Divorzio, come comportarsi soprattutto quando ci sono i figli
Una separazione o un divorzio sono situazioni difficili ma a volte doverose. Vediamo come superare questo momento
Sentire parlare di genitori separati o divorziati non stupisce più. Sono infatti in crescita le coppie che per i più svariati motivi non riescono a restare insieme e a condividere quel che era il loro “progetto di vita”. Incompatibilità di carattere, forti gelosie, tradimenti, semplicemente la fine di un amore… In Italia, secondo i dati ISTAT, il 18% delle coppie ha divorziato nel 2010, il doppio rispetto al 1995.
Qualsiasi sia il motivo scatenante, una separazione/divorzio è una fase molto delicata e complessa, ovvero l’elaborazione di un abbandono e quindi di un vero e proprio lutto. Sappiamo infatti che dopo la morte di una persona cara, il fallimento di un matrimonio è una delle cause di maggior dolore e devastazione. Come per un lutto si devono attraversare molte fasi, dalla negazione ai rimorsi, dai sensi di colpa alla rabbia. Si devono superare vari momenti prima di riuscire ad arrivare, col tempo, a una fase di serenità e di voglia di ricominciare a vivere.
Nella coppia che arriva a divorziare le individualità dei due partner arrivano a un punto di soffocamento e di mancanza di relazione empatica: è difficile tenere in piedi un rapporto diventato malsano e che non riesce più a gestire neanche la quotidianità. La casa, che deve essere un porto sicuro per tutti i suoi componenti, diventa teatro di musi lunghi, silenzi assordanti, urla e sottili ricatti. Con questo scenario è meglio avere il coraggio di separarsi o divorziare per ridare soprattutto un certo grado di equilibrio ai figli che da queste situazioni ne escono vittime innocenti.
Figli e divorzio
Un divorzio è causa di forte stress emotivo, ricollegabile a diversi fattori come iniziare un estenuante capolino tra due nuove case, rottura o cambiamento del legame con il genitore che si frequenta meno, trasferimenti di città e quindi cambiamenti anche di amici, scuola e insegnanti e la fatica di doversi ricostruire una rete di sostegno uguale a prima.
L’età dei figli è un fattore fondamentale per come il divorzio viene vissuto e successivamente rielaborato. I bambini molto piccoli tendono ad attribuirsi la colpa per ciò che è avvenuto. Quelli in età prescolare capiscono realmente la situazione e cercano di mantenere dei buoni rapporti con entrambe le figure genitoriali, mentre tra i 9 e i 12 anni tenderanno a schierarsi con uno dei due genitori. Gli adolescenti segnati già dalla loro crisi esistenziale tenderanno a reprimere la loro rabbia e saranno restii a esprimere i loro reali stati d’animo.
Gli ex coniugi dovranno assolutamente avere una linea di educazione comune e condivisa e non diventare agli occhi del proprio figlio il genitore “buono” e quello “cattivo” altrimenti si innescano tutta una serie di manipolazioni più o meno dirette da parte del bambino che sentendosi vittima cercherà di ottenere privilegi, ricompense, regali anche quando non sono necessari.
Prima di elencare dei punti fondamentali e concreti per aiutare i figli del “divorzio” in questa fase molto delicata bisogna soffermarsi a pensare che è più sano per tutti i membri familiari affrontare un divorzio che vivere in un’ atmosfera pesante, litigiosa dove regnano conflitti a volte apertamente violenti.
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[dup_immagine align=”alignleft” id=”101950″]Come aiutare i figli
Prima di tutto è necessario una buona comunicazione all’interno del nucleo familiare dove si dovrà cercare di mantenere una calma e una serenità per spiegare cosa sta succedendo realmente. Chiarite subito che loro non hanno nessuna colpa per questa separazione, ma che la situazione nuova porterà benefici a tutti in termini di serenità. In più, aiutate vostro figlio a dire cosa pensa realmente di questa nuova situazione.
Rispondete onestamente ed esaustivamente a tutte le domande che i figli faranno, sia a quelle prettamente logistiche (esempio: noi dove abiteremo? Con chi staremo nei weekend?, ecc… ) sia a quelle con contenuto relazionale empatico (esempio: mi vorrete sempre bene?).
Aiutate i figli, soprattutto quelli con temperamento più fragile e insicuro, a esprimere tutte le loro emozioni anche quelle negative per non covare rancori nel medio lungo periodo. Fate poi in modo di non far mancare mai l’affetto al proprio figlio, amore e attenzione, sia verbalmente sia con un contatto fisico e di vicinanza. Un “ti voglio bene” e un caldo abbraccio sono le migliori medicine per rasserenare il cuore dei propri piccoli disorientati dalla nuova situazione. Rassicuratelo sempre, anche se la famiglia non sarà più unita voi continuerete a essere i suoi genitori per tutta la vita.
Anche se non è facile e in certe situazioni la tentazione è forte, non parlate mai male dell’altro genitore facendolo scadere agli occhi di vostro figlio solo per una propria battaglia personale verso l’ex partner.
Ultimo consiglio: cercate un aiuto concreto, chiedendo un sostegno psicologico sia per il figlio e quindi individuale, sia alla stessa coppia che si sta separando e sia ai genitori presi singolarmente.
Dottoressa Sara Ronchi
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