Susie, nella storia più che sessantennale della F.1, è solo la sesta donna ad essere iscritta ad un evento “ufficiale” in calendario e riuscirà così nell’intento in cui non aveva avuto invece successo la grande e sfortunata Maria De Villota, morta lo scorso anno per i postumi di un incidente avvenuto mentre svolgeva alcune prove private per la scuderia russa Marussia.
Susie compete in pista fin dal 1999 e vanta diversi titoli nazioni nel karting, ha corso in F. Renault, F.3 e, dal 2006, nel DTM tedesco, il più prestigioso campionato continentale per vetture turismo. È collaudatore alla Williams dal 2012 ed è sposata con Toto Wolff, uno dei co-proprietari della scuderia Mercedes.
La singolare storia di Giovanna Amati
A 19 anni, nel 1978, fu rapita da una banda di marsigliesi con lo scopo di chiedere un forte riscatto al padre e alla madre, il produttore cinematografico Giovanni Amati e l’attrice Anna Maria Pancani. Fu liberata dopo il pagamento di quasi un miliardo delle vecchie lire ma si innamorò follemente del suo carceriere, il malvivente francese Daniel Nieto. Quest’ultimo fu catturato dalla polizia proprio durante un appuntamento galante con la bella romana in Via Veneto, dove Fellini aveva girato La dolce vita. Daniel fu arrestato mentre Giovanna, in piena “Sindrome di Stoccolma” si disperava, fu condannato a 18 anni di carcere ma fuggì dal penitenziario nel 1989.
Le donne in F.1
Fu purtroppo stroncata da un male incurabile nel 1992, proprio nei giorni in cui la Amati debuttava con la Brabham, la stessa scuderia con cui aveva debuttato lei nel 1974.
La “pioniera” delle donne in F.1 fu invece la napoletana Maria Teresa De Filippis, in pista con Maserati e Porsche a fine anni ’50, che nel mondo delle corse trovò anche due intense e drammatiche storie d’amore con campioni del tempo, il romano Luigi Musso ed il francese Jean Behra, entrambi morti in pista a sei mesi di distanza l’uno dall’altro nel 1959.
Le altre due donne in pista furono l’inglese Divina Galica – ex-campionessa di sci convertita all’asfalto che tentò senza successo di qualificarsi alla partenza di tre Gran Premi fra il 1976 e il 1978 – e la sudafricana Desiré Wilson, in pista nel 1980.
Ora tocca a Susie: le “donne al volante” sono tutte con lei!
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