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Safari in Africa: dove farlo e quanto costa

Un safari in Africa è il sogno di molti viaggiatori e l’estate è la stagione propizia per concedersi viaggi più lunghi e impegnativi, complici ferie e chiusura scuole. Vedere i famosi “big five” (bufali, leoni, leopardi, elefanti e rinoceronti), le mandrie di animali che migrano, i leoni che cacciano e una miriade di altri animali nel loro habitat naturale è un’esperienza unica. Se a questo si sommano i tramonti infuocati e i cieli stellati dell’Africa, la savana e deserti, si può facilmente immaginare perché un safari in Africa può diventare il viaggio della vita.

Un safari in Africa non è però un viaggio come tutti gli altri; è un’esperienza all’insegna dell’avventura dove riscoprire il contatto con la natura in tutta la sua essenza primordiale. È un viaggio dove si assiste alla lotta per la sopravvivenza, quella vera e senza esclusione di colpi, tra predatori e prede per il mantenimento della specie o per il controllo del territorio, e tutto questo accade tra paesaggi incredibili e molto diversi tra loro.

Le zone più popolari in Africa per i safari sono la zona orientale e quella meridionale, quella che parte dall’Uganda e dal Kenia a nord e scende fino al Sudafrica e alla Namibia.

Quanto costa un safari in Africa?

Sicuramente il safari non è tra i viaggi più economici che si possano fare, ma ci sono diversi modi per contenere i costi. La prima cosa da fare, dopo aver scelto la destinazione, è informarsi bene e valutare diversi tour operator e agenzie di viaggio. L’Africa è un continente complesso, perciò bisogna affidarsi a tour operator specializzati, in grado di organizzare un safari senza imprevisti e in linea con le proprie esigenze.

I fattori su cui si può risparmiare sono sicuramente: il volo, prenotando con ampio anticipo e confrontando le varie tariffe, il pernottamento – sta a voi decidere se soggiornare in lussuosi resort o vivere un’esperienza più spartana, magari nelle tende allestite, e il self-drive, ovvero, si può anche noleggiare un’auto e guidare da soli, dove possibile e senza mettere a rischio la propria incolumità.

Non si può invece risparmiare su alcuni costi fissi come quelli per entrare nei Parchi Nazionali o nelle Riserve per cui c’è sempre un biglietto d’ingresso il cui prezzo può variare tra i 20 e i 100 euro al giorno.

 

Cose da fare (e sapere) prima di partire

Altri consigli indispensabili se state pensando di prenotare un viaggio di questo tipo, riguardano il fattore sicurezza, sempre rilevante in Africa, controllando la situazione nel paese attraverso i dati messi a disposizione dalla Farnesina. Altrettanto importante è fare le opportune vaccinazioni, tra cui la profilassi per la malaria e il vaccino contro la febbre gialla, a seconda della regione.

Infine, è essenziale partire preparati e attrezzati, mettendo in valigia indumenti adatti al clima e alle escursioni da effettuare, comprare prodotti contro le punture di zanzare, creme solari ad alta schermatura e, in caso di pernottamenti in aree umide, munirsi di tende e zanzariere per proteggersi contro gli insetti (se non sono già fornite).

E siccome la prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si è lontani da casa, è consigliabile sottoscrivere un’assicurazione sanitaria di viaggio, per evitare qualsiasi inconveniente e ottenere supporto medico in qualsiasi località.

In Namibia in 4×4

Molti tour operator propongono la Namibia, che è sicuramente una delle mete più gettonate per i safari, vissuta dormendo in un campo tendato e visitando parchi e riserve in 4×4 oppure facendo il tour classico, dormendo in albergo e magari pianificando una crociera al tramonto.

Alcuni pacchetti, ad esempio comprendono volo dall’Italia, 11 notti di cui 10 in campi tendati con pasti inclusi e 1 a Windhoek con prima colazione, tour con guida in italiano, veicoli 4×4 con tetto apribile, letti da campo con sacchi a pelo e ingressi nei Parchi e Riserve.

E sempre in Namibia, potrete affidarvi a tour operator che hanno il controllo totale di tutti i numerosi viaggi che offrono, a partire dai mezzi di trasporto: i fuoristrada, provvisti di tre ammortizzatori per ruota, sono di proprietà e la manutenzione è costante e regolare. I finestrini hanno aperture più ampie e comode rispetto ai mezzi in circolazione, per facilitare lo scatto di fotografie durante i percorsi. Le guide sono certificate AFGA (African Field Guides Association) e riconosciute AIEA (Associazione Italiana Esperti d’Africa).

Glamping in Namibia

Un’altra particolarità di questi tour è la sistemazione che avviene in due glamping concepiti, realizzati e gestiti da dalla società stessa. Uno è il Damaraland Glamping Camp, che sorge nella regione del Damaraland, territorio che il governo namibiano ha assegnato di diritto alle comunità locali, e comprende 10 tende in grado di ospitare 20 persone e dotate di finestre di oltre tre metri che permettono di ammirare la bellezza della natura e dei secolari alberi di mopane. L’altro è il Desert Hill Glamping Camp, che sorge nel deserto del Namib, il più antico al mondo nonché quello con le dune più alte. Sulla cresta di una collina, il sole tramonta proprio di fronte ai 10 chalet tendati molto spaziosi, dotati di zona living e bagni privati.

In Kenia alla ricerca dei Big Five

Malindi è un paradiso tropicale, la destinazione ideale per chi vuole conoscere il meglio che il Kenya – uno dei paesi con il miglior rapporto qualità/prezzo del continente – ha da offrire in termini di mare, natura, servizi, divertimento e relax, cullati dal suono delle onde e dal fruscio delle palme mosse dal vento, tra il profumo del latte di cocco e il ruggito della savana.

Questa vivace cittadina si trova infatti in una posizione strategica che l’ha resa una meta turistica molto amata: si affaccia su uno splendido tratto di costa dove si susseguono spiagge bianchissime, parte della Riserva Nazionale Marina di Malindi, ideali per rilassarsi o praticare sport acquatici ed è vicina al Parco Nazionale Tsavo Est, meta di imperdibili safari.

Con sole due ore di macchina si entra in un territorio incontaminato, dove l’uomo ha il ruolo marginale di rispettoso spettatore e i protagonisti sono gli animali e la natura.

Qui, tra la terra rossa che contrasta con l’azzurro intenso del cielo, è possibile vivere l’emozione unica di avvistare tutti i “big five”, i favolosi cinque della savana, purtroppo a rischio estinzione: l’elefante africano, il più grande animale esistente, che può raggiungere i 6,5 metri di lunghezza e quasi 4,5 di altezza per un peso massimo di 5100 chili, il leone, che con la sua criniera è da sempre simbolo di regalità, forza e potenza e che oggi si trova quasi esclusivamente nell’Africa subsahariana, il flessuoso ed elegante leopardo, dal celebre manto maculato, l’irascibile rinoceronte, dalla vista corta e dalla struttura massiccia, che fino a pochi decenni fa veniva cacciato per via del suo corno, e infine il bufalo africano, che vive in grossi branchi e che, pur essendo erbivoro, è uno degli animali più aggressivi di tutto il continente.

Safari più mare

Per vivere una vacanza perfetta in Kenya, tra mare e savana, in tutta tranquillità e comfort, alcuni tour operator propongono un’esperienza che unisce al safari un soggiorno a Malindi. Tre le strutture più belle, tutte affacciate sulla splendida Silversand Beach, sono diverse per caratteristiche e tipologia di offerta e insieme sono in grado di soddisfare i desideri di ogni ospite: l’esclusivo Diamonds Dream of Africa affiliato alla catena Small Luxury Hotel of the World, il Sandies Tropical Village perfetto per famiglie e gruppi di amici in cerca di divertimento, entrambi caratterizzati da formula all inclusive o mezza pensione, e il Malindi Dream Garden, un B&B pensato per i viaggiatori più indipendenti, che possono scegliere se usufruire dei servizi dei due resorts adiacenti.

Qui, l’esperienza allo Tsavo Est, vi porterà direttamente nel cuore del parco. In base alla stagione e all’ora della giornata vengono scelti itinerari e appostamenti ad hoc per avvistare animali conosciuti solo attraverso i documentari o in cattività, e per lasciarsi sorprendere dall’emozione unica di vederli liberi, nel loro ambiente naturale.

Il parco nazionale del Masai Mara

Un’alternativa in Kenya è l’Olare Mara Kempinski, nella più grande riserva naturale africana, la Masai Mara National Reserve. Tra day e night game drive, safari in mongolfiera, passeggiate guidate e passeggiate a cavallo si possono scoprire le meraviglie naturali custodite in questo luogo abitato da circa 95 specie di mammiferi e 450 di uccelli. E per rilassarsi dopo un safari, nell’area di riserva privata di Olare Orok, sorge il campo composto da 12 tende deluxe arredate nello stile classico che rimanda ai grandi safari africani, con soggiorni spaziosi, camere con letti in legno locale, ampi divani, bagni eleganti e una veranda per osservare le maestose colline.

In posizione rialzata per offrire una vista migliore, alcune tende sono affacciate sulle piscine del fiume Ntiakitiak dove si bagnano gli ippopotami, mentre altre hanno una vista a perdita d’occhio sulla savana.

In questo luogo dove si crea un perfetto equilibrio tra natura incontaminata e sofisticata eleganza, il tutto è impreziosito dall’accoglienza e dalla vivacità della cultura Masai e dal servizio e dall’attenzione offerta da un resort a cinque stelle.

La cucina offre ogni giorno prelibatezze culinarie diverse e la sera l’atmosfera si scalda nel bar tendato, intimo, accogliente e situato in una radura della foresta; qui ci si rilassa tra un cocktail da sorseggiare attorno al falò e racconti delle esperienze vissute.

Alla scoperta del Sudafrica

Alcuni tour operator, invece, propone un tour di gruppo, con guida in italiano, per toccare in sette giorni tutto il meglio dell’affascinante Sudafrica.

Oltre ai tre centri principali – Johannesburg, Pretoria e Città del Capo – avrete la possibilità di trascorrere due notti all’interno della riserva privata Kapama, dopo un emozionante safari, e di percorrere la splendida Panorama Route, situata nello Mpumalanga all’interno del paese. Chi vuole prolungare il soggiorno può scegliere tra diverse formule di estensione, con due emozionanti notti alle Victoria Falls, o con una notte alle cascate e due notti al Chobe Marina Lodge, situato nel Kasane sul fiume Cuando, al confine tra gli stati africani Zimbabwe, Zambia, Namibia e Botswana.

Safari a cavallo nel selvaggio Waterberg

Volete immergervi nel cuore più selvaggio – e meno battuto – del Sudafrica? Un’escursione a cavallo è sicuramente un’esperienza emozionante e originale. La riserva della biosfera del Waterberg è una delle zone meno visitate del Paese, ma è proprio il fatto di essere incontaminata a renderla suggestiva. Quest’area protetta di circa 4000 km2 nella provincia di Limpopo è uno dei principali progetti di conservazione del Sudafrica e vanta paesaggi magnifici, tra montagne rocciose e colline verdeggianti.

Per visitarla, niente di meglio che salire in sella a un cavallo: in questo modo, la fauna locale – a cui appartengono elefanti, zebre, giraffe, rinoceronti, bufali, orici e oltre 250 specie di uccelli – sarà meno turbata dalla presenza umana e vi permetterà di diventare parte integrante del loro ecosistema.

Chi desidera vivere questa esperienza può prenotare un tour privato rivolgendosi a operatori specializzati oppure o ai lodge. Ad esempio, The Ant Collection conta due lodge all’interno della riserva – Ant’s Hill e Ant’s Nest – che propongono varie tipologie di safari (a cavallo, a piedi, in bici) giornalieri e notturni. Inoltre, questi lodge sono la location perfetta per matrimoni da favola.

Per chi preferisce invece un tour di più giorni, alcuni tour operator organizzano escursioni di 6 giorni. L’itinerario, consigliato solo a chi ha dimestichezza con i cavalli, si sviluppa su oltre 3500 ettari e la fatica viene facilmente ripagata con panorami mozzafiato e tramonti indimenticabili. Il pacchetto include inoltre il soggiorno in tre lodge di lusso: il Wait A Little Camp, il XiDulu Camp e il Beacon Rock Camp.

 

Lidia Pregnolato

Giornalista e appassionata di viaggi, bellezza, cinema e animali. Curiosa e amante della natura, appena posso mi concedo un massaggio rilassante o una cavalcata in collina.

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Lidia Pregnolato
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