BaristaItaliano.com: il caffè online è… Donna!

Intervista alla D.ssa Manuela Pirozzi, CEO di BaristaItaliano.com

04/03/2015

Una donna al comando: purtroppo, nel nostro Paese, è un concetto ancora troppo raro. Sebbene siano stati fatti passi da gigante negli ultimi anni per quanto riguarda la parità dei sessi in ambiti lavorativi, siamo lontani anni luce da quella che potrebbe essere considerata una condizione ottimale per l’universo femminile.

Eppure, uno spiraglio di luce c’è, e la storia di Manuela Pirozzi, CEO di BaristaItaliano.com, ne è la dimostrazione: donna, mamma bis e imprenditrice di successo. La Redazione di UnaDonna l’ha incontrata per farsi raccontare le sue esperienze e le sue vittorie, personali e professionali.

Una donna alla guida di un progetto ambizioso: è stato difficile il Suo percorso lavorativo?

In generale direi di si, purtroppo comune a molte donne italiane. Non venendo da una famiglia facoltosa ho dovuto rimboccarmi le maniche sin dai tempi dell’Università. La mia porta d’ingresso per il mondo del lavoro non è stata agevole. All’inizio il percorso è stato costellato da stage, collaborazioni e contratti a termine. Tante esperienze tutte variegate e man mano che passava il tempo, montava sempre più dentro di me la sensazione di non aver avuto la mia occasione. Otto anni fa, legami familiari mi hanno portato a trasferirmi all’estero, in Nord Europa, con l’opportunità di ricostruire il mio percorso lavorativo tutto da zero con il solo bagaglio delle esperienze fin li accumulate.

Ed è quello che ho cercato di fare. Ho imparato a guardare al mondo con occhi diversi. Occhi di chi guarda al nostro Paese con un sentimento misto di superiorità ed invidia. Man mano che mi si chiarivano i limiti del nostro Paese agli occhi di uno straniero, emergevano le grandissime doti e potenzialità che l’Italia ha in più rispetto a qualsiasi altro paese del mondo.

Al mio rientro in Italia tutto è parso più chiaro, ho sentito l’esigenza di dare spazio al mio desiderio di avventura, di mari aperti da solcare e di rimettere tutto in gioco, alla ricerca di una dimensione che lasciasse più spazio a nuove opportunità, a progetti e sfide sempre nuove con cui misurarsi. E’ stato naturale a quel punto decidere di intraprendere la sfida ed è da li che è nato BaristaItaliano.com

Ha riscontrato difficoltà/discriminazione per il fatto di essere una donna durante il suo percorso lavorativo?

Purtroppo devo ammettere di si, soprattutto all’inizio in Italia prima di emigrare, nonostante io vivessi nel ricco Nord-Est.  L’esperienza da expat invece mi porta a dire che le donne incontrano meno difficoltà nel loro percorso lavorativo semplicemente perché la donna viene posta sullo stesso piano dell’uomo e ciò che conta è il merito.

E’ un fatto che, in alcuni paesi, primi fra tutti quelli Nord Europei, le donne hanno meno difficoltà, sia perché è più accettata la leadership femminile da un punto di vista culturale, sia perché la ripartizione dei carichi legati alla famiglia è più equa. La maternità per esempio è vista come una tappa normale della vita sia personale ma anche professionale di una donna e quindi le aziende non cercano di contrastare il desiderio di maternità delle loro collaboratrici ma anzi lo agevolano concedendo, per esempio, in modo quasi automatico il part-time.

Credo e voglio sperare che anche in Italia questa cultura stia cambiando. Spero che il vento di novità, almeno apparente, che sta soffiando sulla politica in Italia porti a grandi passi verso un miglioramento in questo senso partendo dalla certezza che qualsiasi azienda ha bisogno tanto dell’apporto maschile quanto del contributo femminile. Senza il giusto equilibrio uomo/donna nessuna azienda può affrontare le sfide importanti che la globalizzazione ci impone di vincere.

Per quanto riguarda la mia azienda posso confermare che non verrà mai a mancare l’apporto del mondo femminile.

E’ purtroppo noto che siamo ancora lontani dal raggiungere la parità dei sessi in ambito lavorativo. Quali pensa siano le cause che ancora impediscono alle donne di essere riconosciute sul lavoro?

Le cause sono da ricercare in una ben radicata vecchia cultura fatta di stereotipi, che vedeva la donna inscatolata in modelli femminili vuoti e basati prettamente sul fattore estetico. Da donna devo purtroppo constatare che ancora oggi la comunicazione di massa tende a far passare l’immagine della donna oggetto. Altrettanto onestamente dobbiamo ammettere che a volte sono le donne stesse che si scelgono questo ruolo!

In Italia ancora oggi purtroppo la donna lavoratrice si ritrova a combattere con difficoltà̀ che vengono poste in essere dalle aziende solo per il fatto di essere “una donna” o “una mamma”.

E’ altrettanto drammatico pensare che in Italia le donne che cercano lavoro vengono di fatto escluse dal mercato del lavoro semplicemente per avere a carico una famiglia e per dover crescere dei figli.

Oggi io vedo un’opportunità. Come sempre accade dai momenti di crisi scaturiscono opportunità. Con la crisi che sembra essere ormai alle nostre spalle, oggi noi tutti, politici in primis, abbiamo la possibilità di cambiare la cultura del nostro paese. Spetta a noi non perdere l’occasione… e sarebbe l’ennesima!

Quanto è importante nel lavoro, secondo Lei, la capacità della donna di essere naturalmente multitasking?

Importantissima! Tra casa, figli, marito e lavoro, la giornata è sempre piena di impegni che inesorabilmente si accavallano. La maggior parte delle volte hanno tutti la stessa importanza e urgenza, perché non si può scegliere tra figli e lavoro e quindi diventa fondamentale organizzarsi e passare da un’attività all’altra con estrema disinvoltura senza entrare nel panico.

Da neomamma, trova difficile conciliare la vita famigliare e quella lavorativa?

Direi di no – ci vuole ingegno e tanta volontà. Da imprenditrice ho il privilegio di poter gestire in autonomia i tempi dedicati al lavoro e quelli per la mia famiglia. D’altro canto, proprio il mio ruolo fa sì che non vi sia mai un confine tra questi due mondi. Sicuramente la tecnologia è fondamentale: basta un pc, internet o uno smartphone per avere l’ufficio sempre con me.

Soprattutto ora, con due bambini, il piccolo di 2 mesi, grazie alla tecnologia posso controllare, e delegare alcune mansioni. Posso essere al parco con mia figlia, interagire con i clienti e rispondere alle email nello stesso momento pur non essendo materialmente in ufficio.

La scelta di proporre un prodotto di qualità per competere contro brand riconosciuti e multinazionali è coraggiosa. Come ha vissuto questa decisione controcorrente?

L’intero progetto è nato attorno ad un prodotto che deve distinguersi dalla massa in termini di qualità anche grazie ad un’immagine coordinata e ad un’identità forte del brand.

Certamente la sfida è di quelle importanti ma oggi il mercato chiede la qualità che si smarca dal concetto di multinazionale, di standardizzazione e di conformismo.. per ritornare verso i vecchi concetti di passione, amore per il prodotto, tenacia e ambizione… concetti che fanno parte del dna di BaristaItaliano.com ed il mercato inizia a riconoscercelo.

BaristaItaliano.com lavora con operatori accreditati FairTrade. Ci può raccontare qualcosa in più in merito a questa scelta?

Chi lavora nel mondo del caffè non può non avere a cuore il preservare e proteggere i paesi e le economie che per ragioni geografiche e climatiche sono i produttori della materia prima ma che sono anche l’anello debole dell’intera catena. Da questi concetti si sviluppa il progetto FairTrade, che si prefigge di preservare e sostenere i produttori dei paesi non sviluppati ed in via di sviluppo aiutandoli nell’ottenimento di buone condizioni lavorative, prezzi equi, giusti standard ambientali e delle condizioni di lavoro degli operatori impegnati in loco.

BaristaItaliano.com non poteva e non può che sposare a pieno questi concetti e da qui la selezione degli operatori che accreditati e certificati dall’organizzazione Fairtrade.

Da dove nasce la decisione di produrre in Italia?

Come già accennato in precedenza il progetto BaristaItaliano.com è il risultato di esperienze, pensieri e certezze che nascono oltre i confini del bel paese ma pendono forma e sono ben radicate in Italia. La nostra è una profonda passione per il made in Italy e siamo certi che l’inconfondibile qualità dei prodotti italiani può realmente fare la differenza nel mercato nazionale e internazionale.

Quale tra i vostri prodotti reputa il più adatto per il pubblico femminile?

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Delicato Arabica –Piazza San Marco– aroma raffinato e delicato..ogni volta che lo gusti ti può raccontare una nota diversa e darti delle sensazioni nuove al palato. Dotato di sfumature dolci e delicate del caffè Arabica, è il caffè dedicato a chi lascia scivolare il tempo per osservare le fragranze incontrarsi e dissolversi.

Un pensiero da condividere con le nostre lettrici in occasione della Festa della Donna.

Le donne sono ricche di idee e di grande capacità organizzativa, è appurato che possono essere più multitasking rispetto all’uomo, però questa capacità è anche un’arma a doppio taglio….

In occasione della festa della donna, vorrei lanciare una sfida agli uomini….invertiamo i ruoli solo per 24 ore. Voi sarete multitasking e noi donne per un giorno prendiamoci una pausa, mettiamo le nostre capacità in stand-by e fermiamoci a sorseggiare un buon caffè con le amiche…magari di BaristaItaliano.com !