Quando torna il ciclo dopo il parto
Il capoparto è tecnicamente il ritorno del ciclo dopo il parto e coincide con la fine della fase del puerperio. Varia da donna a donna a seconda che si allatti al seno o meno. Come si manifesta? Come si distingue dalle lochiazioni? Quando occorre consultare un medico?
Se in gravidanza molte donne apprezzano il fatto di non avere il ciclo per nove mesi, dopo il parto arrivano le lochiazioni e successivamente alla fine del puerperio il capoparto, un ciclo lungo e abbondante che segna il ritorno alla normalità per la donna. Un distinguo importante va fatto tra lochiazione e capoparto. Inoltre cerchiamo di capire come l’allattamento al seno influenza il ciclo dopo il parto. Un riferimento utile in tal senso è il libro Maternity and Pediatric Nursing (in lingua inglese) delle scrittrici Susan Scott Ricci e Terri Kyle riedito nel 2016 e disponibile online su Amazon.
Lochiazioni post partum
Sia che la donna abbia avuto un parto naturale, sia che abbia affrontato un taglio cesareo, il ciclo dopo il parto arriva puntuale. In questo caso si tratta delle perdite dette tecnicamente lochiazioni o “lochi”. È un processo fisiologico dovuto all’eliminazione da parte dell’utero dei residui placentari e delle cellule epiteliali. Consiste dapprima in un sanguinamento di colore rosso, molto simile ad un flusso mestruale, ma più abbondante della durata di 4-5 giorni. Segue poi una fase di sanguinamento più lieve, di colore bruno o rosato, che prosegue fino ai 10-15 giorni dal parto.
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In alcune donne queste perdite vanno oltre le tre settimane, anche fino a sei settimane. Come fa una donna a capire la fine delle lochiazioni? Dopo tre o quattro giorni in cui non si verificano perdite di sangue, può dirsi al termine di questa fase. Attenzione non è finita qui: potranno seguire anche per diversi giorni (o settimane per alcune) delle perdite caratterizzate da macchie di colorazione bianca, opaca e sierosa. Dopo questa parentesi non resta che attendere pazientemente il capoparto o il primo ciclo dopo il parto. Curando amorevolmente il vostro pargolo, vedrete che il tempo passerà davvero velocemente.
Ciclo dopo il parto e allattamento
Con la comparsa del famoso capoparto ogni donna potrà tornare ai suoi normali ritmi biologici. La comparsa del ciclo è soggettiva, varia da donna a donna ed è inevitabilmente legata all’allattamento al seno. Qualora non si allatta al seno, è probabile che le mestruazioni inizieranno da tre a dieci settimane dopo il parto (la media è di circa 45 giorni secondo gli esperti), se invece si allatta al seno, si potrà restare per molti altri mesi senza mestruazioni, anche durante tutto il lungo periodo di allattamento.
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Così come potrà accadere che il ciclo dopo il parto ricompaia mentre state allattando e questo potrà determinare un calo temporaneo della produzione di latte e che il suo sapore possa eventualmente cambiare a causa degli sconvolgimenti ormonali. Molte donne in questa fase si demoralizzano e si autoconvincono che sia giunto il momento di abbandonare l’allattamento esclusivo al seno perché il latte avrà un sapore pessimo e la sua qualità in termini di composizione sarà peggiorata. È un falso mito, la Lega del latte con sede a Roma ha consulenti molto pazienti che sapranno rispondere ad ogni dubbio o domanda in merito. L’allattamento potrà essere continuato tranquillamente. I neonati hanno una grande capacità di adattamento e hanno molte più risorse di quel che si crede.
Il sanguinamento della sesta settimana
Apriamo ora una parentesi su un argomento di cui si parla poco ma su cui è giusto informare le mamme: il “sanguinamento della sesta settimana” , ovvero un ulteriore ciclo che si presenta dopo la fine delle lochiazioni, ma entro 56 giorni dal parto. Tale sanguinamento non va confuso con il capoparto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità rassicura confermando che un quarto delle donne ne andrà soggetta.
Non allarmatevi, così come non deve creare ansia e stress che il flusso torni con una potenza diversa rispetto a prima della gravidanza. Per quanto riguarda i disturbi mestruali le donne che prima della gravidanza soffrivano di mestruazioni dolorose spesso troveranno sollievo dopo il parto, in quanto l’ovaio è stato a riposo per tanti mesi, si attiva una produzione ormonale più regolare e la contrattilità dell’utero sarà minore. Altre neomamme riferiscono, invece, di crampi più intensi del solito. Se le mestruazioni non tornano regolari dopo alcuni mesi, o se avete avuto mestruazioni molto abbondanti per più di due o tre cicli, forse è il caso di chiedere consiglio al vostro ginecologo di fiducia.
Capoparto e fertilità
Molte donne credono che allattare il bambino al seno protegga sempre e comunque dalla possibilità di avere una ulteriore gravidanza. È solo una leggenda metropolitana, una favoletta, priva di fondamento scientifico. Si è fertili anche in assenza di ciclo, quindi massima allerta nel caso in cui non si cerchi subito una gravidanza. Vero è che durante l’allattamento risulta elevato il livello di ormone prolattina nel corpo materno grazie alla suzione del capezzolo da parte del bambino. Dunque, più l’allattamento sarà frequente più alta sarà la prolattina in circolo.
La prolattina inibisce l’ovulazione, va da sé che un allattamento esclusivo dai ritmi serrati impedirà l’arrivo nell’immediato del primo mestruo post partum. Ad ogni modo trascorso il puerperio, la donna potrà diventare nuovamente fertile in qualunque momento, senza preavviso. Allattare non è una forma sicura di protezione contraccettiva. L’ovulazione potrà verificarsi, infatti, anche un paio di settimane prima rispetto al ritorno delle mestruazioni, quindi bisognerà fare attenzione a rapporti sessuali non protetti. Pertanto la donna dovrà ricorrere a sistemi contraccettivi anche mentre si trova in attesa del capoparto. La strada più sicura è una consulenza del proprio ginecologo che potrà suggerire un contraccettivo efficace e compatibile con la prosecuzione dell’allattamento.
Ciclo dopo il parto: quando si torna fertili?
Al di là del sesto senso che caratterizza ogni donna, vi sono due segnali abbastanza chiari che ci aiutano a capire quando si è di nuovo fertili. Primo segnale l’aumento del desiderio sessuale dato dalla diminuzione dell’ormone prolattina e dell’aumento in circolo degli estrogeni. Secondo segnale il cambiamento della consistenza del muco cervicale, le secrezioni della donna saranno più fluide, viscose ed elastiche.