Bafta, gli Oscar europei per film e look da capogiro
Gli Oscar inglesi hanno visto trionfare La teoria del tutto e Boyhood, ma anche attori e soprattutto attrici che si sono presentate sul red carpet londinese sfoggiando abiti di haute couture.
Grand Budapest Hotel e Birdman nella polvere, La teoria del tutto e Boyhood sugli altari. Questo il risultato finale della serata dei premi Bafta 2015, gli Oscar inglesi assegnati fin dal 1947, quando la British Academy of Film and Television Arts venne fondata da David Lean, Alexander Korda, Carol Reed e Charles Laughton. E’ il film di Richard Linklater, Orso d’argento e anteprima al festival di Berlino giusto un anno fa, a portare a casa i due premi più pesanti: quello come miglior film e quello come miglior regista, a cui va aggiunto il premio a Patricia Arquette come miglior attrice non protagonista. Nella maratona tv è apparso come ospite il fisico Stephen Hawking, quindi non poteva che finire sul podio uno dei biopic che ha più colpito e intenerito gli spettatori nell’inizio stagione 2015: La teoria del tutto, basato proprio sulla vita del celebre scienziato inglese affetto da atrofia muscolare progressiva.
Per il film di James Marsh il Bafta come miglior film inglese, per la sceneggiatura non originale, e un riconoscimento già scritto, quello come miglior attore all’inglese Eddie Redmaine, oramai star nazionale al pari di quel Benedict Cumberbatch, protagonista di The Imitation Game, altro titolo basato su una storia un po’ più controversa, quella del matematico omosessuale e per questo perseguitato Alan Turing, rimasto anch’esso a secco nonostante le nove nomination. Altro film vincitore a sorpresa di tre Bafta (suono, montaggio e attore non protagonista – J.K.Simmons) è Whiplash, piccolo film indipendente Usa su un ragazzo che sogna di diventare il più grande batterista jazz del nuovo secolo.
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Oltre alla programmatica esclusione dalle nomination di un capolavoro come Turner di Mike Leigh, i veri sconfitti al Royal Opera House di Londra risultano però essere Grand Budapest Hotel e Birdman. Il film di Alejandro Gonzalez Inarritu, favorito oltretutto alla prossima notte degli Oscar, raggranella per default il Bafta alla miglior fotografia per un mostro sacro del settore, Emannuel Lubetzki. Per Wes Anderson, anche per il suo film la prima alla Berlinale 2014, cinque premi minori: migliori costumi (dell’italiana Milena Canonero), trucco, colonna sonora, scenografia, e sceneggiatura originale. Il miglior film straniero dei Bafta 2015 è Ida di Pawel Pawlikowski; miglior film d’animazione The Lego Movie di Phil Lord, Christopher Miller; mentre Paul Franklin, Scott Fisher e Andrew Lockley consentono a Interstellar di risultare come il film dai migliori effetti visivi dell’anno. Infine, la regina della serata è Julianne Moore, miglior attrice per Still Alice, dove interpreta una donna affetta dal morbo di Alzheimer.
La Moore si è presentata sul red carpet in abito rosso mozzafiato con colletto e fascione a reggere una scollatura rettangolare da urlo, opera di Tom Ford. Dietro di lei hanno fatto a gara di decolleté una Lea Seydoux in abito lungo giallo con anche un paio di aperture sui fianchi griffato Prada, e Reese Whiterspoon in prepotente vestito viola di Stella McCartney . Più caste Rosamund Pike in blu e spalle scoperte e Amy Adams in un vestito lungo dal bianco targato Lanvin. Monica Bellucci, interprete nel nuovo film di James Bond Spectre, si è presentata sul red carpet fasciata in un lungo abito nero disegnato dallo stilista tunisino Azzedine Alaïa che ha risaltato la sua silhouette, mentre Keira Knightley ha indossato un vestito spezzato di Giambattista Valli Couture.
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