Ora legale: quali effetti ha il cambio sulla salute?
Tra sabato 28 e domenica 29 marzo dovremo spostare in avanti le lancette. Ora legale, quali saranno gli effetti sulla salute delle persone?
Si avvicina il momento del cambio dell’ora legale: quali effetti ha sulla salute lo spostamento in avanti delle lancette? Scopriamolo insieme.
Domenica 26 marzo dovremo preoccuparci del cambio. Spostando in avanti di un’ora le lancette, diremo addio all’ora solare per i prossimi mesi. Il periodo di ora legale durerà fino a domenica 30 ottobre. Con il cambio dell’ora le giornate appariranno più lunghe: beneficeremo, infatti, di più ore di luce.
A cosa serve il passaggio
Lo scopo principale dell’introduzione della pratica di spostare avanti o indietro le lancette dell’orologio, è stato quello di sfruttare al massimo le ore di luce naturale. Con potenziale risparmio anche economico. Per questo motivo non tutti i Paesi del mondo aderiscono a questa soluzione. Utilizzando l’ora legale, nel nostro Paese, in 6 anni è stato possibile risparmiare ben 6 miliardi di Kilowatt/h.
Così da guadagnare circa 900 milioni di euro. A fronte di questo risparmio, però, è aumentato il consumo di carburante. Con l’incremento di ore di tempo libero diurno dopo il lavoro è aumentata anche la circolazione dei veicoli, con conseguente innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico.
Ora legale: quali effetti sulla salute
Nonostante questo piccolo cambiamento possa apparire insignificante, in realtà il passaggio all’ora legale ha degli effetti sulla salute. Può causare all’essere umano problemi di natura psicofisica. Infatti, il nostro riposo notturno viene ridotto e non tutti sopportano ciò alla stessa maniera.
Leggi anche: Ora solare e ora legale: differenze e che cosa cambia
Ovviamente le conseguenze variano di persona in persona, ma in genere possono presentarsi casi di stress, affaticamento, mal di testa, sbalzi d’umore, difficoltà a concentrarsi e irritabilità. Raramente possono verificarsi problemi più gravi, come disturbi cardiaci. Dopo che l’ora legale è stata introdotta è anche aumentato il numero di incidenti stradali.
I disturbi del sonno
L’ora legale potrebbe avere, come primo effetto sulla salute, un sonno disturbato. Insonnia, difficoltà a prendere sonno la sera, ad alzarsi al mattino, stanchezza e frammentazione del sonno sono disturbi tipici causati dal passaggio dall’ora solare all’ora legale.
Gli esperti consigliano di andare a dormire, nel periodo che precede lo spostamento delle lancette, prima del solito e di svegliarsi un po’ più tardi. Iniziare da un breve lasso di 20 minuti per arrivare ad addormentarsi anche un’ora prima del solito sarebbe l’ideale per combattere i disturbi del sonno dovuti al cambio dell’ora.
Meno concentrazione
Se si dorme con maggiore difficoltà o la qualità del sonno peggiora, e comunque il nostro organismo è settato su un ritmo anticipato o posticipato di un’ora rispetto alla vita quotidiana, anche la concentrazione può risentirne.
Uno studio sul Journal of Applied Psychology del 2012 ha rivelato che con l’ora legale c’è un aumento della quantità di tempo che le persone perdono a “cyberoziare”, ovvero a navigare su Internet non per motivi di lavoro, ma passando da un sito di intrattenimento all’altro.
Pericoli stradali
È un fatto accertato che gli incidenti mortali diminuiscono in primavera, estate e inizio autunno, ovvero nel periodo in cui è in vigore l’ora legale, probabilmente perché c’è più luce quando la gente è in auto al ritorno dal lavoro. C’è però un’eccezione: il lunedì in cui l’ora legale entra in vigore.
Potrebbe interessarti: Consulente del sonno infantile, chi è e come lavora
Quel giorno, forse perché le persone sono più assonnate del solito, si registra un numero maggiore di incidenti stradali. Anche gli incidenti sul lavoro accadono più spesso e sono più gravi quando le lancette vengono messe in avanti.
Attacchi di cuore
Ci sono diversi studi, effettuati soprattutto dalle università del Nord Europa, sulla correlazione tra il passaggio tra ora solare e ora legale e le patologie cardiache. Il rischio di infarto è più alto al mattino, probabilmente perché al risveglio il sistema cardiovascolare deve adattarsi rapidamente a vari cambiamenti.
L’ora persa, forse, aggiunge stress e aumenta per le persone a rischio le probabilità di incorrere in un attacco di cuore. I medici suggeriscono a chi soffre patologie cardiovascolari di adattarsi gradatamente al cambio di orario, anche solo un quarto d’ora alla volta.
Aumento dei suicidi
Uno studio condotto in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di ora legale, e in quelle successive al ritorno all’ora solare. Secondo i ricercatori, anche un piccolo cambiamento nei ritmi cronobiologici può comportare effetti devastanti nelle persone più vulnerabili.
Ipocondria
Come dimostra uno studio recente effettuato all’Ospedale di Padova, gli accessi al Pronto Soccorso per i cosiddetti codici bianchi, ovvero gli eventi medici non gravi, sono più frequenti durante tutto il periodo in cui è in vigore l’ora legale, con un aggravio dei costi per la Sanità pubblica.
Ora legale: i consigli
Lo stress da ora legale può essere combattuto anche grazie a una corretta alimentazione. Gli esperti, anche in questo caso, consigliano la dieta mediterranea.
Bisogna, invece, evitare gli eccitanti come la caffeina, i cibi troppo grassi e gli alcolici nelle giornate precedenti al cambio dell’ora.
L’attività fisica
Tra gli altri consigli proposti dagli esperti c’è un’idratazione costante e una regolare attività fisica, che consentono all’organismo di non infiacchirsi con l’arrivo dell’ora legale.
Il consiglio, quindi, è quello di effettuare lunghe passeggiate e, per i più temerari, una bella corsa mattutina.
No alla tecnologia
Ultimo consiglio, ma non meno importante. Non utilizzare dispositivi elettronici come smarthphone e tablet prima di andare a dormire e tenere i telefoni spenti o in modalità silenziosa, per evitare distrazioni durante il sonno.
Il ritorno alla normalità
Il tempo richiesto dall’organismo per adattarsi alle nuove condizioni è soggettivo: dipende dalla condizione di sonno da cui partiamo, dai nostri schemi lavorativi e dalla possibilità o meno di adeguarsi completamente ai nuovi orari. In ogni caso, tutto dovrebbe tornare alla normalità nell’arco di 2-3 giorni, una settimana al massimo per i soggetti più fragili: l’adattamento da parte dell’organismo alla variazione di un’ora, a meno di patologie o condizioni particolari, è infatti abbastanza semplice.
Abolizione del cambio dell’ora
Il Parlamento Europeo, nel marzo 2019, ha votato a favore dell’abolizione dell’ora legale a partire dal 2021. Gli stati membri avranno la facoltà di decidere se adeguarsi alla decisione del Parlamento Europeo. L’Italia ha detto no. Nel nostro Paese continuerà a restare in vigore il doppio orario.
Il governo italiano, infatti, ha depositato a Bruxelles una richiesta formale con la quale intende mantenere intatta la situazione attuale, senza apportare alcuna variazione.