Eurovision 2023, il comunicato ufficiale: non si farà…
Cambiamento di rotta per l’Eurovision, il festival che ospita cantanti da tutta Europa e che rappresenta uno degli appuntamenti musicali più attesi nel corso di tutto l’anno. Dopo la vittoria della band ucraina Kalush Orchestra, l’Eurovision 2023, come da tradizione, avrebbe dovuto svolgersi in Ucraina ma…
Comunicato ufficiale pubblicato poche ore fa a proposito dell’Eurovision 2023. Il festival che raduna cantanti da tutta Europa e che quest’anno si è svolto in Italia, grazie alla vittoria dei Maneskin che avevano conquistato il pubblico internazionale nel 2021, ha deciso di cambiare rotta.
Come da tradizione, infatti, il vincitore dell’edizione si aggiudica il diritto di ospitare l’Eurovision dell’anno successivo nella propria nazione di appartenenza. Era stato così per l’Italia con i Maneskin, e doveva essere così il prossimo anno (nel 2023) per l’Ucraina, dato che a vincere questa edizione dell’Eurovision è stata la band ucraina Kalush Orchestra, con un brano che ha conquistato tutti ricevendo il maggior numero di punti.
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Purtroppo, però, c’è stata una decisione che punta a cambiare direzione rispetto a quanto annunciato in un primo momento.
Eurovision 2023: dove sarà?
Stando a quanto annunciato, le condizioni dell’Ucraina, al centro della guerra con la Russia, non consentono di ospitare l’Eurovision né tantomeno di assumerne l’organizzazione, che ovviamente parte da tempo prima. L’annuncio ufficiale è arrivato nelle ultime ore dopo un periodo in cui l’EBU (European Broadcasting Union) si è presa del tempo per poter valutare la fattibilità della manifestazione in Ucraina:
Date le circostanze attuali, le garanzie di sicurezza e operative richieste a un’emittente per ospitare, organizzare e produrre l’Eurovision Song Contest secondo le regole dell’ESC non possono essere soddisfatte.
E ora? Cosa succederà? Al momento l’ipotesi più probabile è che l’organizzazione dell’Eurovision 2023 venga assegnata al paese che si è classificato al secondo posto nella scorsa edizione, ovvero la Gran Bretagna. Non ci sono notizie ufficiali in merito, ma questa potrebbe essere la soluzione più appropriata. Per l’Ucraina, che aveva sognato l’Eurovision come occasione per riaprirsi al mondo, purtroppo non c’è stato nulla da fare: la situazione di emergenza non consente lo svolgimento in sicurezza di una manifestazione così grande.