Al fuorisalone un giardino profumato di antiche essenze

Grazie al progetto Energy for Creativity l’Orto Botanico di Milano si trasforma in una profumeria a cielo aperto

15/04/2015

Il Giardino Botanico di Brera a Milano è stato scelto dalla fondazione Be Open come sfondo di un progetto il cui tema centrale è il profumo e del suo rapporto virtuoso con il design contemporaneo. In particolare, la ricerca sul profumo si concentra sul retaggio di valori delle realtà delle piccole imprese, comunità che sono state in grado di trasmettere tradizioni, esperienza e rapporti nel corso del tempo. La storia del profumo è la storia di materie prime provenienti da ogni parte del mondo, un prodotto globale; ogni essenza rappresenta un viaggio reale e immaginario di merci e culture. Nel corso degli anni il rapporto tra le fragranze e il packaging è diventato sempre più intenso, e la mostra è la dimostrazione di come per il successo di in un profumo siano importanti in ugual misura contenitore e contenuto. La mostra quindi esplora questo mondo concentrandosi specialmente su alcuni marchi storici scomparsi, eccellenze internazionali la cui fama è diminuita negli anni.

La fondazione ha identificato 8 marchi perduti a cui applicare logiche di rebranding per poter proteggere le esperienze alla base della produzione e innescare un circolo virtuoso globale tra i produttori delle materie prime e le case profumiere. Noti designer come Tord Boontje, Fernando e Humberto Campana, Dimore Studio, Front, Jaime Hayon, Piero Lissoni, Jean-Marie Massaud e Nendo presentano la loro interpretazione di case profumiere di lusso non più esistenti. La mostra è quindi un museo diffuso in cui tutte le parti del progetto comunicano l’una con l’altra e con l’area del Giardino botanico. Tord Boontje ha lavorato sul marchio ceco Waldes et Spol, Fernando e Humberto Campana sul francese Biette, il brand italiano Bertelli è stato reinterpretato da Dimore Studio mentre il trio svedese Front si è concentrato su quello francese Guyla; lo spagnolo Jaime Hayon ha lavorato sul marchio inglese Boissard, Piero Lissoni ha dato la sua interpretazione della casa di profumi americana Lundborg, Jean Marie Massaud di Bertif e infine Nendo che ha lavorato sul russo R.Koehler & Co. A ciascuna installazione è stata abbinata una nuova fragranza ideata da Gérald Ghislain, fondatore del marchio Histoire de Parfums. Ghislain ha abbinato l’impatto visivo del lavoro dei designer alle reminiscenze delle profumazioni storiche dando nuova vita a profumi ormai scomparsi

Una parte storica/antropologica intitolata A Journey Through Scents introduce i visitatori agli aspetti più generali sull’argomento: un tour interattivo e visivo tra gli attori principali, le fragranze, e le tecniche di produzione usate dal XVIII secolo. La curatrice e ricercatrice cosmopolita di origine greca Elena Vosnaki è stata designata alla supervisione della parte storica, mentre Gérald Ghislain, ha curato la sezione relativa alle essenze e alle materie prime, oltre che la creazione delle fragranze per le installazioni. Infine,un padiglione speciale ospita la sezione A Vision in a Box: un allestimento immaginifico all’interno del quale conosciuti designer si sono cimentati nella progettazione del flacone che conterrà la fragranza del futuro. Tra essi Werner Aisslinger, Analogia Project, Philippe Bestenheider, GamFratesi, LucidiPevere, Karim Mekhtigian, Mist‐o, Ludovica e Roberto Palomba, Thukral&Tagra e Victor Vasilev.

The Garden of Wonders. A Journey Through Scents è stata inaugurata in occasione del Salone del Mobile ma accompagnerà la città fino all’inizio di Expo. E’ visitabile tutti i giorni all’Orto Botanico di Milano dal 13 aprile al 24 maggio 2015.