Metamorfosi e nuove chimere
Un rinoceronte, un leopardo, un riccio e uomini e donne: il mix delle sculture di Enrico T. De Paris sorprende e interroga chi le guarda. “Tre anni fa il governo inglese ha liberalizzato le cellule chimera, ovvero quelle cellule dove viene mescolato il dna umano con quello animale. Un fatto che mi ha profondamente turbato, ma anche stimolato. Da qui è nato questo lavoro, che pone un problema, ma con ironia” ha spiegato lo scultore, che ha realizzato queste opere con materiali di recupero. “Le mie sculture che mescolano uomini e animali creano delle chimere contemporanee. Ormai nella realtà sembrano non esserci più limiti e l’uomo cerca di avvicinarsi a Dio”. HFEA e alcuni numeri. Anche i titoli delle sculture sembrano essere misteriosi. “HFEA è il nome dell’autority inglese, mentre i numeri sono la data in cui ho terminato l’opera”.
Vetri, cristalli e animali onirici
Se al centro della stanza delle meraviglie di Visionnaire ci sono le sculture chimera, le sue pareti sono foderate da animali onirici frutto dell’ispirazione di Micheal, artista appassionato di fotografia, che sperimenta la combinazione di immagini e diversi materiali. Così le ali della farfalla si ricoprono di materiali preziosi, vetri e cristalli Swarowski, sottolineandone la naturale bellezza ed eleganza. Il camaleonte vi sorprenderà: verdi, azzurri e gialli si increspano in una tempesta di cristalli che terminano nel ricciolo della coda. La medusa sembra meno pericolosa con i tentacoli ricoperti di cristalli rosa, quasi ammaliante. Le foto degli animali sono elaborate digitalmente, stampate su plexiglass, dopodiché avviene l’intarsio dei materiali. Come nasce questa passione? “Mio padre aveva un negozio di grafica d’autore – spiega Micheal – e i quadri su plexiglass mi piacevano molto. Ero sempre a contatto con artisti e così un giorno ho sperimentato”.