Documenti divorzio: ecco il necessario

Ecco le "carte" da presentare per dirsi addio

Per istruire una pratica di separazione o divorzio sono necessari alcuni documenti, che possono essere prodotti dai coniugi direttamente o dagli avvocati per loro conto. Per divorziare non è necessario infatti rivolgersi a uno studio legale, ma sicuramente è consigliabile viste le procedure burocratiche e le implicazioni psicologiche che potrebbero rendere davvero ardua l’impresa ai diretti interessati.

Grazie al decreto legge 132/2014 per la riforma del processo civile si parla ormai sempre più spesso di divorzio breve, perché il procedimento dovrebbe essere ridotto e semplificato. Quando la legge diverrà effettiva la coppia che non ha figli ed è d’accordo potrà separarsi in trenta giorni con un costo davvero esiguo: sarà sufficiente presentarsi davanti al Sindaco del comune di residenza di uno dei due coniugi muniti di una dichiarazione della volontà di separarsi con indicazione delle condizioni concordate. Il documento potrà essere scritto anche direttamente dagli interessati senza alcuna spesa aggiuntiva e sarà firmato davanti al Sindaco che convocherà la coppia dopo un mese. Se i due non dovessero presentarsi la richiesta si annullerà automaticamente e i coniugi resteranno sposati a tutti gli effetti. Se invece dovessero presentarsi si confermerà l’atto e il divorzio sarà effettivo dopo circa tre anni. Per divisioni patrimoniali è opportuno però comporre una scrittura privata presso uno studio legale, come anche in caso di figli, trasferimenti immobiliari, beni coniugali e assegni. Nel caso di divorzio non consensuale la situazione sarà un po’ più complicata: il ricorso al tribunale sarà necessario per mediare le posizioni dei coniugi.


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In attesa dell’alleggerimento delle procedure i documenti necessari oggi per avviare una pratica di separazione o divorzio sono abbastanza numerosi, ma non insormontabili. Bisogna ricordare che nella maggior parte dei casi i certificati hanno una validità di sei mesi e sono esenti da imposte.

Divorzio congiunto: ecco quello che serve

I coniugi devono presentare una copia dei rispettivi documenti di identità, una copia dei codici fiscali (che puoi calcolare facilmente qui) e una serie di certificati che possono essere richiesti anche in carta semplice ma non mediante autocertificazione: copia autentica del verbale di udienza e omologa di separazione, oppure sentenza di separazione con attestazione di passaggio in giudicato, il certificato di residenza e stato di famiglia anche contestuale di entrambi e l’estratto integrale dell’atto di matrimonio.

Se la separazione non è consensuale

I documenti indispensabili per la separazione giudiziale sono: l’estratto per riassunto dell’atto di Matrimonio, certificato di residenza e stato di famiglia, anche contestuale, di tutti e due i coniugi, dichiarazione dei redditi del ricorrente (almeno degli ultimi due anni), copia di un suo documento di identità e del suo codice fiscale. I documenti possono essere prodotti in carta libera e sono esenti da imposta. Al di là delle lungaggini burocratiche più o meno semplificate è necessario riflettere sempre sulla necessità di fare questo passo, perché oltre ai disagi economici e legali, comporterà un cambiamento radicale dalle conseguenze spesso imprevedibili.


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