Al cinema arriva Grand Budapest Hotel, firmato Wes Anderson
Finalmente anche nelle sale italiane il nuovo film dell'inconfondibile regista, tra colpi di scena, colori sgargianti e scenografie da favola
Se ancora non sapete di cosa parla il film di cui tutti parlano –grazie anche ad un’ottima strategia di marketing- eccoci qui, ve lo raccontiamo noi. Il 10 aprile è pronto ad uscire nelle sale italiane l’atteso Grand Budapest hotel, l’ottavo film scritto e diretto dall’originale, e ormai icona del mondo hipster, Wes Anderson.
Gran Budapest Hotel
Il film racconta le (dis)avventure di Gustave H (Ralph Fiennes), leggendario concierge di un famoso albergo di lusso nell’immaginaria Repubblica di Zubrowka, e di Zero Moustafa (l’esordiente Tony Revolori), giovane lobby boy dell’hotel e fidato protégé, con cui condividerà le proprie peripezie e una bella amicizia.
Tutto ha inizio quando in circostanze misteriose muore Madame D (Tilda Swinton), una delle amate -e non in senso figurato!- signore ricche ed agée ospiti del Budapest Hotel, che lascia in eredità proprio al concierge un quadro di inestimabile valore. Fin qui tutto bene, se non fosse per il figlio di Madame D (Adrien Brody) che si oppone energicamente e dà il via all’inseguimento di Gustave H e del suo piccolo aiutante, coinvolgendoli in indagini della polizia e in fughe rocambolesche, per riuscire ad ottenere l’eredità che gli spetta. Il tutto sapientemente raccontato da due narratori d’eccezione, Jude Law e il misterioso F. Murray Abraham.
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La Repubblica di Zubrowka
Grand Budapest Hotel è liberamente ispirato alle atmosfere e alle memorie dello scrittore viennese Stefan Zweig, e per creare il magico universo della Repubblica di Zubrowka, collocata in Europa, Wes Anderson ha fatto ricerca soprattutto in Austria, Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia, girando alla fine in Germania, a Görlitz e in altre parti della Sassonia. Il film è ambientato tra le due guerre mondiali, e non nega di aver preso ispirazione dalle commedie leggere ma acute degli anni Trenta, primo su tutti il sorprendente e divertente Vogliamo vivere di Ernest Lubitsch.
[dup_immagine align=”alignnone” id=”104769″]Un cast spettacolare tra amici e camei
Oltre ai già citati protagonisti, altri attori-feticcio-amici del regista prendono parte alla festa: Bill Murray, Edward Norton, Jason Schwartzmann, Owen Wilson, Jeff Goldblum, Harvey Keitel, Léa Seydoux, Saoirse Ronan, Bob Balaban e Matthew Amalric.
Curiosità wesandersoniane
Piccole curiosità per feticisti e fashion addicted: il cappotto nero in nappa indossato da Joplin, il personaggio interpretato da Willem Dafoe, è firmato Prada, così come il set di valige e bauli di Madame D, ispirato a modelli degli anni Venti e Trenta della maison. Non solo Prada ma anche Fendi ha voluto contribuire al magico mondo di Wes Anderson, con le pellicce indossate da Tilda Swinton ed Edward Norton, nei panni dell’ispettore Henckels, ideate insieme alla strepitosa costumista del film, la più volte premio Oscar Milena Canonero.
Tra fughe assurde, un grand hotel che sembra più una piccola casa di bambole, strambe società segrete e un concierge in divisa viola, ci lasciamo incantare dalle magiche invenzioni di Wes Anderson, in un film che mescola i generi giallo, dramma e grottesco, ma che riesce al tempo stesso a risultare una squisita commedia, tanto dolce come una meringa di Mendl’s.