il prurito intimo colpisce un numero elevato di donne
Come indica il nome stesso del disturbo, il prurito intimo provoca una sensazione di irritazione e di forte fastidio ai genitali esterni quali la vulva – che comprende grandi e piccole labbra, clitoride e orifizio – e la vagina. Le cause che possono scatenare questo problema genitale sono di varia natura e spesso la specifica sintomatologia può essere confusa con altre patologie. [dup_immagine align=”alignright” id=”106309″]Solitamente però ciò che causa il prurito vaginale è un’origine infettiva dovuta a malattie sessualmente trasmesse (herpes o clamidia a esempio) a vaginiti o vaginosi, alla candida e alla tricomoniasi, disturbi tutti seguiti non solo dall’irritazione della vagina ma anche da perdite più o meno consistenti, dense, biancastre o verdognole, dall’odore forte e decisamente “cattivo”, gonfiore e arrossamento. Spesso inoltre a monte del prurito vaginale possono esservi motivi psicologici dettati dal forte stress e dall’ansia e ancora si verifica in maniera fisiologica in concomitanza della menopausa che causa secchezza vaginale e un conseguente “prurito” più o meno accentuato. Infine va ricordato che un’alterazione della flora vaginale con conseguente prurito può essere spesso causato anche dall’uso di contraccettivi e antibiotici assunti per un lungo periodo.
Questo disturbo può verificarsi anche nel periodo della gravidanza ed è causato la maggior parte delle volte dai cambiamenti ormonali in atto che modificano inesorabilmente la flora vaginale, senza escludere però anche tutte le altre cause che abbiamo citato prima. Anzi, nel periodo della gestazione alcune patologie come la candida e la vaginite batterica possono acuirsi e divenire più fastidiose.
Per risolvere il problema del prurito vaginale ci sono tantissimi rimedi sia farmacologici che naturali. Innanzitutto risulta di grande aiuto anche una buona e sana alimentazione che andrebbe orientata su cibi magri (carni bianche e pesce) e freschi quali verdura/frutta e cercando di eliminare i grassi, gli insaccati, la carne rossa, i lieviti e e gli zuccheri raffinati. Di grande aiuto soprattutto in gravidanza possono essere le tisane a base di gramigna e malva, da usare sempre a dosi limitate e previa consultazione medica, tutte piante che posseggono proprietà sfiammanti, antibatteriche e rinfrescanti. Ottime sono sempre le creme naturali rinfrescanti e anti prurito a base di calendula, tee tree oil, avena, camomilla, menta e amido di riso. Anche queste possono essere usate in gravidanza sin dal primo trimestre. Per i rimedi farmacologici invece è sempre bene rivolgersi al proprio medico ginecologo che può consigliare la terapia idonea.
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