10 consigli per non litigare online

Incomprensioni e ambiguità che nascono dalla comunicazione online col partner: come evitarle per non litigare a distanza

09/05/2014

Comunichiamo sempre di più a distanza, anche per messaggi veloci e brevi distanze che ci separano dal partner magari per pochissime ore. Se invece si tratta di un rapporto a distanza e i chilometri che vi separano sono molti, non possiamo proprio fare a meno di tenere sott’occhio lo smartphone, di chattare mentre stiamo lavorando al PC, di mandare una foto, di rispondere a un messaggio, di scrivere una domanda senza aspettare la sera per avere una risposta guardandolo negli occhi.

Il rischio del fraintendimento in questo flusso quotidiano di comunicazione virtuale c’è, eccome: una parola o una frase scritta, una battuta dettata al microfono di una chat, una risposta secca mentre stiamo prendendo la metropolitana possono far insorgere malumori, dubbi e sfociare in liti che non intendevamo provocare. Come fare per evitare di cadere nei tranelli dell’ambiguità online? Si può sempre rimediare e fare pace dopo un litigio con le parole giuste, ma possono esserci alcune accortezze da tener presente per non litigare online. Ecco 10 consigli utili da seguire per mantenere il buonumore e il tono di una comunicazione chiara, diretta e intelligente.

1. Frasi corte e semplici

Dato che lo spazio, il tempo e i mezzi di invio sono ristretti non dilunghiamoci in spiegazioni che forniremmo più facilmente a voce, anzi riserviamole per il momento in cui ci troveremo faccia a faccia con il partner e avremo modo di dettagliare quanto gli abbiamo accennato con un breve messaggio. Quello che può sembrarci più chiaro nella nostra mente risulta spezzato e senza ritmo in un messaggio lungo, magari privo della punteggiatura giusta, inviato in velocità con errori da scrittura automatica, corretto successivamente dopo un punto di domanda. Non tralasciamo dettagli ma rimaniamo concisi e brevi, atteniamoci all’essenziale senza dare adito a plurime interpretazioni che magari possono far scattare gelosie insensate.

2. Occhio alla punteggiatura

Evitare di indicare un punto di domanda, aggiungere puntini di sospensione dove non servono, tralasciare delle virgole farcendo pensieri lunghissimi e senza pause (quindi privi di una chiave di lettura) sono solo alcuni esempi che possono parere banali ma che causano la maggior parte dei fraintendimenti. Cosa vi costa aggiungere un punto in più, delle virgolette che spiegano che tale frase non è vostra ma che state riportando quanto vi è stato riferito? Utilizzate queste semplici accortezze che non vi portano via tanto tempo e vi risparmiano inutili chiarimenti. Ricordate ad esempio che: i punti di sospensione possono innervosire chi vi legge, l’assenza di punti di domanda pone la frase come affermativa, l’assenza di virgole distorce il pensiero e la compiutezza di una frase, l’assenza di punteggiatura in generale rende complicata e dubbiosa l’interpretazione di un messaggio.

3. Emoticons ma non troppo

Farsi aiutare da una faccina sorridente per accompagnare un “Non posso, mi dispiace” è certamente utile. Smorza il tono e rivela la buona intenzione di chi scrive, chiudendo la comunicazione su un tono positivo e sereno, scagionandovi da eventuali fraintendimenti pessimistici. Occhio però a non farne abuso e a non aggiungere una faccina ad ogni frase che dite colorando banalmente il display della chat di emoticons che sbraitano, ballano e si muovono. Va bene comunicare simpatia e buone intenzioni, ma non diventiamo schiavi della grafica da messaggio, il rischio è quello di innervosire chi sta dall’altra parte. Cosa succede se, per caso, scegliete la faccina sbagliata o non trovare quella che fa al caso vostro?

4. Niente fretta

Per quanto breve sia il messaggio, gli errori – dovuti spesso alla scrittura automatica – sono frequenti e la fretta è una cattiva consigliera anche nel caso di un banale “Quindi che si fa stasera?”. Evitiamo di digitare troppo in fretta, di scrivere mentre camminiamo e cerchiamo le chiavi in borsa, o leggiamo un annuncio per strada, fare troppe cose alla volta guasta soltanto. Fermiamoci due secondi e scriviamo il nostro messaggio con la dovuta attenzione: l’operazione ci porterà via solo pochi secondi, quelli necessari il più delle volte a riscrivere per correggersi.

5. Rileggere prima di inviare

Anche se avete risposto semplicemente con un “Forse”, assicuratevi rileggendo il vostro pensiero che sia inteso nel senso giusto, che non lasci adito a interpretazioni diverse, che sia recepito per quello che volevate dire. Rileggere una frase è una buona abitudine, farlo dopo è sempre tardi.

6. Pochi intercalari

Anche se ne fate un uso spropositato nella comunicazione verbale, usare gli intercalari in quella scritta può essere un’arma a doppio taglio perché infastidiscono, interrompono la conversazione, generano doppi sensi, volgarizzano il linguaggio. Anche se vi piace dire “mah” al posto di “insomma”, non cadete nel tranello troppo spesso. “Beh” pare più incisivo di un “così così” ma non è detto che sia compreso allo stesso modo.

7. Moderazione

Siate parsimoniosi con parole (poche e concise, vedi punto 1), linguaggio (sempre lineare e educato), messaggi e conversazioni (privilegiare la qualità alla quantità), sollecitazioni varie (email, richieste via social media, invio di foto). Il troppo stroppia e anziché fare sentire la vostra presenza durante la vostra assenza, rischiate di diventare assillanti e di ricevere risposte scocciate che certamente non gradireste.

8. Non rivelare tutto

Lasciate un po’ di suspense, fa bene all’amore e stimola la curiosità. Alimentare l’interesse dell’altro è una buona tattica per rendere gli incontri veri più palpabili e gratificanti; se fate l’errore di dire troppo quando siete lontani, poi non avrete nulla da dirvi o da approfondire en tete-à-tete. Lasciare un alone di mistero positivo aiuta a smorzare il tono di una conversazione che stava prendendo una brutta piega e che si sarebbe trasformata in litigio. Tagliate corto quando il fraintendimento o l’insistenza si fanno sentire, meglio rimandare al dopo lasciando un indizio che faccia fermentare la curiosità dell’altro. Penserà a voi nel frattempo…

9. Farsi desiderare

Rispondere in una frazione di secondo a un messaggio nervoso o mal disponente genera attrito, specie se ribattete con la stessa moneta. Aspettare qualche secondo o minuto può lasciare il tempo al vostro partner di sbollire l’arrabbiatura e di rileggere con calma le vostre risposte precedenti, dandogli modo di capire meglio e approfondire.

10. Buon senso

Una dose abbondante di buon senso vi salva da ogni dubbio e inghippo: non esagerate, non strafate, abbiate consapevolezza che qualunque cosa scritta, dettata o fotografata non avrà lo stesso valore di una conversazione reale, dell’espressione del vostro viso, del tono della vostra voce e della mano che stringete al vostro lui o alla vostra lei per farvi capire. Parlarsi a distanza è importante e utile, ma non è come farlo dal vivo. Riconsiderate e abbiate consapevolezza del valore della comunicazione, un abbraccio e un bacio veri valgono più di mille parole.