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Amore o ossessione? Le differenze

Cosa vuol dire amare? Sembra semplice ma non è proprio così. Spesso crediamo di essere innamorati e quindi di amare quando siamo gelosi del nostro partner e, di contro, se il nostro lui non è geloso, lo prendiamo come segno di scarso interesse nei nostri confronti. Oltre alla gelosia, a veleggiare intorno alla parola “amore”, troviamo spesso la parola “ossessione”. Ci sono ovviamente delle differenze non banali tra ossessione e amore, ma è anche importante capire che è una conseguenza del rapporto con il nostro lui è qualcosa che accade in noi anche per una persona con la quale non abbiamo un rapporto affettivo.

L’amore, così come l’ossessione, non sono comportamenti che si attivano solo nella coppia, ma questi sentimenti possono essere sviluppati anche in una relazione filiale, tra parenti e persino tra amici.

Le differenze

Tra amore e ossessione dall’amore c’è una bella differenza. Per amare una persona devi essere disposto a dare tutto te stesso, senza chiedere niente in cambio, cercando di eliminare i conflitti. Questo è quello che ci dicono, quello che troviamo nella favole romantiche invece nelle realtà l’amore è un’altra cosa. Prima di tutto c’è l’aspetto fisico, l’attrazione che ci porta a stare con una persona e non con un’altra e poi, nel rapporto di coppia, i compromessi sono sempre all’ordine del giorno per evitare rotture permanenti. Anche nei rapporti di amicizia l’amore, in senso lato, è importante e comporta un impegno da parte di tutti i partecipanti alla relazione. Nessun amico può pensare di essere prevaricatore altrimenti sarebbe un rapporto unilaterale. L’ossessione invece è diversa. Nell’ossessione capita che non vi sia amore reciproco, ma l’idea di un amore che proviene solo da una parte. Spesso l’ossessione per una persona ci porta a commettere gesti folli, che mai avremmo pensato di fare. Spesso l’ossessione si ha per una persona che non ci ama e che noi cerchiamo di conquistare a tutti i costi.

Ossessione per il nostro uomo

L’ossessione per il nostro uomo potrebbe essere un grande problema nella coppia, un problema che potrebbe portare alla rottura del rapporto. Essere ossessivi nei confronti del partner potrebbe portare il nostro partner a stufarsi presto della vostra forma di gelosia che è poi diventata morbosa. Essere ossessivi significa non fidarsi, essere sempre fin troppo presenti, controllare il cellulare, escogitare piccoli e grandi sotterfugi. Questo potrebbe mettere il vostro lui in imbarazzo e quindi, prima o dopo, farlo stancare di stare con voi.

Ossessione per una persona che non ci ama

La storia adesso cambia. Se in una relazione, rodata o meno, un po’ di sana gelosia può anche essere un toccasana per la coppia, in un rapporto che è solo nella nostra mente la gelosia non può esistere. Anche questa volta però stiamo parlando di ipotesi. Nella realtà non è così. L’ossessione nella nostra vita avviene per ogni cosa, per la ricchezza del prossimo, per una relazione che non decolla, per un gruppo di amiche che è più affiatato e che con  noi ha poco da spartire.  

L’ossessione per un uomo

Se non stiamo parlando del vostro uomo, essere ossessionati da una persona che non vi considera come compagna per la vita è un problema. In questo caso stare a casa a rimuginare, ad arrabbiarsi, a considerate lui e la sua compagna come delle brutte persone, non migliorerà la vostra vita. Inutile stare lì a guardare i social dell’uomo che non ci vuole, provare a chiamarlo per ogni piccolezza, inviargli messaggi facendo finta di aver sbagliato persona solo per vedere se vi risponde. Evitate questo atteggiamento ossessivo che, in alcuni casi, potrebbe sfociare nel patologico.

Ossessione per un gruppo di persone

Potrebbe sembravi strano ma accade. Molte persone sono gelose dei legami di amicizia che si instaurano in un gruppo. Per esempio. Se stiamo parlando di un gruppo di mamme che ogni giorno si incontra fuori scuola e che, ogni giorno, riesce a ritagliarsi del tempo per andare al bar a prendere un caffè, potreste essere gelose di loro. Del loro affiatamento, del fatto di essere riuscite a fare gruppo mentre voi no e voi, in quel gruppo, volete entrarci a tutti i costi. Anche in questo caso la vostra ossessione per un’amicizia che non avete potrebbe portarvi a fare gesti inconsulti. Magari a cambiare il vostro carattere, ad essere più accondiscendenti verso il prossimo, e perché no, anche a rimetterci di tasca propria come per esempio facendo dei piccoli regali a quelle persone nella speranza di essere accettati. Questa ossessione potrebbe portarvi a far parte di quel gruppo. Siete sicure che è proprio quello di cui avete bisogno?

Come uscirne

Vivere all’interno di un’ossessione non è affatto salutare per noi, per la nostra salute, per il nostro benessere mentale. Però la buona notizia è che dall’ossessione si può uscire e trasformare la nostra vita. Se fino a ieri abbiamo sempre pensato che per noi sarebbe stato impossibile cambiare ecco la buona notizia. Possiamo farcela e possiamo riuscire a trovare l’amore senza problemi. Per prima cosa cerca di capire se l’uomo con il quale hai una relazione sia veramente l’uomo giusto per te oppure no.

Se capisci di amarlo veramente allora devi iniziare ad esser meno ossessiva. Cos’è che proprio non riesci a fare? La tua ossessione è guardare sempre il suo cellulare? Allora inizia a farlo meno. Datti del tempo, un mese dovrebbe esser sufficiente. In questo tempo cerca di allontanare da te la tentazione di mettere le mani tra le sue cose. Ogni volta che sentirai la necessità di “spiare” il suo schermo, cerca di fare altro, vai a fare una doccia, una telefonata, accendi la radio, prendi un libro. Altro modo è parlarne con lui, spiegagli che il fatto di sentire squillare il suo telefono ti mette ansia e che hai bisogno di continue rassicurazioni. Se ti ama capirà di certo.     

Silvestra Sorbera

Silvestra Sorbera, classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Collabora con i giornali online Gocce di spettacolo, Yomamma, Italiapost e Unadonna. Ha pubblicato nel 2009 “La prima indagine del Commissario Livia” e a maggio del 2016 la seconda indagine dal titolo “I fiori rubati” con la casa editrice LazyBOOK e la terza indagine dal titolo "Castelli di sabbia". Nel 2013 ha realizzato la favola per bambini “Simone e la rana”, e il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction”. Nel 2014 pubblica con la casa editrice LazyBOOK i racconti“Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera” e a dicembre 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio”. A giugno 2016 con la casa editrice PortoSeguo il romanzo “Sono qui per l'amore”. Nel 2017 pubblica il racconto lungo new adult “Un amore tra gli scogli” e la favola “Simone e la rana. Viaggio nel castello stregato”.

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