Percentili di crescita

Le misure di riferimento, che vengono calcolate in percentili, hanno valore solo indicativo nella valutazione dello sviluppo del bambino, ma è importante tenerle monitorate e registrate.

27/02/2015

Tutte le mamme li temono un po’. I percentili di crescita fanno sentire sotto esame anche le mamme più sicure. Sarà aumentato abbastanza? Avrà mantenuto la curva di crescita del mese scorso? Sono queste le domande che le mamme dei più piccoli si fanno prima di aprire la porta dell’ambulatorio pediatrico. Ma in cosa consistono i temibili percentili? Si tratta del rapporto tra le misure del peso, dell’altezza e della circonferenza cranica, che il ginecologo inizia a prendere quando ancora il bambino è nella pancia della mamma attraverso le ecografie e che dopo la nascita e per tutta l’infanzia servono ai pediatri per valutare se il bambino sta crescendo in modo armonico.

Leggere i percentili

Alla nascita vengono misurati peso, lunghezza e circonferenza cranica e questi dati vengono inseriti all’interno di una fascia di valori compresi tra 3° e 97° percentile (i valori considerati normali). Se un neonato viene classificato come 97°  percentile, ad esempio, vuol dire che solo il 3% dei neonati è più grande e lungo di lui, valori che devono essere ribaltati in caso di percentuali più basse. A ogni visita di controllo, che nei primi mesi di vita viene programmata dalla pediatra con frequenza settimanale e poi via via mensile, il medico prenderà le misure del bambino e le riporterà sulla tabella di accrescimento medio dei bambini della stessa età e dello stesso sesso, valutando a quale percentile corrisponde vostro figlio. La curva di crescita, è bene ricordarlo per evitare inutili allarmismi nelle madri, non sempre è uguale: possono verificarsi degli arresti o al contrario dei picchi nella crescita, senza contare che spesso il peso viaggia in modo parallelo all’altezza e alla circonferenza cranica. Ci sono alcuni bambini che si stabilizzano su un 50° percentile in altezza e ad un 75° in peso, o viceversa. Certamente, come consigliano i pediatri, è importante nei primi mesi di vita del bambino registrare i suoi progressi ed è fondamentale tenere monitorate le misure che denotano la crescita sana del bambino, e che sono appunto la circonferenza del cranio, il peso e l’altezza.


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Come vengono prese le misure

Alla nascita il bimbo ha tutti gli organi vitali completamente formati, mentre il cervello del neonato, e quindi il cranio, è ancora in fase di sviluppo e continua a crescere nel primo anno di vita. Ecco perchè il medico ad ogni controllo collocando un metro a nastro sopra le sopracciglia e le orecchie del piccolo ne prenderà le misure. Per sapere invece quanto il bambino è aumentato di peso rispetto all’ultima visita lo svestirà completamente e lo adagerà su una bilancia, mentre per l’altezza fin quando il bimbo non sarà abbastanza grande da stare in piedi da solo, verrà misurato da disteso. Molti pediatri, per accertarsi che la misurazione sia esatta, utilizzano un metro speciale con una tavoletta fissa per la testa e una mobile per i piedi.

I bambini, si sa, non sono fatti con il righello e non è dunque il caso di spaventarsi se il vostro bimbo a 18 mesi è più basso di due centimetri rispetto al cuginetto che di mesi ne ha solo 14. Non a caso lo spettro dei valori considerati normali è molto ampio, anche se esiste una gamma media in cui ricade la maggioranza dei bambini. Per i bambini nati prematuramente la scala di valori è invece più flessibile.