F1, Susie Wolff tinge di rosa la Williams

Susie Wolff in pista a Barcellona. Le donne in F1 sono sempre più una realtà. Da Minosha Kaltenborn a Claire Williams, passando per una ragazza bionda ai box Ferrari…

15/05/2014
Donne e motori, gioie e dolori. Recita così un vecchio adagio dal retrogusto maschilista che andava in voga qualche tempo fa. Ebbene, ormai si tratta di una massima vecchia e superata. Da mettere nel dimenticatoio. Lo dimostrano i fatti. Si sta infatti progressivamente sgretolando il muro di una delle storiche roccaforti “maschili” del mondo dello sport: la Formula Uno, dove le quote rosa – in pista ma non solo – sono in decisa impennata. Protagonista assoluta è senza dubbio la bella e bionda Susie Wolff, moglie del co-proprietario del Mercedes F1 Team Toto, che nella seconda giornata di prove libere previste per tutte le scuderie in questi giorni sul circuito di Barcellona, ha debuttato in pista come test-driver per la scuderia Williams. È vero, si tratta di una sessione di prova dove sono impegnati per molte scuderie i piloti collaudatori, ma comunque la bella Susie ha avuto l’occasione di misurarsi con il Campione del Mondo Seb Vettel, con Raikkonen, Maldonado, Rosberg e Gutierrez, gente che in pista è da anni. E tutto sommato non è andata male…

Susie sulle orme di Maria

Per Susie è solo l’assaggio, dato che già è certa la sua partecipazione ufficiale ad almeno due Gran Premi della stagione in corso come terzo pilota, il che la renderà la sesta donna ad essere scesa in pista in un evento ufficiale nei sessantacinque anni di storia della massima categoria motoristica del mondo. Abbiamo già ripercorso la vicenda umana e sportiva di Susie Wolff e quella delle altre cinque eroine che l’anno preceduta. Insieme a loro va doverosamente ricordata anche la sfortunata Maria De Villota che non fece in tempo a scendere in pista nel Mondiale a causa del grave incidente nel 2012 durante una sessione di test analoga a quella in cui adesso è impegnata Susie dal quale non si è mai completamente ripresa e che ne ha causato la scomparsa nell’ottobre del 2013. Ma se Maria, Divina Galica, Maria Teresa De Filippis, Desiré Wilson e la grande Lella Lombardi – la miglior “pilotessa” da pista della storia capace anche di arrivare in zona punti nel Mondiale 1975 – sono state delle vere e proprie “mosche bianche”, la situazione sta rapidamente cambiando e le quote rosa in Formula Uno sono in ascesa vertiginosa. E non esattamente in posizioni e con responsabilità secondarie.


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Una Formula Uno sempre più donna

Il caso più clamoroso è senza dubbio quello di Monisha Kaltenborn, quarantatreenne indiana naturalizzata austriaca, che da oltre un anno è direttore sportivo e CFO della Sauber. Sposata e madre di due figli, la Kaltenborn è stata scelta direttamente dal fondatore del team Peter Sauber per raccoglierne il testimone dopo il suo ritiro dalle competizioni per raggiunti limiti di età. Anche nella storica scuderia Williams, proprio quella per cui pilota Susie Wolff, sta assumendo sempre maggior spazio ed importanza la figura di Claire Williams, trentottenne figlia del mitico Sir Frank e della moglie Lady Virginia che da quest’anno è a tutti gli effetti il numero due del team nel quale lavora da dieci anni come responsabile della comunicazione e che l’anno scorso è entrata nel consiglio di amministrazione al posto del padre, malato ed ormai da diversi anni su una sedia a rotelle. Ma non è tutto: si profila all’orizzonte una ragazza in rapidissima ascesa anche in Ferrari. E questo è un mezzo scoop. Si chiama Ruth Buscombe, ha 24 anni ed è laureata in ingegneria aerospaziale a Cambridge. In Ferrari è dal 2013 il braccio destro del capo delle strategie Neil Martin e lavora durante le gare da Maranello. Ma oggi Barcellona, chioma bionda e camicia rossa d’ordinanza, c’era anche lei…