A che età si possono lasciare i bambini a casa da soli? La guida
Per la legge italiana lasciare a casa un minore di 14 anni è un reato penale. Molti bambini però già dagli 11-12 anni appaiono maturi e responsabili. Come sempre serve buon senso e un ambiente sicuro attorno a loro.
Un tempo la vita era più semplice, pur non avendo tanta tecnologia attorno a noi. In giro ad esempio circolavano meno auto, specie nei paeselli, tutti si conoscevano e l’unico luogo di socializzazione era la piazza. Dove i ragazzini giovano a calcio o a nascondino. Intorno alle mamme c’era una rete “solidale” di amiche, parenti e conoscenti che intervenivano a dovere in caso di schiamazzi o pericolo. Inoltre anche lasciare un bambino di 11-12 anni a casa, per un breve lasso di tempo, non rappresentava un grosso ostacolo. Vi era sempre una nonna o una vicina di casa con le orecchie ben tese che “correva” al primo segnale.
I genitori potevano così andare dal medico o dal panettiere tranquilli. Tra l’altro i genitori non dovevano temere i pericoli della rete, poiché l’unica rete che conoscevamo era quella da pesca in riva al mare. Battuta a parte, ahimè, fare i genitori al giorno d’oggi specie nella fase della pre adolescenza non è un ruolo semplice. Inoltre ricordiamo che per la legge italiana lasciare da solo in casa un minore di 14 anni costituisce un grave reato penale, quello di abbandono (articolo 591 del C.P.).
A che età lasciare i bambini a casa da soli: la conquista dell’autonomia
Stare da soli a casa è una conquista evolutiva molto importante, una tappa che non tutti raggiungiamo nello stesso momento. Il bambino piccolo è totalmente dipendente dai genitori. Successivamente impara a mangiare e camminare da solo, poi via via acquisisce capacità e competenze sempre più complesse fino a chiedere più autonomia ai genitori. Nella fase della preadolescenza aumenta così il tempo da voler passare con i propri coetanei o da soli a casa. Al giorno d’oggi però le tentazioni in casa, in rete, sono maggiori rispetto a quelle esterne, si pensi alle sfide su TikTok.
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I genitori devono mediare tra questa richiesta di autonomia e i pericoli di internet. Risolvibili ad esempio col dialogo costante e con l’attivazione, in molti casi, dei filtri protettivi detti banalmente “parental control”. Ricordiamo inoltre che la conquista delle diverse tappe evolutive è soggettiva, ognuno con i suoi ritmi e le sue paure. Vi sono ragazzini capaci di rimanere soli in casa già a 10-11 anni, altri invece che vanno nel panico e sviluppano ansia. In questo caso inutile forzare la mano. Inoltre non sminuiamo le paure dei nostri figli e non facciamogli provare vergogna. Procediamo per gradi, chiudendo zone della casa pericolose come la cucina e forniamo loro i numeri da chiamare qualora dovessero trovarsi in situazioni di pericolo. Insegniamo loro anche a non aprire la porta ad estranei (magari possiamo fare delle “prove” per vedere come reagiscono).
A che età lasciare i bambini a casa da soli di notte
Per poter lasciare un bambino a casa da solo durante la notte, è importante che lui si senta pronto per questo passo. Spesso il buio e il silenzio possono creare timori e paure del bambini, ed è quindi importante accompagnare il proprio figlio in un percorso di crescita nel quale abituarlo gradualmente a stare solo. Inizialmente, possiamo abituarlo a passare del tempo a casa da solo durante il giorno, poi magari introduciamo un paio d’ore di solitudine la sera. Soltanto quando vostro figlio si sentirà a proprio agio, potremo pensare di farlo stare da solo a casa durante la notte.
A che età lasciare i bambini a casa da soli: cosa dice la legge italiana, art. 591
La legge italiana stabilisce che è reato lasciare i figli da soli a casa qualora non abbiano ancora compito 14 anni di età. Quindi coloro che lasciano a casa il bambino per necessità o per altre motivazioni, commettono un delitto penale quello di abbandono di persone minori o incapaci descritto nell’articolo 591 del codice penale, che punisce con la reclusione da sei mesi a cinque anni.
L’articolo 591 del codice penale dichiara testualmente: «Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, di provvedere a sé stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi abbandona all’estero un cittadino italiano minore degli anni diciotto, a lui affidato nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro». Quindi il limite si alza a 18 anni per ragazzi italiani affidati ad un parente o un tutore che vive all’Estero.
A che età lasciare i bambini a casa da soli: le aggravanti
Attenzione il reato di abbandono di minore può configurarsi, non solo, in caso di allontanamento (anche per brevi momenti) del genitore dall’abitazione, ma anche quando, pur rimanendo in casa, il genitore fa mancare al figlio un’adeguata assistenza. La legge tutela i soggetti indifesi indipendentemente dalle loro reali capacità e competenze. Se ad esempio un genitore o un tutore (parente o babysitter) si addormenta anziché badare al bambino, oppure dimentica una pentola sul fuoco creando una situazione di estremo pericolo incorre nel suddetto reato.
Un esempio dei giorni nostri potrebbe essere l’home working (detto anche smart) che spesso assorbe gli adulti nel loro lavoro al pc e attutisce le capacità di governare i propri figli. Si incorre nel reato se il bambino ad esempio si fa male giocando e non gli si presta immediato soccorso chiamando subito un medico o un’ambulanza. Ovviamente parliamo di casi estremi, nella maggior parte dei casi gli adulti di riferimento cercano di mettere l’abitazione in sicurezza prima di dedicarsi al lavoro al pc.
Il nostro consiglio
La vita pratica spesso si scontra con le leggi che non considerano i bisogni personali o familiari e non si adeguano ai tempi. Molti genitori di ragazzi che sono alle medie si chiedono come sia possibile che basti un’autorizzazione scritta per poter consentire ai figli di tornare da soli a casa dopo le lezioni, mentre non si può tenerli da soli a casa perché possano pranzare e studiare in autonomia. Come sempre in Italia vi sono molte lacune legislative e spesso le colpe ricadono sui genitori onde evitare che ricadano sulle istituzioni.
Il buon senso deve perciò sempre prevalere su tutto e chi meglio dei genitori conosce i propri pargoli? All’estero ci capita (anche nei film ad esempio) di vedere ragazzini, anche alle elementari, che rientrano da scuola da soli in bici e badano a sé stessi fino al ritorno dei genitori dal lavoro. Da noi invece i media ci bombardano di messaggi negativi e di pericolosità che ci fanno sentire impauriti e frustrati. Come sempre in media stat virtus (per citare gli antichi). Davanti a ragazzini maturi e responsabili possiamo pensare per brevi uscite di lasciarli soli a casa, mentre in caso contrario meglio aspettare a dar loro troppa emancipazione.