Meteo di Capodanno: Veglione al gelo e neve nel centro-sud

L’inverno si farà sentire negli ultimi giorni del 2014: freddo e gelo in tutta Italia e neve anche a bassa quota sul versante adriatico e sul sud. Leggero miglioramento da venerdì.

29/12/2014

Meteo della settimana dal 29 dicembre al 2 gennaio

Freddo, gelo e temperature polari con minime generalmente ben al di sotto dello zero. E’ con questo “biglietto da visita” che si presenta il nuovo anno, anche se assai scaramanticamente, è forse preferibile attribuire la “colpa” del clima così rigido al 2014 uscente… In realtà, si tratta semplicemente dell’inverno, quello vero, che dopo lunghi periodi di clima mite e tardo-autunnale si fa sentire nella sua più autentica essenza proprio nei giorni a cavallo del veglione di Capodanno che si annuncia come uno dei giorni più freddi in assoluto di tutto l’inverno. A “completare” questo quadretto da brividi ci penseranno la neve, che scenderà anche copiosamente ed anche a bassa quota su tutto il versante adriatico, sugli Appennini e su alcune regioni del sud, i venti intensi e gelidi che batteranno tutte le coste e i mari che saranno agitati o molto mossi praticamente in tutti i quadranti. Una situazione che tenderà a migliorare a partire da venerdì 2 gennaio, quando un recupero dell’anticiclone delle Azzorre porterà un lieve aumento delle temperature e un allentamento della morsa del gelo.

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Capodanno al freddo dunque. Annunciato dal clima di lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 caratterizzati da temperature estremamente basse, specialmente le minime ma anche le massime: la colonnina di mercurio toccherà i sette gradi sotto zero in alcune zone del nord, ma sarà prossima al negativo anche al centro e al sud. Il cielo sarà generalmente sereno per tutte e tre le giornate al nord ed in gran parte del centro: sulla Toscana, l’Emilia e su quasi tutto il versante tirrenico, Sardegna compresa, mentre la neve sarà grande protagonista sul resto della penisola con una graduale intensificazione della sua precipitazione da lunedì a mercoledì su Romagna, Marche, Abruzzi, Puglia e, in seguito, su tutto il sud, Campania, Calabria e Sicilia comprese. Nella notte di Capodanno si potranno raggiungere temperature anche di 10 gradi sotto zero al nord e sulle regioni appenniniche. Giovedì 1° gennaio 2015 il tempo sarà leggermente migliore, con la cessazione delle nevicate – ne sarà possibile qualcuna locale e residua solo fra Calabria e Sicilia – anche se la temperatura rimarrà gelida, taglia pure soprattutto sulle coste da intensi e pungenti venti. Venerdì 2, come anticipato, sarà invece una giornata di parziale “riscossa” dell’alta pressione con una ondata di bel tempo che invaderà praticamente l’intera penisola e ci permetterà di smaltire i bagordi del Veglione con una temperatura leggermente meno rigida, anche se comunque prettamente invernale. Cos’altro? Beh, certo: Buon Anno a tutti!


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Meteo del week-end 27-28 dicembre

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E siamo arrivati senza nemmeno quasi accorgerci anche all’ultimo appuntamento con un week-end di questo 2014, in attesa di festeggiare nella settimana entrante la notte di Capodanno. E occorre subito dire che non si tratterà di un week-end banale. Come infatti previsto, una intensa corrente di aria polare proveniente dal nord porterà, nella notte fra venerdì 26 e sabato 27, ad un deciso peggioramento del tempo con due grandi protagonisti un po’ attesi ed un po’ temuti. Si tratta della neve che sabato arriverà copiosa anche a bassa quota su gran parte delle regioni del nord ma anche, nella seconda parte della giornata, sul resto della penisola, ed il vento che si farà sentire domenica con raffiche molto forti nel sud e sulle isole, ma anche sulle coste della Liguria e sull’Alto Adriatico.

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Passiamo rapidamente ai dettagli, dunque, viste che le cose da dire sono molte. Iniziamo da sabato 26: fin dal mattino la nuova perturbazione fredda prenderà decisamente possesso delle regioni settentrionali dell’Italia portando nelle primissime ore della giornata la neve. Sarà prima il nord-ovest ad essere investito dai fiocchi ma ben presto il “fronte” si sposterà rapidamente verso est coinvolgendo il Veneto ed il Friuli, dove la coltre bianca scenderà copiosa soprattutto del pomeriggio-sera. Neve anche sulla Liguria, sulla Toscana e sull’Emilia, mentre al centro è prevista sulle zone appenniniche oltre i 600 metri. Deciso peggioramento anche sulle regioni del centro dove saranno possibile nubifragi anche violenti in particolare sulla Bassa Toscana, sull’Umbria e sul Lazio. Al sud, invece, la giornata si aprirà con un cielo sereno, ma andrà peggiorando nel corso della giornata soprattutto sulla Campania in serata ed in nottata. Piogge meno intense anche sulla Calabria, sulla Basilicata e sulla Sardegna. Temperature in sensibile calo praticamente su tutta la Penisola. Domenica 28 il fronte della neve si sposterà decisamente verso sud-est. Nevicate intense sugli Appennini ed in qualche caso anche in pianure specialmente in Emilia, Veneto e Friuli. Parziali schiarite, invece, sulle regioni del nord-ovest e sul versante tirrenico dove le precipitazioni finiranno per scomparire quasi del tutto lasciando spazio, di tanto in tanto, ad un pallido sole. Il vortice del maltempo imperverserà più che mai sul centro-sud: potranno verificarsi forti nubifragi in Campania, specialmente nella zona di Salerno, in Calabria e sulla Sicilia tirrenica. Ospite sgradito anche il vento che rappresenterà un “effetto collaterale” evidente del vortice depressionario. Il Maestrale soffierà burrascoso sulla Sardegna, mentre il Libeccio investirà il sud e la Sicilia, una forte Bora soffierà sull’Alto Adriatico nonché la Tramontana sulla Liguria. In ciascuno di questi quadranti le raffiche potranno superare anche abbondantemente i 100 Km/h. Il freddo sarà protagonista anche per i primi giorni della prossima settimana, anche se il tempo sarà meno instabile e più sereno. La colonnina di mercurio si spingerà però nei pressi dello zero sulla gran parte delle regioni, lasciando aperto il rischio neve anche a bassa quota in diverse parti della penisola. Per i dettagli, vi rimandiamo al prossimo aggiornamento.


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Meteo della settimana dal 22 al 26 dicembre

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Il freddo arriva a Santo Stefano. Non è un vecchio detto pescato dalla saggezza popolare, ma la lettura di quello che succederà nella settimana di Natale, quella delle Feste per eccellenza. Infatti, il clima tutto sommato mite ed abbastanza soleggiato favorito da qualche giorno dal cosiddetto “Anticiclone di Natale” si manterrà sostanzialmente invariato fino al fatidico giorno 25 mantenendo la situazione dell’ultimo week-end dove sole e nebbia rimarranno protagonisti nelle diverse zone della Penisola, nuove correnti fredde e più prettamente invernali provenienti da nord investiranno la nostra penisola nella giornata del 26 abbassando le temperature in maniera sensibile con possibilità di nevicate anche a bassa quota, in previsione di un Capodanno che si annuncia all’insegna del gelo. Ma questa, come dicono i narratori consumati, è un’altra storia di cui ci occuperemo a tempo debito. Per adesso, partiamo dalla settimana che ci aspetta…

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Continua dunque la prevalenza dell’alta pressione sulle regioni italiane con le sue conseguenze “tipiche” che abbiamo imparato a conoscere nei giorni scorsi. Da lunedì 22 al giorno della Vigilia su tutta la penisola dominerà un cielo soleggiato oppure, nelle pianure del nord, coperta dalla nebbia anche nelle ore del giorno. Uniche variazioni al quadro generale: per martedì 23, qualche annuvolamento ulteriore accompagnato localmente da una pioggerella leggera ma insistente sull’alto versante Tirrenico e sulle zone interne della Toscana del nord, mentre mercoledì 24 gli annuvolamenti raggiungeranno le coste tirreniche anche in Campania e Calabria, nonché il nord della Sardegna. Le temperature rimarranno sostanzialmente stazionarie così come i venti. Il 25, invece, non sarà soltanto il giorno di Natale, ma anche quello della svolta “termica”: nel corso del pomeriggio infatti i venti gelidi del nord cominceranno ad aumentare la pressione sull’area anticiclonica e sconfineranno scavalcando definitivamente le Alpi nella notte fra Natale e Santo Stefano. Venerdì 26, dunque, ecco il sensibile peggioramento: la pioggia e talvolta anche la neve si manifesteranno su tutto il centro sud, su entrambi i versanti e fino alla Sicilia. Neve in particolare su tutto l’Appennino e a bassa quota soprattutto su Abruzzo e Molise. Come effetto collaterale dell’abbassamento della temperatura dell’aria, dovrebbe scomparire la nebbia quasi completamente lasciando cieli più tersi e sereni al nord, anche se le temperature resteranno in decisa diminuzione anche su queste regioni.

Meteo del week-end 20-21 dicembre

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Sarà un Natale dal tempo mite? E’ ancora un po’ presto per dirlo anche per evitare di incorrere in topiche colossali, ma qualche meteorologo si comincia a sbilanciare in tal senso: sembra proprio, infatti, che la situazione “anticiclonica” che ha accompagnato gli ultimi giorni della settimana uscente rendendola un tipico esempio di inverno “mite” e tardo-primaverile, rimarrà situazione abituale sui cieli della nostra Penisola fino al periodo immediatamente a ridosso delle Festività. Temperature massime piuttosto alte se rapportate al periodo, cieli in gran parte sereni o poco nuvolosi e precipitazioni generalmente assenti o estremamente limitate saranno le caratteristiche principali dei prossimi giorni, a partire dal week-end che ci apprestiamo a vivere. Attenzione però ad un altra protagonista di questi giorni: la nebbia, che in maniera abbondante e diffusa e non solo nelle tipiche ore mattutine e serali ma anche durante la giornata, sarà presente nelle pianure del nord, sconfinando spesso e volentieri anche verso le regioni del centro.

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Entriamo dunque nel dettaglio dell’ultimo week-end prima del Natale, ennesima tappa nel count-down che scandisce l’attesa delle Feste. Sabato 20 sarà una giornata dominata, come detto, dall’alta pressione: i cieli saranno sereni praticamente su tutta la penisola con limitate e locali eccezioni che si potrebbero verificare sulla Sardegna, su alcune zone delle Alpi specialmente orientali, sulla Campania e sulla Calabria. Ma a fare da guastafeste in ampie regioni del centro-nord sarà la nebbia che si manifesterà fitta in gran parte delle aree pianeggianti e non soltanto fra Piemonte, Lombardia, Venezie, Emila Romagna, Toscana ed ance qualche “lembo” dell’Umbria. Le temperature si manterranno sostanzialmente in linea con i valori dei giorni precedenti sia per le massime, che continueranno ed essere piacevolmente tiepide, sia per le minime invece più “In linea” con i valori stagionali e, quindi più rigide. Domenica 21 la situazione sarà sostanzialmente invariata, se si eccettua per l’arrivo da nord di una lieve e rapida corrente di aria più fredda che porterà una instabilità leggermente superiore, in particolar modo nelle regioni che si affacciano sull’Adriatico, in special modo fra le Marche e la Puglia. In queste zone la pioggia potrebbe ricomparire soprattutto nelle prime ore della giornata con un graduale miglioramento con il passare delle ore. Per il resto, salvo qualche possibile piovasco isolato fra Calabria e Sicilia ed un rinforzo dei venti sulle isole e sull’Adriatico, la situazione si manterrà analoga a quella di sabato. Nebbia e sole compresi.

 

Meteo della settimana dal 15 al 19 dicembre

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Falsa partenza: l’”ondatina” di gelo che aveva fatto capolino nella scorsa settimana con le sue caratteristiche invernali ed il suo calo termico, sembra essere, almeno per adesso, già finita. Ed i metereologici ancora una volta iniziano ad interrogarsi su questo 2014 dal tempo stranamente “livellato” fra le diverse stagioni e su quando effettivamente tornerà a farsi sentire il freddo e l’inverno. In al senso, le proiezioni – tutte da confermare – sembrano affermare che il tempo relativamente mite e le temperature tardo-autunnali resisteranno fino alla fine del mese, quando, proprio intorno a Natale, dovrebbe presentarsi una nuova ondata di gelo. Intanto, però, la prossima settimana vivrà di temperature massime in rialzo e fin quasi piacevoli: infatti se sarà segnata da una perturbazione abbastanza intensa nella sua prima parte, saràinvece  dominata dall’anticiclone delle Azzorre nella seconda parte con tempo prevalentemente stabile e soleggiato. Protagonista della settimana, la neve: abbondanti fiocchi sono infatti attesi a partire dai 1400 metri di altezza.

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Lunedì 15 e martedì 16 la nostra Penisola quasi nella sua interezza sarà interessata da una perturbazione atlantica che sarà particolarmente intensa nella giornata di martedì: le piogge interesseranno seppur in ore e con intensità diverse, praticamente tutte le regioni del centro nord, chi prima e chi dopo, mentre al sud e sulle isole il cielo si manterrà coperto ed uggioso, seppur senza precipitazioni, con le sole eccezioni in alcune parti della giornata della Sardegna meridionale e della Sicilia Occidentale. In particolare, le piogge più intense colpiranno l’area Tirrenica fra Liguria e Toscana, la Lombardia e l’intero nord-est. Temperature in aumento: le massime si stabilizzeranno fra i 9 ed i 14 gradi al nord e tra i 13 ed i 18 gradi al sud. Prime nevicate sulle Alpi, specialmente quelle occidentali e centrali. Mercoledì 17 comincia il miglioramento a partire dal sud che sarà interessato da un’area di alta pressione che “scaccerà” la perturbazione precedente verso il centro Europa. Rimangono residui di pioggia soprattutto lungo la dorsale appenninica e sulla Sicilia nella prima parte della giornata, con tempo in graduale e costante miglioramento con il passare delle ore. Neve intensa su tutto l’arco alpino ed attenzione alle nebbie sulle pianure del nord che, per lo sbalzo termico, potranno essere molto intense in serata e mattinata. Temperature in leggera diminuzione per le minime ed in aumento le massime. Da giovedì 18, per venerdì 19 e probabilmente anche per il week-end successivo, l’alta pressione torna a farla da padrona su quasi tutta la Penisola: qualche residuo piovasco sarà possibile sulla Calabria e sulla Sicilia, ma saranno fenomeni isolati e poco significativi. Nel resto delle regioni prevalenze decisa di un bel sole invernale con temperature massime in aumento fino a diventare decisamente miti. Ancora qualche nebbia in pianura e neve abbondante in montagna promettono un week-end a misura degli sciatori.

 

Meteo del week-end 13-14 dicembre

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E’ arrivato l’inverno. Quello vero. Ed è una tendenza che si confermerà nei prossimi giorni. C’è poco da stupirsi, direte voi. Ed in effetti avete ragione. Siamo a dicembre e, anche dal punto di vista del calendario, ci avviciniamo a grandi passi all’inizio “ufficiale” della stagione più fredda – dal punto di vista atmosferico – dell’anno. Ed il fine settimana che ci apprestiamo ad affrontare manterrà sostanzialmente lo status quo che abbiamo apprezzato negli ultimi giorni della settimana uscente su quasi tutta la penisola. L’estrema sintesi di quanto accadrà dal punto di vista meteorologico è ben rappresentata dall’immagine a corredo del titolo: una debole perturbazione atlantica – o meglio, le sue correnti periferiche rispetto al “centro” che stazionerà sulla penisola iberica – interesserà le regioni del centro-nord, mentre le correnti miti ed umide provenienti dal Mediterraneo meridionale stazioneranno sulle regioni del centro-sud e sulle isole mantenendo il cielo soleggiato. Il “fronte” su cui si scontreranno l’alta e la bassa pressione correrà lungo lo stivale “tagliandolo” grossomodo nelle zone meridionali di Toscana ed Emilia. Per tutti, comunque, temperature rigide – seppur in lievissimo aumento al sud – con minime in molti casi nei pressi dello zero o qualcosa al di sotto.

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Ed eccoci al consueto dettaglio: sabato 13, dunque, la perturbazione porterà cieli grigi e nuvolosità abbastanza diffusa in tuto il centro nord, ma in particolare sulle pianure, sulla Liguria, la Toscana e l’Emilia. Le precipitazioni saranno comunque praticamente assenti oppure limitate a sporadiche pioggerelle fastidiose ma di scarsa entità. Sereno o poco nuvoloso su tutto il resto delle regioni con intensificazione dei vanti sui mari del sud e poche altre variazioni sul tema. Poche le novità anche nella giornata di domenica 14: la differenza più evidente rispetto al quadro di sabato è la maggior probabilità di schiarite anche prolungate nel nord-ovest, fatto docuto al progressivo spostamento della perturbazione che lascerà gradatamente “liberi” quei tratti di cielo sopra la Vale d’Aosta, il Piemonte e la Lombardia occidentale. Ancora quelche residua nuvolosità invece sul nord-est e sulla zona dell’alto Tirreno, con Venezie, Liguria e Toscana che potranno essere ancora interessate da qualche piovasco. Le temperature ed i venti si manterranno stazionari.

 

Meteo della settimana dal 9 al 12 dicembre

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Il Ponte dell’Immacolata si è già dileguato alle nostre spalle con la consueta velocità con cui il tempo, specie nelle frenetiche giornate pre-natalizie, si ostina a passare. E’ stato un week-end ancora in linea con i precedenti, dal clima abbastanza piovigginoso al nord e più tardo-primaverile al sud. Come previsto, la settimana “corta” che ci apprestiamo a vivere sarà, almeno secondo i metereologici, quella della “svolta termica”, ovvero del passaggio da un ambiente dal tempo atmosferico piuttosto autunnale, piovoso e dalla temperatura tutto sommato mite se rapportata al periodo, ad un clima più prettamente invernale, con cieli limpidi e per lunghi tratti perfino soleggiati ma colonnina del mercurio stazionaria su livelli ben più rigidi. Soprattutto le temperature minime saranno in sensibile diminuzione, ma anche le massime le seguiranno arrivando, nonostante il sole, a pochi gradi sopra lo zero in diverse città come Milano e Torino nelle giornate di giovedì e venerdì. Protagonisti sulle isole e al sud saranno invece i venti che si faranno sentire assai intensi specialmente nei giorni di mercoledì e giovedì.


[dup_immagine align=”aligncenter” id=”105344″] [dup_immagine align=”alignright” id=”71366″]Come di consueto scendiamo dunque nel dettaglio delle diverse giornate: martedì 9 smaltirà le ultime code della precedente perturbazione atlantica con qualche residua pioggia nella prima metà della giornata sul nord-ovest e nella seconda metà sul centro – Umbria, Marche ed Abruzzi soprattutto – e sulla Sardegna. Soprattutto in Emilia e sulle regioni appenniniche centrali, sono possibili nevicate anche fra i 500 ed i 900 metri. Mercoledì 10 è il giorno del cambiamento, grazie a due fenomeni concomitanti: un flusso di venti moderati ma molto freddi provenienti da nord irromperà sulla nostra penisola porterà il sopradescritto abbassamento sensibile delle temperature, specie quelle minime, che finiranno facilmente sotto lo zero al nord e pochi gradi sopra al centro e al sud; contemporaneamente un’area di alta pressione interesserà lo stivale “spazzando via” la maggior parte delle nuvole lasciando cieli nella maggior parte dei casi sereni. Un bel sole invernale, dunque, con la possibilità di scorci panoramici ad effetto e giornate “perfette” per gli sciatori e gli amanti della montagna, si profila come il protagonista dei prossimi giorni. Ma attenzione alla possibilità di gelate notturne… La situazione rimarrà sostanzialmente inalterata per mercoledì, giovedì 11 e venerdì 12. Uniche eccezioni, una maggiore possibilità di annuvolamenti al su Puglia, Basilicata e Calabria anche se sostanzialmente senza pioggia o con rovesci assolutamente a carattere estemporaneo e locale e, limitatamente a venerdì, sul Piemonte occidentale, la riviera del Levante Ligure e qualche zona della Toscana. Ultimo warning quello della nebbia, che potrebbe manifestarsi a banchi come di consueto nelle pianure del nord e specialmente nelle ore mattutine e serali.

 

Meteo del week-end dal 6 all’8 dicembre

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Il 2014 si avvia con una velocità sorprendente verso la sua fine ed il mese di dicembre ci regala il suo primo week-end. Si tratta, ancora una volta, di un fine settimana dallo stampo più autunnale che invernale, con temperature ancora piuttosto miti se rapportate al periodo dell’anno e con la nuvolosità e la pioggia gran protagonista sulla maggior parte della penisola. Alle viste, nella nuova settimana ed in particolare nella notte fra lunedì e martedì prossimi, l’irrompere di un fronte di aria fredda proveniente dal nord che porterà ad un sensibile calo termico che “avvicinerà” di più il tempo atmosferico al clima natalizio: cieli più sereni e giornate meno piovose ma più fredde con l’altitudine a partire dalla quale è possibile la presenza di neve in costante abbassamento. Ma ci preoccuperemo della prossima settimana a tempo debito: ora concentriamoci sul dettaglio dei prossimi tre giorni, alla ricerca di una spiraglio in grado che ci permetta di sfruttare il week-end “lungo” a dovere…

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Cominciamo con sabato 6 dicembre, giorno nel quale non si registreranno sostanziali cambiamenti rispetto alla situazione che abbiamo più o meno stabilmente vissuto durante la settimana uscente. Sulle regioni del nord persisterà una pioggerella leggera ma insistente su quasi tutte zone pianeggianti e le Prealpi, mente sui rilievi, specie sulla Ali nord-occidentali si manifesteranno schiarite anche decise e sprazzi di sole che faranno la felicità degli sciatori. Più insistente ed intensa la pioggia sulle regioni tirreniche e sulla fascia centrale della Penisola, in particolare sulla Toscana, la Romagna, l’Umbria e le Marche, mentre in maniera più isolata e locale su Lazio e Campania dove comunque il cielo si manterrà nuvoloso. Parzialmente interessata dai rovesci anche la Sardegna. Migliore il tempo sul sud e sul resto del versante adriatico dove non mancheranno qualche ora soleggiata. Intensificazione dei venti specialmente sul Mar Tirreno e temperature in leggero e generale calo con l’andare della giornata. Domenica 7 sarà caratterizzata da un miglioramento su quasi tutte le regioni: poco nuvoloso o addirittura sereno il nord con qualche pioggia isolata solo in Emilia e nel basso Piemonte, mentre l’area più “piovosa” dello Stivale si sposterà al centro ed in particolare sulla Toscana orientale, le Marche, L’Abruzzo ed il Molise che, in controtendenza, peggioreranno la loro situazione rispetto al sabato. Tendenzialmente stabile la situazione al sud e sulle isole con una live e intensificazione della probabilità di pioggia sulla Puglia. Infine lunedì 8, festa della Immacolata Concezione. Il giorno “bonus” di questo week-end sarà una giornata a due facce: ulteriore miglioramento generalizzato nella prima parte della giornata con ampi sprazzi di sole con rare eccezioni locali e tendenza con il passare delle ore ad una diminuzione della temperatura che, nella notte, si trasformerà nella prima piccola ondata di gelo. Attenzione alla neve che, nella notte fra lunedì e martedì, potrebbe scendere anche a bassa quota sul centro-nord.

 

Meteo della settimana dal 1 al 5 dicembre

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L’hanno chiamata Medea, con la ormai consueta creatività di ispirazione mitologica che ha preso anche i metereologici. Si tratta della prima perturbazione del mese di dicembre che inizia, sotto questo aspetto, in perfetta continuità con il suo predecessore novembre, decisamente bagnato e non particolarmente generoso in fatto di sole e schiarite. Ed infatti le giornate uggiose di battistiana memoria saranno il marchio di fabbrica di questa settimana praticamente su tutta l’Italia: quando infatti la pioggia non sarà protagonista, il cielo si manterrà prevalentemente grigio, nuvoloso o comunque assai variabile, senza assicurare schiarite se non a sprazzi ed in zone piuttosto limitate della Penisola. In effetti, comunque, c’è da ricordare che siamo ormai in pieno inverno e che non si può certo pretendere un clima primaverile:  tuttavia se la persistenza della pioggia risulta ormai decisamente fastidiosa, essa comporta anche un mantenersi piuttosto mite della temperatura che, ancora in questa settimana, non scenderà fino ai rigidi livelli tipicamente invernali.


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Cominciando a descrivere in dettaglio le diverse giornate, partiamo da lunedì, primo giorno del nuovo mese: la perturbazione avrà il suo epicentro nel Mediterraneo ad ovest della Sardegna e da quella posizione estenderà i suoi “bagnati” effetti su tutto il centro-nord soprattutto nella prima parte della giornata. Se il Piemonte e la Liguria sono ormai “avvezzi” alla situazione, questa volta le piogge saranno particolarmente intense anche sul Veneto, sul Trentino e sul Friuli. Instabile il tempo anche sulle coste tirreniche, mentre migliore sarà il clima sul versante adriatico a partire dalle Marche e sulle regioni del sud, isole comprese, dove gli annuvolamenti saranno solo locali e comunque abbastanza deboli. Martedì 2 il fronte della pioggia si sposterà maggiormente sul centro e sulla Sardegna, lasciando una situazione di attenuazione dei rovesci al nord. Maggiore la nuvolosità anche al centro-sud con la possibilità di isolate piogge anche sulla Sicilia. Mercoledì 3 e giovedì 4 si configurano come due giornate in cui le nuvole saranno protagoniste su praticamente tutte le regioni italiane, con la differenza nel fatto che giovedì le precipitazioni saranno generalmente più intense. Più semplice elencare le rare zone “esenti” dal rischio-pioggia, che possono essere localizzate nella Sardegna meridionale, nella zona costiera della Campania, nel versante ionico della Calabria e della Puglia e nella Sicilia occidentale. Sprazzi di sole anche sulla Valle d’Aosta e sull’Alto Adige soprattutto nella giornata di giovedì, dove comunque su tutto l’arco alpino sono previste nevicate. Ed infine venerdì 5 che, invece di portarci un sospirato cambiamento di rotta, sarà invece il primo giorno di influenza sull’Italia di una nuova perturbazione che rafforzerà ulteriormente l’instabilità, preparando il terreno al primo week-end di dicembre che si annuncia poco adatto per le gite fuori porta. Il peggioramento si avvertirà prima nelle regioni del centro-nord con piogge e temporali localmente anche violenti che gradatamente si estenderanno sulle regioni del centro e lungo la dorsale appenninica. Temperature in calo con abbassamento della quota neve fino a 1300 metri sulle Alpi e fino a 1700 metri sugli Appennini.