Posizioni per lo yoga in spiaggia

Praticare yoga in spiaggia consente di migliorare la propria salute fisica e anche mentale.

01/06/2023

Bambini, lavoro, casa. La vita quotidiana mette a dura prova la tranquillità e la pazienza che, spesso, sentiamo scivolar via e sostituendosi con rabbia e stress. La soluzione è trovare una valvola di sfogo: qualche ora a settimana in cui dedicarsi a se stesse. L’attività fisica può aiutare, ma per chi preferisce qualcosa di più rilassante è molto indicato lo yoga.

Mai pensato di fare yoga in spiaggia? La sequenza da fare

Ma come fare in estate, quando i corsi di yoga sono sospesi e gli insegnanti sono tutti in vacanza? Beh, che tu sia veterana o neofita di questa pratica, la soluzione ottimale è portare lo yoga in spiaggia! In molti villaggi sono organizzate sessioni quotidiane di yoga, ma è possibile svolgere questa pratica anche in autonomia.

Yoga in spiaggia: i benefici

Praticare yoga in spiaggia permette di avvicinarsi alla natura, respirare l’odore del mare e sentire in sottofondo il rumore delle onde che si infrangono o della risacca, permette di svuotare la mente e rilassare il corpo.

Inoltre, la sabbia evita di stressare le articolazioni ed è particolarmente indicata per chi soffre di lombalgia. Per la pratica dello yoga in spiaggia non è pertanto richiesta alcuna attrezzatura, solo un asciugamano per chi non amasse il contatto diretto con la sabbia.
Ovviamente, per amplificare i benefici di questa pratica, l’ideale è svolgerla in spiagge vuote o semi-vuote e in orari della giornata dove la temperatura non è eccessivamente alta. In particolare, i momenti più indicati sono l’alba – o comunque la prima mattina – e il tramonto.


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Ma quali sono le sequenze da svolgere?

donna che fa yoga in spiaggia

Le posizioni yoga da praticare in spiaggia

Non è necessario essere professionisti, né avere un maestro di yoga, per praticare le sequenze che vi proponiamo di seguito. L’importante è ascoltare il proprio corpo e i propri limiti, senza sforzarsi e rilassandosi quando le Asana (posizioni) diventano difficili da mantenere.

Per chi fosse all’inizio è sufficiente praticarlo 2 volte a settimana, chi invece fosse già allenato, può svolgere queste sequenze anche tutti i giorni!

Ecco dunque le migliori Asana da praticare in spiaggia:

  • Il gatto: disporsi a carponi. Molto lentamente e inspirando, spingere il bacino verso il basso, inarcando la schiena, e sollevare il capo guardando verso l’alto. Espirando raggiungere la posizione opposta, flettendo la schiena verso l’alto e spostando lo sguardo all’ombelico.
  • Il guerriero 2: Partendo dalla posizione eretta, divaricare le gambe e portare il peso sulla gamba sinistra. Sollevare ora le braccia, portando il braccio sinistro sopra la gamba sinistra e quello destro sopra la gamba destra, mantenendole parallele al pavimento. Tenere la posizione per 15-20 secondi e ripetere dall’altro lato.
  • L’albero: La posizione più conosciuta, anche da chi non ha mai praticato yoga. Partendo dalla posizione eretta, piegare la gamba sinistra, appoggiando il piede alla coscia destra. Rimanendo in equilibrio sulla gamba destra, stendere le braccia sopra la testa unendo le mani. Mantenere la posizione per circa 20 secondi e ripetere cambiando gamba.
  • Savasana: È la posizione del rilassamento, con cui terminare le sessioni di yoga. Per praticare questa Asana occorre sdraiarsi a pancia in su con braccia e gambe semi-aperte e i palmi delle mani volti verso l’alto e le punte dei piedi all’esterno. Respirare lentamente, concentrandosi sul proprio corpo e cercando di svuotare la mente. Tenere la posizione per circa 10 minuti.