Cambiare lavoro a 50 anni, si può!

Agevolazioni fiscali, corsi di formazione, social media, attività in franchising. Ecco gli strumenti che possono aiutarti a cambiare lavoro a 50 anni.

26/09/2020

Le motivazioni e gli eventi che possono spingerti alla ricerca di una nuova occupazione, nel pieno della maturità anagrafica e professionale, possono essere davvero tanti. Scenario numero uno. Sei da anni una professionista affermata nel tuo settore.

Desideri rimanere nella stessa industry, ma pensi sia arrivato il momento di cambiare azienda. Per affrontare nuove sfide professionali con rinnovate motivazioni. O per ottenere una retribuzione più elevata e una qualifica più gratificante. Scenario numero due. Dopo anni da dipendente con un lavoro “sicuro”, hai deciso: vuoi fare il grande salto e metterti in proprio.

Scenario numero tre. Hai sempre coltivato una passione (cucina, interior design…) come hobby o secondo lavoro e ora vorresti trasformarla nella tua occupazione principale. Scenario numero quattro. Sei stata licenziata oppure la tua attività non rende più come un tempo e non sai che pesci prendere.

Leggi e agevolazioni per cambiare lavoro a 50 anni

Niente paura. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e la pandemia da Coronavirus ha ulteriormente accelerato cambiamenti che erano già in atto. Negli ultimi anni la figura dell’over 50 è stata rivalutata. Parola d’ordine: competenze.

A darti una mano a cambiare lavoro a 50 anni, poi, ci sono numerosi provvedimenti normativi regionali e nazionali. Prima di inviare il curriculum vitae, devi armarti di un po’ di pazienza e fare le dovute ricerche su ciò che può fare al tuo caso. Alcuni sgravi contributivi per chi assume lavoratori -anta sul territorio nazionale sono già in vigore da inizio 2020.

I contributi Inps per i lavoratori sono, infatti, tra gli elementi che più incidono sul bilancio di un’azienda. Per evitare che questo fattore freni le nuove assunzioni, sono state messe a punto diverse agevolazioni, come il bonus per gli over 50, i bonus per chi risiede al Sud e per l’assunzione di donne disoccupate.

A queste misure si sono aggiunti, negli ultimi mesi, i fondi per lo smart working destinati ad aziende e studi professionali. L’obiettivo è passare dal semplice lavoro da remoto svolto durante il lockdown al vero smart working. E tu, quanto sei smart?

Cambiare lavoro a 50 anni con la tecnologia

Esperienza e competenze “evergreen” (problem solving, gestione di un team, ecc.) giocano a tuo favoreper cambiare lavoro a 50 anni. Tuttavia, assicurati di non aver nulla da invidiare ai nativi digitali nell’utilizzo di quegli strumenti informatici necessari, da un lato, per lo svolgimento delle mansioni quotidiane e utili, dall’altro, per tenerti sempre aggiornata su ciò che accade nel tuo settore.

Sai cos’è un podcast? Negli ultimi mesi hai imparato ad usare almeno un software per i meeting online? I programmi per le videoconferenze si sono rivelati fondamentali e continueranno ad esserlo se, ad esempio, ti occupi di risorse umane e dovrai sempre più ottimizzare il processo di ricerca di nuovi talenti.

O ancora, per poter interagire con i fornitori dopo che avrai aperto la gelateria bio e vegana dei tuoi sogni. La padronanza dei principali strumenti tecnologici, in sintesi, non è più roba da ragazzini smanettoni.

I vuoti formativi da riempire: le lingue straniere

Nel tuo curriculum, per cambiare lavoro a 50 anni, potrebbero esserci dei buchi da riempire. Potrebbero riguardare, ad esempio, le lingue straniere. Un inglese fluente è necessario se desideri compiere il salto da dipendente a libera professionista e non vuoi perdere tempo e soldi per la traduzione dei documenti.

Ma è necessario anche se hai deciso di aprire un’attività di noleggio bici elettriche e monopattini in un’area frequentata da turisti stranieri. Niente paura. I corsi di lingue sono sempre più a portata di clic. Basta scaricare l’app giusta e sarai tu a scegliere quale momento della giornata e quanto tempo dedicare all’apprendimento.

Anche i podcast in pillole possono esserti di grande aiuto, soprattutto nei tempi morti (mentre sei in coda in auto o al supermercato…). Conosci la grammatica ma non hai occasioni per fare pratica con la conversazione? Puoi unire l’utile al dilettevole, guardando film e serie tv in lingua originale.

Cambiare lavoro a 50 anni con un master

Se il tuo percorso di studi si è concluso con la laurea, ciò di cui puoi aver bisogno per dare un boost al tuo curriculum è un master. L’offerta formativa è davvero ampia e pensata per tutte le esigenze – full time, part time, executive, con presenza in aula o solo online – e per tutti i settori (legale, bancario, food, marketing, tech, ecc.).

Tuttavia, assicurati che l’ente di formazione sia di comprovata autorevolezza e serietà, che sia conosciuto e apprezzato nel tuo ambiente. Se il master ha un costo eccessivo, puoi comunque accedere online a corsi gratuiti o non eccessivamente costosi per migliorare le tue abilità.

LinkedIn

I recruiter delle aziende in cui ti piacerebbe lavorare sono tutti su LinkedIn? Sfrutta al massimo questo social per cambiare lavoro a 50 anni. Prova la versione premium (a pagamento). Avrai a disposizione una serie di funzionalità che ti consentiranno di accorciare le distanze tra te e il lavoro al quale ambisci.

Ad esempio, potrai inviare messaggi in modalità privata ai responsabili HR e quando ti candiderai per un’offerta di lavoro il tuo profilo apparirà in primo piano. Inoltre, potrai seguire corsi di formazione online (in inglese).

Mettersi in proprio

Dopo anni da dipendente hai deciso di passare alla libera professione. Ti sei informata su tutti gli step da seguire (apertura della partita Iva, gestione della contabilità…)? Hai già una lista di potenziali clienti da contattare?

Hai già manifestato la tua intenzione all’interno della società in cui stai ancora lavorando? Cerca di concludere la tua esperienza in azienda senza strascichi negativi. In futuro potresti nuovamente collaborare con i tuoi ex datori di lavoro, in veste di consulente esterna.

Aprire un negozio

Hai deciso di aprire un’attività per la vendita di beni o la fornitura di servizi? Oltre ad informarti su fondi ed agevolazioni disponibili (regionali e nazionali), sii consapevole del momento di trasformazione che stiamo vivendo. Se ad esempio si tratta di ristorazione, punta sulle consegne a domicilio e sulle richieste legate a esigenze healthy (piatti gluten free, ipocalorici, ecc.).

Se il momento di incertezza economica ti spaventa, da un lato puoi provare a coinvolgere persone fidate che condividono quella passione (viaggi, estetica, animali…) che vorresti trasformare nel tuo nuovo lavoro. Dall’altro, puoi puntare su formule consolidate come il franchising.