Esame di maturità: le materie, le commissioni e le prove

Tutto quello che dovete sapere sull’Esame di maturità 2013

03/06/2013

Chiariamolo subito, da parecchi anni ormai il legislatore ha cautamente e provvidenzialmente deciso che con l’esame finale del corso di studi i commissari non dovessero esprimersi nei confronti dei livelli di maturazione raggiunti dai diciannovenni italiani, ma di sottolinearne la preparazione strettamente curricolare e omogenea a livello nazionale, così l’esame oggi si chiama Esame di Stato e non più Esame di Maturità.

Come tutte le cose uno dei modi migliori per affrontare l’esame senza inutili timori è sapere di cosa si tratta, come sono organizzate le prove e cosa ci si deve aspettare. Scopriamolo insieme:

Le commissioni

Da qualche anno ormai la commissione d’Esame è composta da tre Commissari Interni (docenti della classe già conosciuti dagli studenti), tre Commissari Esterni (docenti delle discipline non appartenenti all’Istituto e nominati dal Ministero dell’Istruzione –MIUR) ed un Presidente di Commissione anch’esso esterno. I nomi dei Commissari, sia interni che esterni, e del Presidente di ogni commissione sono stati pubblicati sul sito del MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) e sono disponibili a tutti. Qui potete consultare l’elenco completo delle commissioni regionali.


Leggi anche: Maturità 2014: i commissari e le prove

Le materie

Già da marzo si conoscono le materie d’Esame affidate ai Commissari Esterni, mentre quelle dei Commissari Interni variano di classe in classe e dovrebbero essere ormai state comunicate agli studenti dal Docente Coordinatore di Classe. Per quanto riguarda le materie affidate ai Commissari Esterni gli studenti del classico dovranno vedersela con i professori di Latino, Lingue straniere e Scienze Naturali, quelli dello scientifico con Matematica, Scienze Naturali e Filosofia e quelli del linguistico con due Commissari delle due Lingue Straniere principali e con Scienze Naturali. Per quanto riguarda gli indirizzi tecnici agli ITC toccheranno come esterni i docenti di Economia Aziendale, Inglese e seconda Lingua Straniera, ai geometri arriveranno i docenti di Tecnologia delle Costruzioni, Topografia e Diritto. Per tutti gli altri indirizzi trovate l’elenco completo delle discipline affidate ai commissari esterni sul sito del MIUR.

Le prove[dup_immagine align=”alignleft” id=”23112″]

La prima prova d’Esame, comune a tutti gli indirizzi, liceali, tecnici o professionali che siano, è la prova di Italiano che si svolgerà per tutti mercoledì 19 giugno. Non si tratta più solo del classico tema, ma ogni studente avrà la possibilità di scegliere se misurarsi con l’analisi di un testo letterario, mettersi al sicuro con il buon vecchio tema argomentativo oppure cimentarsi con la stesura di un testo (articolo di giornale o saggio breve) basandosi sulla documentazione che gli viene consegnata nel plico che costituisce la traccia della Prima Prova. Fatevi un’idea guardando la traccia dell’anno passato.  Il tempo a disposizione per la Prima Prova è in genere di 6 ore.

La Seconda Prova, che si svolgerà giovedì 20 giugno,  è diversa per ogni indirizzo di studio e riguarda materie caratterizzanti ogni indirizzo: Latino al classico, Matematica allo scientifico, Lingue al linguistico, Tecnologia delle Costruzioni ai Geometri ed Economia Aziendale ai ragionieri (qui l’elenco completo). Le prove hanno durata differente e quest’anno sono tutte affidate a Commissari Esterni. Anche in questo caso potete dare un’occhiatina a cosa è stato chiesto in passato.

[dup_immagine align=”alignleft” id=”23089″]La terza prova di lunedì 24 giugno è diversa per ogni classe. Ogni commissione decide infatti le discipline (in genere quattro, ma possono essere anche di più) che vengono coinvolte nella prova ritenuta forse la più difficile. Anche la tipologia è diversa da una Commissione all’altra, ma in generale dovrebbe essere la stessa con cui sono state svolte le simulazioni durante l’anno. La più diffusa è la prova con domande a risposta singola di massimo 10 righe, ma alcuni Consigli di Classe hanno anche adottato la trattazione sintetica di argomenti, i quesiti a risposta multipla o i casi pratici e professionali, seguendo le indicazioni della normativa vigente. In questo caso la tempistica dipende dalla tipologia di prova e dal numero di materie coinvolte.

Generalmente il colloquio inizia dallo studente il cui cognome comincia con la lettera estratta il giorno della prima prova. Da lì in poi verranno esaminati non più di cinque studenti al giorno con tempistiche che vanno dai quaranta minuti ad un’ora per ogni candidato. Il colloquio consta di tre parti: un primo quarto d’ora in cui lo studente presenta un argomento multidisciplinare a sua scelta, può trattarlo solo oralmente oppure può presentare una tesina, un progetto o una presentazione in Power Point. Nella seconda parte si passa al colloquio vero e proprio che verterà sulle discipline di studio e su argomenti dell’intero programma del quinto anno. Gli ultimi cinque minuti sono dedicati alla visione e correzione degli scritti e non vanno sottovalutati, anche in questo caso lo studente verrà giudicato e la sua prestazione sarà valutata con un punteggio come quella nelle altre due fasi.

Il voto

Il punteggio finale dell’Esame, espresso in centesimi, è composto dal credito acquisito dallo studente nel corso dell’ultimo triennio di scuola (massimo 25), dal punteggio ottenuto nei tre scritti (massimo 15 per ognuno con la sufficienza che vale 10) e dal punteggio del colloquio (massimo 35 con la sufficienza fissata a 22). Per gli studenti che hanno ottenuto un credito di almeno 16 ed un punteggio nelle prove escluso il credito di almeno 70 è possibile infine aggiungere un bonus fino a 5 punti. Il punteggio minimo da raggiungere per la promozione è di 60/100.

Che altro dire, in bocca al lupo e a breve UnaDonna pubblicherà anche i consigli degli insegnanti per affrontare al meglio le prove.