5 libri da regalare a un uomo

Un regalo per lui? Non è semplice, ma abbiamo un'idea che fa per te: un libro!

17/10/2018

Si sa, fare un regalo ad un uomo non è mai semplice e si rischia spesso di non indovinarne i gusti o di scegliere qualcosa di poco utile e apprezzato.

Cosa regalare quindi al fidanzato, al marito, al fratello, al papà o semplicemente ad un amico?

Le occasioni per fare un regalo, purtroppo o per fortuna, non mancano mai. Ecco un’idea regalo perfetta per ogni uomo, qualunque sia la sua età: un libro.

Cosa c’è infatti di più bello che regalare un volume che lo appassioni? Regalare un libro, poi, vuol dire regalare un mondo, una storia da seguire e da conservare, da fare propria.

Un libro si può personalizzare con una dedica, è una scelta economica e non c’è niente che duri di più nel tempo che l’esperienza e il ricordo di una storia letta. Per citare Leonardo Sciascia: «Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e lo leggi diventa un mondo».

Vi abbiamo convinto?

Quale sarà però a questo punto quello giusto? La regola fondamentale è una: scegliete con cura. Un libro può essere un regalo stupendo, ma tutto dipende dalla capacità di trovare quello adatto. Non c’è niente di più sbagliato che comprare un testo a caso, il primo in classifica o, ancora, un libro che ha entusiasmato noi, ma che potrebbe non piacere al nostro lui in questione.

Se avete poco tempo per gironzolare tra gli scaffali in libreria e volete andare sul sicuro, con questi titoli non potrete sbagliare. Qui trovate una lista sempre attuale di libri adatti ad un uomo. Abbiamo tenuto conto anche delle varie personalità e caratteri, in maniera da rendere la scelta ancora più semplice.

Per chi ama lo sport

Andre Agassi, Open. La mia storia, Einaudi

[dup_immagine align=”alignright” id=”527366″]Mettete in conto alcuni giorni in cui il lettore non riuscirà a staccare gli occhi dal libro.

E non preoccupatevi: è un’autobiografia ma non ha niente di noioso.


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Uno dei più grandi campioni di tennis di tutti i tempi si racconta senza pudore in un memoir che ha fatto scalpore nel mondo, non solo in quello del tennis. Costretto ad allenarsi sin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, Andre Agassi è cresciuto con un sentimento fortissimo: l’odio smisurato per il tennis.

Contemporaneamente però sa di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l’autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua incredibile carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l’orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l’austero mondo del tennis, raggiungendo una serie di successi mai vista prima. Consigliato anche ai non appassionati di tennis.

Per sorridere, in maniera intelligente

David Foster Wallace, Una cosa divertente che non farò mai più, Minimum Fax

“Ho sentito cittadini americani maggiorenni e benestanti che chiedevano all’Ufficio Relazioni con gli Ospiti se per fare snorkeling c’è bisogno di bagnarsi, se il tiro al piattello si fa all’aperto, se l’equipaggio dorme a bordo e a che ora è previsto il Buffet di Mezzanotte.”

L’ironia di David Foster Wallace non è sicuramente per tutti, ma questo libro è una perla rara e siamo sicuri che chi lo riceverà in dono lo saprà apprezzare adeguatamente.

Il piccolo volumetto edito da Minimum Fax è un ironico racconto che fa allo stesso tempo divertire e riflettere sulle stranezze umane, sulle vite degli altri, che potrebbero essere in qualche modo anche le nostre.

“Una cosa divertente che non farò mai più” è il capolavoro di comicità e virtuosismo stilistico con cui i lettori italiani hanno conosciuto il genio letterario di Wallace. Commissionatogli dalla prestigiosa rivista Harper’s, questo reportage narrativo da una crociera extralusso ai Caraibi – iniziato sulla stessa nave che lo ospitava e cresciuto a dismisura dopo innumerevoli revisioni – è ormai diventato un classico dell’umorismo postmoderno e al tempo stesso una satira spietata sull’opulenza e il divertimento di massa della società americana contemporanea.


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Per i fan dell’avventura

Gregory David Roberts, Shantaram, Neri Pozza Editore

Avvincente è la parola adatta per questo libro che fa rimanere con il fiato sospeso. Fin dalle prime pagine si viene catapultati nella storia incredibile ma vera di Lin, il protagonista dell’opera.

Tra baraccopoli indiane e povertà, organizzazioni mafiose della zona, missioni di guerra sulle montagne dell’Afghanistan, complicate relazioni sentimentali. Un viaggio lunghissimo in quella Babele che è Bombay, seguendo le peripezie di “Shantaram”, il fuggiasco che cerca la pace.

E chi pensa che 1174 pagine potrebbero essere pesanti, si sbaglia di grosso. Quando si arriva all’ultima riga si ha la sensazione di aver percorso un sacco di vita e si resta con decine di messaggi sulla volontà, sull’amore e sul futuro scolpiti nella mente.

“Avevo sempre pensato che il fato fosse immutabile: determinato al momento della nascita e fisso come le orbite delle stelle. All’improvviso compresi che la vita è molto più bella e più complessa. La verità è che fortuna e sfortuna non contano, e non importa ciò che stai facendo: puoi cambiare completamente la tua vita con un solo pensiero, con un solo gesto d’amore”.

Se il libro verrà apprezzato, segnatevi anche il titolo del sequel per il prossimo regalo: “L’ombra della montagna”, sempre edito da Neri Pozza.

Per i più cerebrali e contorti

Emmanuel Carrère, L’avversario, Adelphi

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“L’ultimo anno è trascorso sotto il peso di quella minaccia, che prima incombeva sulla sua vita in modo diffuso. Ogni volta che incrociava qualcuno, che qualcuno gli rivolgeva la parola o il telefono squillava a casa sua, l’angoscia gli stringeva lo stomaco”.

Anche “L’Avversario” è un romanzo verità ma questa volta al centro della vicenda c’è un fatto di cronaca. Carrère ci racconta la storia di Jean-Claude Romand che il 9 gennaio 1993 ha brutalmente assassinato la moglie, i due figli, i genitori e poi ha dato fuoco alla casa dove viveva cercando invano di togliersi la vita.

Dietro alla vita di Romand ci sono però tutta una serie di menzogne che per anni hanno accompagnato lui e i suoi familiari: una finta laurea in medicina, un lavoro inesistente, una relazione clandestina e appropriazioni indebite ai danni dei suoi familiari. Tutta la sua vita si reggeva in realtà su un’enorme bugia.

Carrère è un grande romanziere e, più che indugiare sulla crudeltà della vicenda, ci regala una straordinaria analisi del male, spingendosi alla ricerca di un senso e di un perché nel dolore che può accompagnare una vita.

Per (veri) romantici

Guido Catalano, Ogni volta che mi baci muore un nazista, Rizzoli

Chi ha detto che la poesia è morta?

Qualcuno lo chiama “criminale poetico seriale”, qualcun altro lo ha definito “l’ultimo dei poeti”, la verità è che Guido Catalano sa parlare dei “piccoli fatti felici” della vita e dell’amore in un modo unico.

Leggendo i suoi libri molti si sono emozionati, tutti confessano di aver riso a crepapelle, c’è chi alla fine si è pure innamorato. In questa raccolta ci sono poesie per tutte le occasioni: quelle da leggere da soli la sera, accoccolati sotto il piumone, e quelle da declamare a voce alta; quelle per fare colpo sulla persona che ti piace; quelle per chi sogna labbra lontane.

Ci sono poesie per chi è stato mollato e per chi, più modestamente, aspetta soltanto di far bollire le carote. Ci sono fidanzate vecchie e nuove, sbronze sotto la luna, invasioni di zombie. Ma anche tanta vita quotidiana: l’ispirazione che non arriva, i black-out estivi e un mondo di rondini, muratori e passanti ubriachi che si fa beffe del poeta al lavoro.

Di nazisti, invece, non ce n’è nemmeno uno: il tasso di baci presente in queste pagine non l’avrebbe consentito.