONNA.it
UnaDONNA.it l’ha intervistata per farsi raccontare il percorso riflessivo che l’ha portata a coniugare arte e moda, riflettendo anche su un tema delicato come la morte.
Arte e moda è un binomio vincente da sempre: come hai interpretato con il tuo stile personale questo sodalizio? Perché hai deciso di far uscire dalla tela i tuoi disegni per trasferirli sui capi d’abbigliamento?
Trovo che l’arte, in generale, abbia molti volti: la musica, il disegno, la pittura, la danza, la moda. In questo caso, nel mio caso, il disegno e la moda non sono due rami d’arte distinti, bensì, un’opera d’arte unica. I dipinti che realizzo, con varie tecniche, sono per lo più autoritratti. Il tema che cerca di comunicare un mio quadro è quello di ricordare, soprattutto a me stessa, che un giorno il mio essere non esisterà più. Non è un tema allegro, non vuole nemmeno essere triste, più che altro pensieroso. La sfida più accattivante è quella di farmi sentire in pace con il mio corpo dormiente, senza vita, cercando di mettere da parte la paura. Spero, quel giorno, di essere ricordata con un bel pensiero e, se mai si parlasse di me, lo si facesse con un sorriso.
Ho sempre desiderato che le persone sapessero di cosa vogliono parlare i miei dipinti, non perché li ho creati io, ma perché sono dell’idea che noi esseri umani pensiamo troppo poco alla morte, alla nostra “fine”: non mi spiego perché ci si metta una vita ad imparare a vivere e invece alla morte non ci si arriva mai preparati. Così, io cerco di comunicare con “Lei” dipingendola.
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Nei soggetti della tua collezione, decorazioni floreali si incrociano con ossa e scheletri. Cosa hai voluto esprimere con questi soggetti?
I miei capi, per lo più t-shirt, hanno rappresentato vari organi e ossa in armonia con dei fiori appena sbocciati o che già hanno percorso la loro breve vita. Vuole essere un contrasto tra la vita e la morte, l’uomo e la natura. Un organo umano rassegnato senza vita che riesce a ricreare l’inizio e la fine di un’altra vita, in questo caso rappresentata con dei bellissimi fiori.
In questo modo, indossando una mia maglietta o un mio vestito porterai in giro una piccola parte di questo pensiero. Anche inconsciamente.
Sul tuo sito si legge la tua storia: hai una formazione prettamente orientata all’arte. Com’è entrata la moda nella tua vita e che visione ne hai?
Devo essere sincera: l’abito fa il monaco! La moda e lo shopping sono un elemento fondamentale della vita: ti accompagnano sia nei momenti tristi sia nei momenti felici. La moda e le sue evoluzioni mi hanno sempre affascinato a tal punto da voler provare a coniugarle con la mia grande passione per l’arte.
Come hai individuato i capi d’abbigliamento che potevano valorizzare maggiormente la tua arte?
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Nella mia collezione primavera-estate 2014 possiamo individuare la presenza di molte t-shirt, perché per inaugurare il mio nuovo marchio ho voluto lavorare su dei capi abbastanza basic così da poterne valorizzare al meglio l’uscita. I disegni stampati sul raso lucido, dove il segno della matita è reso protagonista, rende il tutto più interessante e innovativo. Propongo, inoltre, abiti da sera sui quali la creatività prende una forma più sensuale.
Hai in programma altri progetti che coniugano l’arte e la moda?
Certamente, questo è solo l’inizio! Ad esempio nel periodo in cui sarà aperto il Temporary Shop a Milano, in Via Vigevano 11, dal 2 luglio al 7 agosto 2014, si possono già trovare alcuni pezzi della prossima collezione, come accessori e altri capi di abbigliamento.