Intolleranza alimentare di cane e gatto

Così come noi esseri umani, anche i nostri amici a quattro zampe soffrono di intolleranze alimentari, scopri cosa possono causare e come riconoscerle.

I nostri adorati animaletti domestici possono soffrire, anche loro come noi, di intolleranze alimentari? Purtroppo la risposta è sì. I nostri pets possono andare incontro a fastidiosi disturbi legati all’alimentazione, proprio come noi umani.

Le allergie alimentari rappresentano il 10% di tutte le allergie osservabili nei cani e sono la terza causa, dopo il morso di pulce e gli agenti inalanti, di fastidiosi pruriti.

Questo problema riguarda anche gli amici felini, sia maschi sia femmine, sia sterilizzati sia non sterilizzati. I disturbi possono verificarsi già in giovane età (a circa 5 mesi), ma anche in età più avanzata (a circa 12 mesi).

È importante, anche per i nostri amici pelosi, distinguere tra allergie ed intolleranze. Le prime, oltre a generare prurito, causano veri e propri problemi cutanei. Le seconde si manifestano invece generalmente con diarrea e vomito. Ma cerchiamo di conoscere più da vicino i sintomi di queste intolleranze e di capire come è possibile prevenirle.

I sintomi

[dup_immagine align=”aligncenter” id=”205738″] Generalmente la comparsa dei primi sintomi di intolleranza è improvvisa: l’animale inizia a manifestare fastidi per alimenti che ha sempre mangiato. Questo succede perché cane e gatto hanno una memoria immunitaria, ossia nel tempo si sono sensibilizzati a qualche specifico alimento, ed iniziano così a manifestare diarrea, vomito, disappetenza, dermatiti, prurito con eccessivo lambimento o mordicchiamento della cute o con perdita di pelo in alcune zone, otiti, lesioni sulle labbra o sanguinamenti rettali.

Secondo alcuni esperti la reazione è simile a quella che sperimentano alcune persone quando mangiano alimenti piccanti, speziati e/o fritti. L’intolleranza può essere causata da qualsiasi alimento, quelli più sotto osservazione sono però la carne di bovino, di pollo, il pesce, il latte, le uova, la soia, il frumento, il mais e il riso.


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Come fare diagnosi

[dup_immagine align=”aligncenter” id=”205741″] Per effettuare la diagnosi di intolleranze alimentari nei nostri amici a quattro zampe non occorre eseguire gli esami del sangue perché da essi non si riesce ad individuare l’esatta sostanza che determina il fastidio.

L’unico modo per ottenere una diagnosi certa è somministrare una dieta libera al 100% da sostanze verso le quali l’animale potrebbe aver sviluppato l’intolleranza (quindi quegli alimenti che ha sempre consumato).

Questa dieta viene chiamata privativa o ad eliminazione. Può essere acquistata nei negozi per animali o preparata a casa. Consiste nel fornire a cane e gatto una fonte alimentare alla quale può difficilmente essere allergico: ad esempio agnello+orzo, cavallo+patate, cervo+patate.

Un’altra soluzione consiste nel somministrare alimenti comuni, come il pollo, precedentemente trattati in modo da essere ipoallergenici: sono diete a base di idrolisati proteici. Il test deve durare circa 12 settimane e bisogna prestare attenzione che l’animale non vada a toccare ciotole e/o lettiera di altri animali domestici.