Oli da cucina: quali sono i migliori 5 per cucinare e come usarli

Gli oli da cucina sono di diversi tipi: scopriamo insieme quali sono i migliori per cucinare e come usarli al meglio a seconda delle loro caratteristiche.

Gli oli da cucina fanno parte della nostra vita quotidiana, ma spesso li adoperiamo in modo improprio. Prima di tutto, è bene precisare che ci sono tanti tipi di oli da cucina e tutti diversi tra loro. A distinguerli sono le composizioni e le caratteristiche strutturali, le sostanze che contengono e in quali percentuali. Alcuni, inoltre, sono più adatti all’utilizzo a freddo e non andrebbero adoperati per la cottura.

La scelta dell’olio da cucina migliore non è da sottovalutare. L’olio che utilizziamo, infatti, è un valido aiuto contro l’invecchiamento dell’organismo e un alleato nella prevenzione di svariate malattie, da quelle che riguardano l’apparato cardiovascolare alle patologie tumorali.

Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su come scegliere l’olio da cucina e quali sono le caratteristiche a cui prestare attenzione. Vi proponiamo, inoltre, una selezione dei 5 migliori oli da cucina che ognuna di noi dovrebbe introdurre nella propria routine alimentare.

Oli da cucina: le caratteristiche

Scegliere l’olio da cucina può suscitare qualche dubbio, specialmente al giorno d’oggi considerato quanti sono gli oli da cucina a nostra disposizione. Ma cosa sono gli oli da cucina precisamente? Sono tutti oli vegetali, volendo definirli in parole semplici sono dei grassi che si presentano allo stato liquido se a temperatura ambiente. I migliori, quelli più sani, si ottengono dalla spremitura o dalla pressione a freddo dei frutti o dei semi delle piante da cui derivano. Un metodo di estrazione, quello a freddo, che preserva le caratteristiche nutrizionali di ciascun olio lasciando intatti i componenti principali ossia vitamine, antiossidanti e acidi grassi.


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Quando ci si approccia alla scelta del migliore olio da cucina, è importante sceglierlo estratto da piante coltivate in modo biologico, quindi senza alcuna traccia di pesticidi chimici.

Per godere a pieno dei benefici degli oli da cucina, sarebbe preferibile consumarli solo a crudo, ma a onor del vero tra i migliori oli da cucina ce ne sono di adatti anche alla cottura. Gli oli, infatti, non sono tutti uguali neppure sotto questo punto di vista: quelli più idonei alla cottura si definiscono più resistenti e ciò dipende dal loro contenuto di antiossidanti e di acidi grassi. Sono questi fattori, infatti, a determinare quello che viene definito punto di fumo, ossia la temperatura a cui l’olio si decompone perdendo tutti i suoi benefici e risultando perfino dannoso.

In sostanza, gli oli da cucina che contengono molti acidi grassi polinsaturi non andrebbero utilizzati per la cottura perché scatenano ad alte temperature la formazione di sostanze nocive. Questi andrebbero quindi usati preferibilmente a a crudo. Gli oli da cucina più resistenti, da usare anche ad alte temperature, sono quelli che invece contengono acidi grassi saturi e monoinsaturi.

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I migliori oli da cucina: 5 proposte

A questo punto, scopriamo quali sono i migliori oli da cucina, quali sono le loro caratteristiche e, inoltre, come usarli.

Olio extravergine di oliva, il più noto tra gli oli da cucina

Il più conosciuto tra gli oli da cucina, perlomeno in Italia, è sicuramente l’olio extravergine di oliva. Questo olio, ricavato dalla spremitura delle olive, è alla base della dieta mediterranea e presenta un gusto intenso e deciso. L’ideale sarebbe consumarlo a crudo, per godere di tutti i suoi benefici. Aiuta, infatti, a ridurre colesterolo cattivo e a incrementare quello buono, migliorando la salute dell’apparato cardiovascolare. L’olio extravergine di oliva è anche ricco di antiossidanti e pare aiuti a prevenire l’insorgenza di malattie come i tumori. Nonostante sia controindicato farlo, viene usato spesso e in modo funzionale anche per la cottura dei cibi.


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Olio di semi di lino per la salute del cuore

L’olio di semi di lino contiene moltissimi omega 3 e omega 6 ed è uno dei migliori per salvaguardare la salute del cuore. Contiene anche molti antiossidanti e aiuta a prevenire l’invecchiamento dell’organismo. Purtroppo si deteriora molto facilmente, quindi non va bene per la cottura così come tanti altri oli da cucina con caratteristiche simili. Preferitelo, con il suo sapore delicato e che non modifica quello dei cibi, a crudo, per condire insalate e altri piatti. Vi suggeriamo di conservare l’olio di semi di lino rigorosamente in frigorifero, meglio se in una bottiglia di vetro scuro, onde evitare che vada a male e assuma un sapore amarognolo sgradevole.

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Olio di mais, uno dei più delicati

L’olio di mais è uno dei meno diffusi tra gli oli da cucina. In realtà, però, è ricco di omega 6 ed è ottimo per chi soffre di problemi cardiovascolari. Anche l’olio di mais è ottimo da usare a crudo e ha un sapore molto delicato. Provatelo per condire le vostre pietanze, ma usatelo con moderazione. L’olio di mais è adatto anche alla realizzazione di dolci e viene spesso utilizzato per la preparazione della margarina.

Olio di girasole contro le malattie degenerative

L’olio di girasole (o anche olio di semi di girasole) è ricco di fenoli, utili a prevenire le malattie degenerative. Contiene acido oleico e acido linoleico, fondamentali per la salute del cuore, e ha proprietà antiossidanti molto forti. Contro l’invecchiamento cellulare, non a caso, è molto più efficace dell’olio di oliva. Questo olio si può usare per preparare dolci ma anche emulsioni come la maionese e per condire verdure e insalate. Si usa spesso per friggere, anche se in realtà non è particolarmente indicato allo scopo a causa del suo basso punto di fumo. Vi consigliamo di adoperarlo per friggere solo per fritture molto brevi e a temperature non troppo elevate. Si suggerisce di conservarlo in frigorifero perché tende a deteriorarsi piuttosto velocemente.

Olio extravergine di cocco, dalla cosmesi alla cucina

L’olio di cocco è molto noto in cosmesi ma, ultimamente, sta diventando sempre più apprezzato anche in termini di oli da cucina. Seguendo la scia della tradizione asiatica, che da sempre utilizza l’olio di cocco per cucinare, anche in Occidente sta prendendo piede in modo sempre più crescente. Questo olio contiene dei grassi molto particolari, i trigliceridi a catena media, che vengono assorbiti direttamente dall’intestino. Ciò fa sì che vengano utilizzati per produrre energia o che vengano trasformati in chetoni. Quali sono i benefici? L’olio di cocco è in grado di stimolare il metabolismo e di aumentare i livelli di colesterolo buono. Inoltre è molto saziante e vanta anche proprietà antibatteriche. Tra i vari oli da cucina è uno di quelli con punto di fumo più elevato. Il suo sapore è molto esotico e speziato se grezzo, mentre l’olio di cocco raffinato ha un sapore pressoché neutro.

Non ci sono più dubbi: gli oli da cucina sono estremamente diversi tra loro, presentano peculiarità ben precise e, proprio per questo, è opportuno selezionare con cura quello più adatto alle nostre esigenze. Così facendo, godremo di un alleato davvero prezioso.