Cos’è il karma?

Cos’è il karma? E come funzionano le sue leggi? Scopriamolo insieme.

08/07/2020

Il concetto di ‘karma’ sembra familiare a tutti, ma in realtà in pochi conoscono davvero il suo significato.

Cos’è il karma

“Questo è il karma”, “Il karma esiste”: molto spesso sentiamo parlare di karma e questa parola viene infilata un po’ in ogni discorso. Sembra quindi che il concetto di karma sia familiare alla maggior parte delle persone, ma in realtà solo in pochi conoscono il significato profondo di questa parola sanscrita. Ma cos’è il karma? Spesso viene confuso con il concetto di “destino”, ma i due concetti sono profondamente diversi. La parola karma deriva dal sanscrito, lingua ufficiale dell’India con origini molto antiche. Non esiste una traduzione precisa in italiano, ma possiamo approssimativamente dire che karma significa “azione”.

Dipende da noi

Il karma è una legge che dipende solo ed esclusivamente da noi. Tutti gli individui senzienti decidono in modo autonomo il loro destino: le azioni compiute, infatti, sono cause e conseguenze di altre azioni. Nulla è casuale, ogni cosa è interconnessa. Secondo questo principio, le azioni negative producono effetti negativi, viceversa le azioni positive portano un karma positivo. Nella filosofia e nella religione indiana, dunque, il karma è ogni azione che ognuno di noi compie all’interno di questo principio di causa-effetto, all’interno di un sistema più grande chiamato “Samsara”, ovvero il ciclo di morte e rinascita di tutte le anime. Nessuno può sfuggire al “samsara”, tuttavia su questo ciclo influiscono le scelte e i comportamenti che gli uomini tengono nel corso della vita. La sorte di ognuno di noi dopo la morte è quindi segnato dalla condotta tenuta in vita.

La storia del karma

Il karma è il principio su cui si basano molte religioni orientali. Il termine nasce nell’ottavo secolo avanti Cristo circa; il suo significato etimologico è “fare, agire”. Oggi è il concetto centrale su cui si basano il Buddhismo e l’Induismo poiché entrambe queste religioni si fondano sul principio della reincarnazione. Nonostante il concetto di karma sia unico, assume sfumature diverse in base alla religione a cui viene applicato.

Le tipologie

Dopo aver capito cos’è il karma, addentriamoci le diverse tipologie. Sicuramente quello più conosciuto è quello individuale: è il più comune e dipende interamente dalle nostre azioni. Ma c’è anche il karma familiare, che è quello che tiene conto degli atti e delle vicissitudini nelle varie generazioni all’interno di un nucleo familiare, e il karma collettivo, che coinvolge le persone più vicine, come gli abitanti del quartiere, del paese o della città. E infine il karma mondiale, ovvero il “debito” internazionale.

Le 12 leggi del karma

Ogni persona, nel corso della propria vita, deve impegnarsi per mantenere il proprio karma positivo. Esistono 12 leggi che aiutano in questo intento. La parola legge è forse usata in maniera impropria: non si tratta di vere e proprie leggi da seguire, bensì delle lezioni di vita che servono per educare e insegnare a vivere meglio. Servono quindi a generare quei cambiamenti necessari per mantenere il karma positivo e per liberarsi da quello negativo.

La grande legge e la legge della creazione

La prima legge è la cosiddetta “grande legge”: è la norma che regola tutto il concetto di karma, ovvero la legge di causa-effetto secondo cui ciò che si fa è ciò che si ottiene. La legge della creazione, invece, si ricollega al principio del fare: tutti devono avere un’esistenza attiva, devono partecipare e non restare spettatori secondari.

La legge dell’umiltà e della crescita

La terza è la legge dell’umiltà: ci ricorda che incolpare sempre gli altri per qualcosa che accade a noi, non ci porterà da nessuna parte. Bisogna quindi essere umili e accettare se stessi per poter compiere i cambiamenti necessari. La quarta legge, quella della crescita, serve invece a ricordare che il primo cambiamento da fare è dentro di noi. La nostra crescita interiore, fondamentale per agire correttamente, deve avvenire partendo dall’interno e non deve riguardare le persone o l’ambiente che ci circondano.

La legge della responsabilità e della connessione

La legge della responsabilità è fondamentale nel concetto di karma: siamo noi i responsabili di ciò che ci accade. Non bisogna quindi cercare collegamenti o responsabili esterni, perché gli autori della nostra vita siamo noi stessi. La sesta legge, quella della connessione, collega passato, presente e futuro. Passo dopo passo, secondo questa legge, si tende all’infinito: per questo, prima di poter cancellare le azioni compiute sotto l’influsso del karma negativo, deve passare molto tempo.

La legge della focalizzazione e dell’ospitalità

Secondo la settima legge, quella sulla focalizzazione, la nostra esistenza avrà esiti positivi solo se si concentra l’attenzione su una cosa alla volta. Così facendo non verremo toccati da sentimenti negativi e riusciremo a portare a termine gli obiettivi al meglio. La legge dell’ospitalità, invece, prevede di saper accogliere e accettare le sfide che la vita ci mette continuamente di fronte.

La legge del qui e dell’ora e la legge del cambiamento

La nona legge ci invita a pensare al presente, senza continuare a rimuginare sul passato: così facendo riusciremo a godere appieno della vita. Allo stesso modo, essere proiettati esclusivamente verso il futuro porta a non cogliere l’attimo. La legge del cambiamento, invece, ci insegna a imparare dai nostri errori e a cambiare le nostre azioni. Questo però avviene solo dopo una profonda introspezione.

La legge della pazienza e la legge del significato

Gli obiettivi si raggiungono solo con un lavoro costante e di pazienza. Coniugando questi due aspetti, infatti, si supereranno le difficoltà e si giungerà al traguardo prefissato, godendosi al meglio la ricompensa ottenuta. Infine, la dodicesima e ultima legge è quella del significato e dell’ispirazione e focalizza l’attenzione su come ogni persona sia importante all’interno dell’universo. Ogni volta che qualcuno compirà un’azione positiva, questa non ritornerà solo sottoforma di bene personale, ma alimenterà l’energia buona e positiva del mondo intero.

Il karma yoga

Il karma coinvolge anche una disciplina come lo yoga. Esiste infatti il karma yoga, che poggia sostanzialmente sul principio secondo il quale ogni azione va compiuta in piena consapevolezza e deve essere disinteressata. I principali benefici di questa disciplina sono l’eliminazione dell’ansia da prestazione, una profonda e attenta introspezione e un lavoro di autoanalisi, che infonde una maggiore calma interiore e una proficua focalizzazione sulle proprie capacità e le proprie peculiarità.