Ddl Zan: Fedez perde la pazienza, calendarizzazione rimandata
Fedez attacca Andrea Ostellari, Presidente della Commissione Giustizia al Senato, per aver rimandato ancora una volta la calendarizzazione del Disegno di legge Zan contro omofobia, transfobia, misoginia e abilismo.
Fedez è tornato ieri mattina sulla questione Ddl Zan, in seguito all’ennesima volta in cui la calendarizzazione del disegno di legge contro l’omotransfobia è stata rimandata.
In particolare, il rapper nelle sue Instagram stories si rivolge ad Andrea Ostellari, Presidente della Commissione Giustizia al Senato il quale avrebbe deciso di non fissare in calendario il Ddl Zan sostenendo che potrebbe creare spaccature all’interno del Governo e non permette di procedere serenamente con i lavori.
L’attacco di Fedez nelle Ig stories

Fedez, che da lungo tempo porta avanti la battaglia a favore del Ddl Zan, ospitando recentemente nei suoi canali social il relatore del disegno di legge, Alessandro Zan, ieri mattina è tornato sull’argomento.
Infatti, dopo che Andrea Ostellari, Presidente della Commisione Giustizia al Senato, ha impedito ancora una volta la calendarizzazione del disegno di legge contro omofobia, transfobia, misoginia e abilismo, spiegando che non permetteva di “procedere serenamente nei lavori”, Fedez, dalle sue Instagram stories, si rivolge ad Ostellari criticandone la decisione presa e denotandone una malcelata volontà di impedire la calendarizzazione a prescindere.
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Il rapper specifica inoltre che il Presidente della Commissione Giustizia al Senato, non può scegliere come gli pare, ma ha il dovere di rispondere alla volontà dei cittadini, soprattutto alla luce di centinaia di migliaia di firme raccolte in questi giorni per chiedere l’inserimento in calendario della discussione al Senato sul disegno di legge Zan:
“Nonostante le più di 300000 firme di cittadini che chiedono la calendarizzazione, nonostante la maggioranza della Commissione Giustizia sia positiva al calendarizzare il Ddl Zan, una sola persona, il signor Ostellari, Presidente della Commissione Giustizia ha deciso di fare il ca**o che gli pare in barba alla democrazia.
Questa cosa va oltre il Ddl Zan, è un principio democratico, perché se la maggioranza della Commissione Giustizia vuole calendarizzare la legge, non vedo perché chi presiede la Commissione debba fare il ca**o che gli pare. Ma vi sembra normale?
Le spiegazioni di Andrea Ostellari a cui non crede Fedez

Le ragioni che il Presidente della Commissione Giustizia al Senato dà sull’aver rimandato la decisione alla Conferenza dei capigruppo è che non ci sia stato un accordo tra gruppi di maggioranza, pertanto, secondo lui, non si sarebbe potuto procedere serenamente:
“Prendo atto della spaccatura fra i rappresentati dei gruppi di maggioranza in Commissione e segnalo come questa renda impossibile procedere serenamente con i lavori. Disegni divisivi come il Ddl Zan non possono rallentare l’agenda della maggioranza”
Fedez non crede alle dichiarazioni di Ostellari, ed interviene spiegando che si tratti di una scusa che non sta in piedi:
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“Qual è la nuova scusa accampata da Ostellari? Che questo disegno di legge potrebbe spaccare il Governo. Peccato che questa è una legge di iniziativa parlamentare.
Ancora una volta il Presidente della Commissione Giustizia Ostellari ha deciso di deresponsabilizzarsi e di essere il Presidente della Commissione Lega. Allora fatti pagare dalla Lega, non dai cittadini se vuoi fare il ca**o che ti pare, perché in democrazia non fai quello che vuoi tu, fai ciò che il tuo ruolo ti impone di fare, ovvero seguire ciò che la maggioranza vuole.
Mi aspetto che l’Onorevole Casellati si imponga e faccia chiarezza su questo comportamento.
Infine, Fedez spiega cosa ci sarebbe davvero dietro alle ragioni del continuo rimandare la calendarizzazione:
“Perché Ostellari sta facendo così? Perché siccome il Disegno di legge è già passato in Parlamento, se venisse calendarizzato in Senato con alta probabilità passerebbe anche in Senato.
Questo Ostellari lo sa, ed è ciò che accade in tutte le democrazie: si vota, si decide. Ad Ostellari questa cosa non piace ma, mi viene da dire, è come se non ti piacesse la democrazia.
Ostellari, sei un Senatore della Repubblica, non sei Beyoncé, ricordatelo, ripetitelo prima di andare a letto.”