Le città più ecosostenibili: chi guida la classifica italiana
Trento, Mantova e Pordenone sul podio delle città più verdi d’Italia. È quanto emerge dal report Ecosistema Urbano 2023, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, che ha valutato le prestazioni ambientali dei capoluoghi di provincia italiani. Il rapporto, giunto alla sua trentesima edizione, ha analizzato diversi indicatori, tra cui qualità dell’aria, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti, consumo di suolo e risparmio energetico.
Tra le città del Sud, l’unica a entrare nella top ten è Cosenza, al settimo posto. In coda alla classifica si trovano invece Caltanissetta, Catania e Palermo, mentre Roma si ferma al 89esimo posto. Milano perde quattro posizioni e scende al 42esimo posto, Firenze al 53esimo e Genova al 58esimo. Il report evidenzia come in 30 anni le città siano cresciute in termini di popolazione e dimensioni, ma abbiano ancora molte criticità da affrontare, come lo smog, il traffico, i trasporti e le perdite della rete idrica. Alcuni ambiti hanno però registrato dei miglioramenti, come la raccolta differenziata (passata dal 4,4% nel 1994 al 62,7% nel 2022) e le piste ciclabili (passate da 0,16m per 100 abitanti nel 1998 a 10,59m nel 2022).
La sostenibilità ambientale resta una sfida
Nonostante gli sforzi, molti Comuni italiani non sono riusciti a migliorare la loro sostenibilità ambientale negli ultimi 30 anni, rimanendo indietro rispetto agli standard europei. I dati di Legambiente mostrano che la situazione è stagnante o addirittura peggiorata in alcuni ambiti, come il tasso di motorizzazione, la produzione di rifiuti e il trasporto pubblico. Solo i centri storici hanno registrato un miglioramento medio, grazie a interventi di riqualificazione e pedonalizzazione.
Legambiente, le metropoli non convincono
Nel 2023 le grandi città italiane continuano a mostrare criticità e debolezze. Le emergenze urbane sono molteplici: l’inquinamento atmosferico (Torino, Milano, Bologna o Firenze), il traffico congestionato (Catania, Roma), alla difficoltà del sistema di trasporto pubblico locale (Roma, Catania), dai rifiuti (Palermo, Catania, Venezia, Firenze, Roma), alla dispersione di acqua potabile (Firenze, Catania, Bari), dal suolo consumato (Venezia), alla scarsa diffusione del solare termico e fotovoltaico (Napoli, Palermo, Torino, Roma) fino a chi fa fatica anche dove complessivamente le cose sembrano andare meglio come nella diffusione della ciclabilità (Napoli, Genova, Roma).
Trento, la città più ecologica d’Italia secondo Legambiente
Trento, che aveva già conquistato il primo posto due e tre anni fa e si era piazzata seconda l’anno scorso, si conferma il capoluogo più ecologista del paese. Il report di Legambiente evidenzia come Trento abbia mantenuto una buona qualità dell’aria, migliorando i valori medi di NO2 e rispettando i limiti per il Pm10 e il nuovo Pm2,5. L’unico dato in peggioramento riguarda i giorni di superamento dell’ozono. Trento ha anche ridotto i consumi idrici a 147,4 litri procapite al giorno (149,7 l’anno scorso) e la produzione totale di rifiuti a 446 Kg/ab/anno (454 Kg/ab/anno l’anno scorso). Pur scendendo di poco nella raccolta differenziata, Trento si posiziona al settimo posto nella classifica specifica.
Mantova sul podio delle città più sostenibili
Mantova sale al secondo posto nella classifica di Legambiente, dopo essere stata decima l’anno scorso e terza due anni fa. Il capoluogo lombardo ha migliorato la qualità dell’aria, abbassando i livelli medi di NO2 a 21,7 microgrammi/mc (23 nella precedente edizione). Ha anche diminuito leggermente la produzione di rifiuti e aumentato la raccolta differenziata all’84,8%, che le vale il quarto posto assoluto tra le piccole città. Mantova ha inoltre quasi raddoppiato i passeggeri trasportati dal servizio di trasporto pubblico, arrivando a 66 viaggi/abitante annui (36 l’anno scorso) e al terzo posto tra le piccole città. Ha triplicato lo spazio destinato ai pedoni, con 90,8 metri quadrati ogni 100 abitanti (ottavo posto nella graduatoria specifica) e si è classificata prima assoluta per le zone a traffico limitato, con 1.729,5 mq/100 abitanti.
Pordenone sempre meglio: è terza
Pordenone, che era quinta nel 2021 e settima nel 2020, si conferma tra le città più virtuose d’Italia. La città friulana migliora in diversi ambiti, come il consumo di acqua procapite, che scende a 161,2 litri al giorno, e le perdite della rete idrica, che si riducono al 9,9%, il secondo valore più basso dopo Pavia. Anche la gestione dei rifiuti è ottima: Pordenone produce solo 493 kg di rifiuti per abitante all’anno e ne differenzia l’86,9%, il secondo dato più alto dell’indice. Inoltre, aumentano i passeggeri del trasporto pubblico locale e la dotazione di piste ciclabili, che raggiunge i 19,11 metri ogni 100 abitanti. Infine, Pordenone guadagna punti anche nell’uso del suolo, che passa da 6,5 a 7,5 su 10.
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