La mostra Il volto del ‘900 arriva a Milano, Palazzo Reale

In mostra i capolavori di Matisse, Magritte e Picasso provenienti dal Centre Pompidou e mai esposti in Italia per un viaggio alla scoperta dell'evoluzione del genere pittorico nel corso del secolo scorso

01/11/2013

Il ritratto è il genere pittorico più antico del mondo; quello che ha visto e subito nel corso dei secoli maggiori trasformazioni. Dalle figure del vasaio di Corinto ai giorni nostri, quanti artisti si sono avvicinati al ri-tratto, nato per ri-creare un volto, un ricordo, una sensazione. Se nell’antichità ritrarre una persona significava mera celebrazione, nel Novecento il ritratto ha assunto un valore via via diverso, si è amplificato divenendo “astratto”, con opere che trascendono dalla realtà, sino all’incontro-scontro con una nuova forma d’arte – la fotografia, che fece addirittura scomparire il mestiere del ritrattista.

Un viaggio attraverso opere provenienti dal Centre Pompidou sbarcano a Milano con Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon. Capolavori del Centre Pompidou, in mostra a Palazzo Reale (Milano) fino al 9 febbraio 2014.

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Ciò che si evince dalla mostra è che il ritratto non è altro che una rappresentazione della percezione che il pittore ha di sé e dell’ambiente circostante. Un dialogo che coinvolge l’artista, la modella e lo spettatore anche nel caso dell’autoritratto, dove l’artista e il modello coincidono e si guardano negli occhi. Ecco dunque esposti meravigliosi autoritratti: da quello futurista di Gino Severini (1912-1960), a quello cubista e “liquefatto” di Francis Bacon (1971), ma anche quello angoscioso di Zoran Music.

 

 

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Le condizioni storiche con le due guerre mondiali, le recenti scoperte della psicanalisi e la nascita di nuove scienze come la fisiognomica influenzarono particolarmente gli artisti e il loro modo di percepire l’ambiente. Tutto ciò si riversò non solo sulle tecniche di pittura utilizzate, ma spinse gli stessi artisti a ricercare un nuovo significato da attribuire alla figura umana, al corpo, inteso come metonimia del volto. È questo il caso de Lo Stupro (1945) del belga René Magritte, dove un volto incorniciato da lunghi capelli biondi vede al posto degli occhi il seno, del naso l’ombelico e della bocca il sesso femminile.

 

Sette le aree tematiche che affrontano il tema. Oltre ai già citati Autoritratti troviamo I misteri dell’anima. Con Rossetto (1908) di Frantisek Kupka, Odalisca in pantaloni rossi (1921) di Henri Matisse e Ritratto di Dédie (1918) di Amedeo Modigliani, i pittori realizzano ritratti di donne dalla grande forza espressiva e intensa valenza psicologica. La sezione Il volto alla prova del Formalismo mostra invece dipinti e sculture di teste e volti dalle forme insolite e a volte appena abbozzate. È il caso della Musa addormentata (1910) di Constantin Brancusi, della Testa appuntita (1930) di Julio Gonzalez e di Donne in un interno (1922) di Fernand Léger. Dal Surrealismo di cui Magritte e Mirò sono grandi esperti, passiamo al Caos e disordine, in cui a farla da padrone sono le imperfezioni del volto e le sue caricature (Ritratto di donna, 1938, Pablo Picasso); e ancora i ritratti di Tamara de Lempicka e Suzanne Valadon negli anni in cui lo scatto fotografico e la sua immediatezza colgono all’istante volti e situazioni, sino alla Disintegrazione del soggetto in cui il sé sparisce per fare posto all’icona dell’immagine.

Capolavori di De Chirico, Giacometti, Gris, Giacometti e Ernst in prestito a Milano; opere mai esposte in Italia. L’appuntamento scade il 9 febbraio 2014. Chi ha tempo non aspetti tempo!

Il volto del ‘900 – Capolavori dal Centre Pompidou

Milano, Palazzo Reale

dal 25 settembre 2013 al 9 febbraio 2014

Orari:

lunedì 14.30-19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30
giovedì e sabato 9.30-22.30

martedì 24 e martedì 31 dicembre: 9.30-14.30
mercoledì 25 dicembre e mercoledì 1 gennaio: 14.30-19.30

Biglietti:

intero: € 11,00
Ridotto: € 9,50
Ridotto gruppi: € 9,50
Ridotto scuole: € 5,50
Biglietto famiglia: € 15,00

Per informazioni: 02 92800375