Rimedi per bambino podalico

Ci sono dei metodi che aiutano i bebè podalici a ritrovare la giusta posizione, in previsione del parto

15/11/2013

Anche se la percentuale è molto bassa (circa il 3-4% dei parti a termine), ci sono dei futuri nascituri che, a poche settimane dal parto, si presentano in posizione podalica ovvero con i piedi rivolti verso il basso anziché avere la testa in giù, in direzione del canale vaginale. Se il bimbo non si gira, viene effettuato un parto cesareo programmato. Esistono dei rimedi per aiutare i bimbi podalici a girarsi nella giusta posizione e poter nascere così con parto naturale, senza incorrere in un intervento chirurgico.

Moxibustione

[dup_immagine align=”alignleft” id=”58364″]Dalla medicina cinese proviene un metodo che consiste nel far bruciare sigari di artemisia (una pianta verde) vicino al piede della futura mamma. Per quanto possa sembrare strano, questa tecnica – che ricorda la riflessologia plantare – stimola le terminazioni nervose del piede e i canali energetici utilizzati anche nell’agopuntura. La combustione di questa pianta, tramite riscaldamento cutaneo, aiuterebbe il bambino ad effettuare dei movimenti e a trovare la giusta posizione.

Il sigaro di artemisia o moxa si presenta come un tubo più spesso dell’incenso. Si compra in farmacia o in erboristeria, lo si accende all’estremità con un accendino o un fiammifero e lo si fa bruciare proprio come un incenso. Bisogna accostare il tubo fumante al mignolo del piede della futura mamma (ad una distanza di circa 3cm) senza appoggiarlo per evitare ustioni. Le donne che lo hanno provato hanno avvertito movimenti considerevoli del loro bambino durante questa pratica, della durata di 15 minuti circa da ripetere ogni giorno per 2 settimane consecutive (il trattamento è ripetibile). Si effettua intorno alla 34°-35° settimana di gravidanza.


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Gocce omeopatiche[dup_immagine align=”alignright” id=”58366″]

In farmacia ci sono farmaci omeopatici che sono consigliati in caso di bebè podalico. Vi segnaliamo delle gocce che si chiamano “Cuprum Metallicum”, ve ne sono di quattro tipi. Le quantità indicative da assumere sono le seguenti, da concordare con un naturopata o un medico: Cuprum metallicum MK dynamis (5-10 gocce 4 volte al giorno) per 3 giorni, poi passare a Cuprum metallicum XMK dynamis (5-10 gocce 4 volte al giorno) per 3 giorni, poi assumere Cuprum metallicum LMK dynamis (5-10 gocce 4 volte al giorno) per 3 giorni, infine prendere Cuprum metallicum 6LM dynamis (5-10 gocce ogni 2 ore) per altri 3 giorni. Le gocce vanno assunte sotto la lingua oppure si sciolgono in poca acqua.

Agopuntura

Sedute di agopuntura possono essere effettuate in abbinamento alla moxibustione oppure separatamente. Il principio è lo stesso: si infila un ago sul lato esterno del mignolo del piede della mamma, vicino all’unghia e la stimolazione risale lungo i percorsi energetici e le terminazioni nervose che incitano un giramento spontaneo del feto.

Esercizi

Ci sono posizioni che facilitano il rivolgimento del bambino come la candela, da effettuare in casa: sdraiate, in posizione supina, rialzate il bacino poggiandolo su qualche cuscino e sollevate i piedi in aria verso il soffitto. Mantenete la posizione per 10 minuti e, se potete, eseguitela almeno un paio di volte al giorno. Anche il nuoto, per effetto del galleggiamento, indurrebbe il bimbo a muoversi e a capovolgersi più facilmente.


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Manovra di rivolgimento

Se i tentativi enunciati in precedenza non hanno funzionato, c’è un sistema manuale che viene effettuato in ospedale intorno alla 37° settimana (in caso di primo figlio) o alla 38° settimana (per chi ha già avuto dei figli). Previo ricovero, viene somministrato alla futura mamma un farmaco tocolitico che impedisce le contrazioni, viene poi effettuata un’ecografia e il feto resta monitorato per tutta la durata della manovra. Il medico esegue delle pressioni esterne sul pancione della mamma per incitare il bambino a fare la cosiddetta capriola e ad assumere la posizione auspicata per il parto. Questa tecnica manuale ha un’alta percentuale di successo, intorno al 75%, e può provocare fastidio momentaneo nella donna ma, assicurano gli esperti, è del tutto innocua per il bambino. Tuttavia c’è un rischio minimo che le pressioni esercitate attivino il travaglio, per questo motivo la manovra è effettuata nelle ultime settimane di gestazione.