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Com’è una relazione aperta? Le cose da sapere

Le relazioni non sono tutte uguali. Semplicemente perché le persone sono diverse e anche stare in coppia non è certo semplice. Ognuno di noi deve mettere da parte un po’ di se stesso per fare spazio all’altro e, non tutti riescono in questo compito. O meglio, non tutti hanno voglia di perdere parte di se stessi per un’altra persona.

Le relazioni sono di vario tipo e non tutte siamo disposte ad accettare le “voglie” del nostro compagno. Per esempio non tutti, uomini e donne, accetterebbero di buon grado una relazione aperta. Una relazione di questo tipo significa non avere un rapporto esclusivo con l’altro ma doverlo dividere con un’altra persona. E, allo stesso tempo, anche tu puoi e devi sentirti libera di frequentare altre persone e di avere con questi rapporti sessuali.

Una relazione che non va bene a tutti

Iniziare una relazione con la clausola “relazione aperta” non va bene a tutti. Non tutti noi siamo disposti a divedere il nostro compagno con altre persone. Un  po’ perché siamo stati abituati alla monogamia, è una cosa che i nostri genitori ci ripetono da sempre, un po’ perché tendiamo a pensare che una relazione aperta significhi tradimento. Oltretutto molte donne pensano che se il proprio uomo vuole una relazione aperta è perché non crede veramente nel loro rapporto e vuole solo divertirsi quindi la relazione è una semplice storiella di poco conto.

La realtà

Se è vero che alcune persone si nascondono dietro la variante “coppia aperta” per avere più relazioni contemporaneamente, è anche vero che vivere un rapporto di questo tipo non vuol dire non amare il prossimo, non amare se stessi e non riuscire a tenere in piedi le relazioni. Come sempre è una questione di scelte. Non tutti vogliono vivere una relazione di questo tipo ed è giusto non forzare la mano. Ma è anche giusto sapere che le relazioni aperte non sono relazioni superficiali. Superficiali sono gli uomini (e le donne) che potrebbero approfittare di una situazione di questo tipo.

Le reazioni sociali

Questo è un tema caldo, quasi il cardine della questione sulle relazioni aperte. Le persone che ci circondano avranno da ridire. Pensa se torni a casa e annunci di esserti fidanzata con un tizio che però ha altre due donne e che, anche tu, pur amandolo, pensi di frequentare altre persone con le quali dividere gusti, interessi e appagamento sessuale. Ecco non credo che tutte le famiglie siano disposte a prendere dal verso giusto la cosa e proveranno a dissuaderti. La società pensa che una coppia aperta sia una relazione malata, quasi tossica per una persona e, nel caso in cui questa persona sia una donna, le critiche sono ancora più spietate. Una donna che decide di avere più relazioni insieme verrà considerata una donna facile, una donna da portare a letto con la quale divertirsi senza impegno perché è proprio lei a chiedere che non ci siamo legami. Non è così come dicevamo prima. Le persone che hanno più relazioni insieme mettono lo stesso impegno in ogni rapporto. Ecco perché non si può parlare di tradimento. Le persone che decidono di vivere una relazione aperta non fanno le cose di nascosto, anzi, mettono sempre i loro partner a conoscenze dell’altro.

Il Poliamore

La teoria del Poliamore, che in alcuni casi viene identificata come la possibilità di una relazione aperta, va sicuramente distinta dall’adulterio. In questa filosofia di vita i soggetti coinvolti nella relazione sono tutti consenzienti e conoscono la loro posizione all’interno della coppia che, se vogliamo, possiamo definire “aperta”. Questa filosofia ha iniziato a prendere piede agli inizi degli anni Novanta per poi diffondersi a macchia d’olio. Negli anni alcuni paesi hanno anche autorizzato unioni civili tra tre o più partner. È il caso dei Paesi Bassi dove nel 2005 è stata celebrata un’unione tra tre persone.

Il valore di questa filosofia

I poliamoristi hanno una loro etica che cercano di spiegare per scardinare il principio di base della monogamia che viene insegnato a tutti sin dalla più tenera età. Non è certo facile assecondare una relazione di questo tipo e, ancora più complicato è farsi accettare all’esterno. Le critiche verso i poliamoristi non mancano e non sono certo di poco conto ma, chi pratica questa filosofia ha una sorta di codice etico e trova dei vantaggi non da poco nel vivere una relazione sentimentale e sessuale con più partner. Vantaggi ma anche soddisfazioni che nella monogamia  non riusciva a trovare.

La gelosia

Anche nelle relazioni aperte, come in tutte le relazioni, la gelosia fa parte del rapporto. In un rapporto a due si è gelosi del vicino, del collega, del fruttivendolo, di chiunque scambi attenzioni al nostro partner. In una relazione aperta la gelosia è amplificata. I soggetti sono di più di due e quindi anche le persone di cui essere gelose aumentano. Se è vero che tutti i partecipanti alla relazione poliamorosa, o alla relazione aperta, sono a conoscenza della possibilità che altre persone partecipino al rapporto, questo non vuol dire che non ci sia gelosia tra le persone. Ecco tutto ciò complica un po’ le cose però in tantissimi si dicono soddisfatti di avere una relazione aperta invece della classica coppia a due elementi.

Accettare o no?

Prima di accettare o meno la proposta del tuo partner e prima di buttarti a capofitto in una relazione che non ti piace valuta bene i pro e i contro. Ovvio che puoi tirarti indietro in qualunque momento ma, cerca prima di accettare ogni compromesso, di capire a cosa vai incontro. Cerca di aprire la tua mente ed essere pronta alle critiche più feroci ma, sappi che se questa relazione ti fa stare bene non è di certo sbagliata. Se invece la sola idea di dover dividere il tuo uomo con altre donne ti terrorizza non accettare anche se sei innamorata follemente di quell’uomo. Amare non vuol dire possedere ma anche lui deve capire che una relazione aperta non fa per te e non può certo insistere. Troverai un nuovo amore tutto per te.

Silvestra Sorbera

Silvestra Sorbera, classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Collabora con i giornali online Gocce di spettacolo, Yomamma, Italiapost e Unadonna. Ha pubblicato nel 2009 “La prima indagine del Commissario Livia” e a maggio del 2016 la seconda indagine dal titolo “I fiori rubati” con la casa editrice LazyBOOK e la terza indagine dal titolo "Castelli di sabbia". Nel 2013 ha realizzato la favola per bambini “Simone e la rana”, e il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction”. Nel 2014 pubblica con la casa editrice LazyBOOK i racconti“Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera” e a dicembre 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio”. A giugno 2016 con la casa editrice PortoSeguo il romanzo “Sono qui per l'amore”. Nel 2017 pubblica il racconto lungo new adult “Un amore tra gli scogli” e la favola “Simone e la rana. Viaggio nel castello stregato”.

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