Il calazio è una malattia che colpisce la parte interna o esterna della palpebra ed è un disturbo molto fastidioso causato dalla mancanza di secrezioni lipidiche, che di solito vengono usate per lubrificare l’occhio. Non è infettivo ed è provocato da un’infiammazione della ghiandola di Meibomio, la zona dell’occhio che ha come compito quello di controllare la corretta espulsione di secrezioni e liquidi per mantenere sempre umida la parete oculare. Nella maggioranza dei casi scompare da solo, altre volte invece è necessario ricorrere a una cura specifica per far riassorbire il gonfiore.
Si presenta come un rigonfiamento, una piccola pallina che provoca prurito e irritazione. Non provoca dolore e spesso è un di lieve entità. Di solito i sintomi sono, oltre al gonfiore e all’arrossamento della palpebra, un forte dolore nel punto e la secrezione di liquido. Ovviamente la gravità e l’intensità dei sintomi è legata alla complessità dell’infiammazione della ghiandola. Il calazio può essere di piccole dimensioni, ma anche molto più grande tanto da non permettere alla persona colpita di aprire l’occhio.
Il calazio può essere curato in modo efficace con i rimedi naturali, eccone cinque efficaci ed economici:
1. In generale uno dei rimedi principali per sconfiggere il calazio è il calore. La prima cosa da fare dunque, non appena avvertite i sintomi della patologia, è quello di mettere sulla parte colpita un panno caldo oppure un asciugamano.
2. Fra i rimedi naturali per curare questo fastidio troviamo anche il cavolo. Basta bollire in una pentola le foglie dell’ortaggio e schiacciarle fino a creare una crema da spalmare sul calazio. In questo caso è ottimo anche il succo del cavolo, da applicare usando una garza sterile oppure dell’ovatta.
3. Un aiuto arriva anche dal bicarbonato di sodio, uno fra i più potenti rimedi naturali, mescolato con un litro d’acqua bollente e olio essenziale di ginepro.
4. Per calmare il gonfiore e ridurre l’infiammazione si possono provare anche gli impacchi con infuso di camomilla.
5. Per ridurre il prurito infine si può applicare un po’ di calendula oppure del semplice olio extravergine d’oliva.
Il calazio non va confuso con l’orzaiolo che è un’infiammazione molto forte della ghiandola sebacea. In questo caso serve maggiore attenzione rispetto al calazio perché l’orzaiolo è altamente infettivo. Quando si avvertono i primi sintomi dunque è necessario fare molta attenzione a non contagiare anche le altre persone, utilizzando asciugamani e fazzoletti personali.
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