Moonlight: arriva al cinema il film promessa degli Oscar 2017

Candidato a 8 Oscar, Moolight racconta in maniera intima e poetica il percorso di vita di Chiron, un ragazzo afroamericano cresciuto nei sobborghi violenti di Miami.

17/02/2017

Vincitore del Golden Globe per il miglior film drammatico, Moonlight – del regista Barry Jenkins – racconta l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta di Chiron un ragazzo afroamericano cresciuto nei sobborghi violenti di Miami.

[dup_immagine align=”alignleft” id=”231295″]La sceneggiatura di Jenkins, tratta da una storia di Tarell Alvin McCraney, è potente.

Chiron – il protagonista interpretato nelle sue tre età da Alex Hibbert, Ashton Sanders e Trevante Rhodes – cerca di trovare il suo posto nel mondo e non è cosa facile. La trama è avvincente, nonostante il film sia intimo, poetico. Parla di identità, di legami familiari, d’amicizia e naturalmente d’amore.

Jenkins segue Chiron per 20 anni in cui si trova di fronte a scogli fondamentali della vita, a tematiche come razza, sessualità e virilità. La crescita è dolorosa. Chiron è un bambino fragile oggetto di bullismo dei suoi coetanei, preso di mira durante l’adolescenza e finalmente adulto.

Moonlight si apre con Chiron (soprannominato ‘Little’ nel film) che ha dieci anni. fugge dai bulletti del comprensorio delle case popolari in cui vive e viene soccorso da Juan (Mahershala Ali), uno spacciatore che diventa il suo mentore e si prende cura di lui con l’aiuto di Teresa (Janélle Monae), la sua ragazza dal cuore d’oro.

Nel secondo capitolo Chiron deve affrontare il suo primo innamoramento – quello per il suo compagno di scuola Kevin – ma anche il peggioramento dello stato sua madre e un incidente traumatico a scuola, destinato a cambiare il corso della sua vita.

Nel terzo capitolo Chiron è ormai adulto ed è conosciuto come ‘Black’. Sta affrontando un amore contrastato che lo blocca. Black è statuario e atletico ma la durezza esteriore fa da guscio a un animo gentile e sensibile. Chiron ritrova Kevin in un finale che sarebbe un peccato spoilerare.

La storia, quindi, si focalizza su quei momenti topici dell’esistenza in cui sembra si decida il destino di un uomo. Siamo ciò che siamo per il vissuto che abbiamo sopportato, nel bene e nel male.

Il cast è decisivo nell’impatto filmico. Gli attori non protagonisti sono splendidi, a partire dalla madre di Chiron, interpretata da Maomie Harris come una donna che fa il possibile per crescere il figlio nonostante una dipendenza da crack.

Nel cast si può inserire anche la città di Miami, non solo set ma vero e proprio personaggio vivo. Miami interagisce profondamente con i suoi abitanti e storia, ambienta in una città diversa, assumerebbe altri colori.

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