Alba ed Evelina Sgarbi, chi sono le figlie di Vittorio Sgarbi

Evelina ed Alba sono le figlie di Vittorio Sgarbi e sorelle del primogenito Carlo Brenner.

11/12/2020

Alba ed Evelina Sgarbi sono le figlie di Vittorio Sgarbi, celebre critico d’arte e politico. Le due ragazze sono nate da brevi flirt e storie d’amore vissute dall’esperto, proprio come il suo primogenito, Carlo, frutto della relazione con Patrizia Brenner. Le figlie di Sgarbi sono state presentate per la prima volta in pubblico a Live – Non è la D’Urso, ma prima di allora Vittorio aveva già parlato di Alba ed Evelina.

Chi è Evelina, la figlia di Vittorio Sgarbi

Evelina è nata dal brevissimo flirt fra il critico d’arte e una donna di Torino. Viso da bambola e capelli rossi la giovane ha una passione per i quadri e i monumenti. Un amore che la accomuna a Sgarbi con cui, da subito, ha creato un ottimo rapporto. Vittorio aveva parlato per la prima volta di Evelina qualche tempo fa in un’intervista a Novella 2000 in cui aveva parlato del suo ruolo di padre. “Sono solo un genitore biologico – aveva spiegato -. Carlo, il primo figlio, l’ho avuto perché la donna aveva smesso di prendere la pillola senza dirmelo. L’ultima figlia, Evelina, è nata perché sua madre aveva un marito impotente e lei ha tratto vantaggio dal rapporto con me”. Nel corso dell’ospitata nel salotto di Barbara D’Urso, Sgarbi non ha voluto rivelare l’identità della madre di Evelina, ma ha aggiunto: “Lei è una ragazza molto originale, molto autonoma, molto rigida – ha spiegato – domina i maschi, è nata da una donna molto brava, molto seria, ma non voglio citare il nome”. La giovane invece ha confessato: “Com’è Sgarbi come padre? Abbiamo un rapporto bello, quando serve c’è”.


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Chi è Alba, la figlia di Vittorio Sgarbi

Alba è l’altra figlia di Vittorio Sgarbi, l’ultima ad essere stata riconosciuta da critico d’arte. Vive a Tirana, in Albania, ed è nata da una relazione del politico con una cantante lirica. Frequenta l’Università con successo e studia musica. “Alba, la mia ultima figlia non poteva essere migliore – ha raccontato Sgarbi -: è brava, elegante, seria e si sposerà soltanto in chiesa, preferibilmente presto. E poi è albanese, il popolo che preferisco”. Il critico ha costruito un ottimo legame con la madre della ragazza, tanto che, nonostante la lontananza, è riuscito a seguire la crescita della giovane.

“Anche se Alba ha vissuto in Albania l’ho sempre seguita, anche se a distanza – ha spiegato -. Non ho mai svolto la funzione di educatore, non ho mai voluto una famiglia né dei figli”.  Qualche tempo fa Alba era stata protagonista di un episodio molto particolare. La ragazza infatti aveva salvato il padre, durante una vacanza al mare, quando le onde l’avevano trascinato sott’acqua. In un video che era finito online, il critico d’arte appariva in difficoltà, travolto dalle onde potenti, e in suo soccorso era arrivata proprio Alba che l’aveva portato in salvo. “Papà voleva entrare in acqua, sono stata l’unica a dirgli che lo avrei accompagnato – aveva raccontato lei poco dopo -. Non ci aspettavamo quelle onde, così quando l’ho visto in difficoltà sono andata da lui per dargli una mano”. 

Vittorio Sgarbi e il rapporto con i figli

Vittorio Sgarbi ha un rapporto molto particolare con i suoi tre figli. “Io sono un padre preterintenzionale – ha spiegato al Corriere della Sera -. Tuttavia, posso solo compiacermi che i figli siano nati. Alle madri, ho sempre detto: dovete comunque farli, io sono per la vita. Tuttavia, se li avessi voluti, avrei seguito i principi di mio papà: mi sarei sposato in chiesa, li avrei battezzati e non mi sarei mai separato. Invece, la mia libertà è di non avere né famiglia né figli. Per chi è nato nel ‘52 e ha avuto la sua iniziazione amorosa nel ‘69, fa parte dell’aria dei tempi. Le letture proibite in collegio, di Pavese, Baudelaire, D’Annunzio, mi hanno convinto che ogni persona risponde solo di sé. Dopodiché – ha aggiunto -, accade che i figli nascano e qui ho scelto un altro principio fondante della mia visione: che i figli sono delle madri. Io non rivendico e non chiedo nulla e queste donne hanno avuto da me ciò che desideravano: diventare mamme. Questo mi ha reso partecipe di un’armonia del mondo. Nella mia visione, poi, che qui è Ottocentesca, il padre deve esistere per contribuire utilmente ai figli, attraverso una casa e del danaro. E io, fra cause legali e mia volontà – a seconda dei diversi figli e situazioni – ho sempre contribuito”.

Sgarbi ha confessato di riconoscere i suoi figli con un’occhiata grazie alle orecchie. “Le verifiche di Dna non le ho mai fatte, perché io figli li riconosco dalle orecchie – ha detto -. Se le hanno spigolose e taglienti come le figure rinascimentali del pittore ferrarese Cosmè Tura, le ritengo la prova genetica che siano figli miei”.

Carlo Brenner, il figlio di Vittorio Sgarbi

Oltre ad Alba ed Evelina, Vittorio Sgarbi ha un altro figlio: Carlo, frutto del legame con la stilista Patrizia Brenner. Con il primogenito il critico d’arte ha vissuto un rapporto contrastato, segnato da una lunga battaglia in tribunale per il riconoscimento e test del DNA. “I rapporti più difficili sono con questo figlio – ha spiegato -, non solo perché sua madre mi riteneva più ricco di Agnelli. L’episodio iniziale con lui avviene quando la madre muore e io decido di fare il padre. Essendo Carlo 13enne e iscritto a scuola a Milano, gli propongo di venire a Roma da me, che ho una casa grande e comoda a Palazzo Pamphilj, dentro il campanile di Piazza Navona. Lui preferisce rimanere a Varese presso una specie di badante. Io ho pensato, sbagliando, che a 13 anni fosse in grado di decidere come me alla sua età. Lui questo me l’ha poi rimproverato”. Oggi i rapporti con Carlo sono migliorati: “Ho ricevuto un’imprevista riconoscenza quando l’ho aiutato a entrare nella riserva selezionata: militari volontari che fanno servizio alcuni mesi all’anno. Non era stato accettato e ho parlato con i Capi di Stato Maggiore della Marina e dei Carabinieri che hanno riparato all’ingiustizia o alla trascuratezza. Non è una raccomandazione, Carlo aveva tutti i titoli. Ora, ha preso il brevetto di paracadutista e guida l’aereo. Come vede, con ogni figlio ho un buon rapporto e, come padre, ci sono e sono protettivo”.

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