Le parole non bastano più: Intervista a WeWorld

In occasione della Festa della Donna, approfondiamo tematiche rilevanti all'Universo femminile con il Presidente dell'Associazione

06/03/2015

Combattere ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne: ecco alcuni tra gli obiettivi di WeWorld Onlus. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, UnaDonna ha parlato con Marco Chiesara, Presidente WeWorld.

Quali sono le sfide che una donna contemporanea si trova a dover affrontare nel quotidiano in alcune parti del mondo?
Molte donne, anche oggi, devono lottare quotidianamente per i loro diritti, spesso negati non solo nei contesti più poveri, ma anche in Occidente.

Pensiamo ad esempio al problema della violenza sulle donne, che WeWorld da tempo si impegna a contrastare sul campo: questo fenomeno è assolutamente trasversale sia dal punto di vista sociale che da quello culturale, una strage che colpisce in ogni contesto ma che molte volte si consuma nell’indifferenza generale. Credo quindi che la sfida più grande che tutte le donne del Mondo contemporaneo devono affrontare sia quella di vedere affermati i propri diritti, contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Ci crediamo una società evoluta eppure ogni giorno si verificano episodi che ledono i diritti delle donne e che sembrano riportarci a un’era di barbarie. Cosa deve ancora cambiare?

Ciò che serve è un cambiamento culturale, che porti a vedere le donne come persone, con diritti che devono essere garantiti e rispettati. È importante che questo cambiamento inizi proprio dalla nostra quotidianità: dalle scelte che facciamo, dal nostro atteggiamento nei confronti della compagna, della collega… A partire magari dal linguaggio, come ha ricordato la Presidente della Camera Laura Boldrini giovedì scorso. E poi, naturalmente, ci dev’essere l’appoggio delle Istituzioni e dei Media, che giocano un ruolo fondamentale nelle trasformazioni della società.


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Quali invece sono state le conquiste più importanti dell’universo femminile negli ultimi anni?

Credo che la conquista più importante negli ultimi anni sia stata una progressiva presa di coscienza, da parte delle donne, della necessità di rivendicare i propri diritti, di far sentire la propria voce. Sono state tante le iniziative organizzate da donne – alcune delle quali ci vedono coinvolti in prima linea – per uscire dal silenzio e dire, forte e chiaro, “no” alla violenza e alle discriminazioni.

Inoltre, anche se credo ancora molto ci sia da fare, un grande e importante segnale di cambiamento è il constatare che sempre più donne oggi, anche in Italia, ricoprono ruoli decisivi nella società: nelle aule parlamentari, nei CDA delle aziende…insomma, un piccolo ma decisivo segno che qualcosa sta cambiando.

Quali sono stati gli sforzi che la vostra organizzazione ha compiuto per migliorare la condizione della donna?

WeWorld da sempre lavora sul campo, in Italia e nel Sud del Mondo, per combattere ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne. Negli ultimi anni, di fronte ai dati sempre più allarmanti della violenza – una donna ogni tre giorni è uccisa per mano di un uomo – il nostro impegno si è ancora più intensificato. Proprio in questi giorni abbiamo attiva la campagna di sms solidale LE PAROLE NON BASTANO PIU’, per sostenere il progetto SOStegno Donna, gli sportelli realizzati da WeWorld all’interno di tre ospedali italiani a Genova, Trieste e Roma per offrire cure mediche e psicologiche alle donne che hanno subito violenza, 24 ore su 24 e sette giorni su sette.


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Quali sono i vostri obiettivi?

Il nostro obiettivo principale è far partire il cambiamento culturale e offrire un aiuto concreto alle vittime. Attraverso i nostri progetti vogliamo restituire la dignità alle donne che hanno subito violenza e essere al loro fianco quando ne hanno più bisogno, perché oggi ancora tante, troppe donne sono imprigionate in una spirale di terrore e silenzio.

Per riuscire a raggiungere questi traguardi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: cittadini, istituzioni, Media. Solo così potremo garantire a queste donne la possibilità di costruirsi un nuovo futuro.

Avete nuovi progetti in partenza/progetti in itinere?

Dal 28 febbraio fino al 15 marzo abbiamo attiva, per il secondo anno consecutivo, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi LE PAROLE NON BASTANO PIU’, per dire basta alla violenza contro le donne. La campagna è nata lo scorso anno, insieme al Tour nazionale con cui abbiamo attraversato la penisola da Nord a Sud per portare il più lontano possibile il nostro messaggio contro la violenza. Dopo questo impegno, il prossimo appuntamento sarà a maggio, quando organizzeremo una campagna di sensibilizzazione in occasione della Festa della Mamma per ricordare che le mamme di tutto il Mondo sono (anche) donne, con diritti, speranze e problemi che non possono essere ignorati.

C’è un pensiero che vorreste condividere con chi ci sta leggendo?

A chi ci sta leggendo voglio dire solo una cosa: la violenza sulle donne non è un fatto privato, riguarda tutti noi. Tutti dobbiamo sentirci protagonisti di una campagna come LE PAROLE NON BASTANO PIU’ perché i veri cambiamenti passano dai piccoli passi, nel quotidiano, in famiglia, perché insieme possiamo fare molto.

Io credo che le rivoluzioni inizino sempre dai singoli, dai loro piccoli gesti, magari, in questo caso da una chiamata o un sms: 45502. Perché solo insieme si può davvero cambiare!