Da qui non si vede il mare – Il Paesaggio della Grecìa Salentina
Quattro fotografi indagano undici luoghi dell'entroterra salentino, nella Grecìa Salentina, e raccontano le sorprese che il paesaggio regala. Una mostra lontano dal mare a Castrignano dei Greci, dal 4 al 23 agosto
L’entroterra può riservare grandi scoperte, tesori preservati gelosamente, percorsi meno battuti dal turista, spesso fuori rotta. L’entroterra di cui si sta parlando è quello salentino e, in particolare, di una delle sue “chicche” preziosissime: la Grecìa Salentina. I comuni che compongono quest’area non sono del tutto ignoti, specie a quanti siano caduti in amore con la pizzica. É proprio qui, nei paesi della Grecìa Salentina, che si snoda il Festival della Notte della Taranta con tappa ultima a Melpignano.
La denominazione di quest’area evoca già da sola un’altra grande ricchezza: il griko o greco antico. Gli abitanti della Grecìa Salentina, specie i più anziani, parlano una lingua antichissima, riconosciuta minoranza linguistica.
Mostra fotografica sull’entroterra salentino
Al primo piano del Castello de’ Gualtieriis di Castrignano dei Greci sono esposte le suggestioni che l’entroterra avrebbe prestato agli obiettivi di quattro fotografi, Marco Rizzo, Enrico Floriddia e Silvia Cesari, Paolo Colaiocco, per descrivere quel pezzo di Salento meno conosciuto e al più dimenticato, lontano dal mare e dalle maggiori attrazioni. Non è un caso se la mostra fotografica prende nome “Da qui non si vede il mare- Il Paesaggio della Grecìa Salentina”.
Partendo dallo studio sui luoghi di In-Culture (vincitore del bando Smart Cities and Communities and Social Innovation), la mostra vuole fornire al fruitore gli input giusti per avviare un processo di conoscenza e riflessione, una lettura inedita del territorio e delle tracce culturali presenti.
I luoghi indagati, e per questo un po’ speciali, sono undici: il parco Archeologico di Apigliano (Martano), le Pozzelle di Pirro, le Pozzelle di Apigliano e le Cisterne di Masseria Gloria (Zollino), la Chiesa di San Francesco (Martignano), la Chiesa della Madonna degli Angeli (Sternatia), la Cripta di San Sebastiano (Sternatia), Piazza San Giorgio (Melpignano), il già citato Castello De Gualtieriis, la Chiesa di San Biagio (Calimera), il Molino a cilindri Coratelli e Imparato (Corigliano d’Otranto), la Chiesa di Santo Stefano e Soleto archeologica.
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#daquinonsivedeilmare
[dup_immagine align=”alignleft” id=”128343″]La rassegna “entro la terra” e distante dal mare parte il 4 agosto con l’inaugurazione della mostra, curata da Elisa Monsellato e Giuseppe Arnesano e realizzata in collaborazione con l’associazione 34° Fuso. Il visitatore, dal 4 al 23 agosto, può visitare la mostra e raccontarla sui social con l’hashtag #daquinonsivedeilmare. Tantissimi anche gli eventi collaterali: dai Luz in concerto il 5 agosto alle visite fuori-mostra a Calimera, Martignano, Soletoe Corigliano d’Otranto; dagli aperitivi alla proiezione di un documentario che tratta di amore, emigrazione, fede, lavoro e famiglia; dai reading letterari ai diversi workshop di fotografia, fino alle giornate baby-oriented con la partecipazione de “La Pepa – Cose di Carta”.A dimostrare che un territorio può avere motivi diversi per attrarre a sé curiosità e visite, tra questi anche la cultura oltre al bellissimo mare.
Info:
Castello de’ Gualtieriis di Castrignano dei Greci
dal 4 al 23 agosto, dalle 18 alle 23
www.daquinonsivedeilmare.it