Fughe dei pavimenti: come scegliere il colore

La posa di un pavimento e l'effetto che ne deriva, sia per gli esterni che per gli interni, ha un elemento importante nel colore della fuga. Ecco come scegliere il colore fra le diverse possibilità disponibili.

06/07/2014

Nella scelta di una pavimentazione adatta per ciascun ambiente della casa, sia esso esterno od interno, la scelta del tipo di piastrella, del colore e della sua dimensione non sono gli unici fattori in gioco. E’ importante anche decidere la fuga da utilizzare nella posa, sia per quanto riguarda lo spessore della stessa, sia per quanto riguarda il colore. Occorre subito precisare che la posa delle piastrelle richiede necessariamente una fuga e che questa, seppur assolutamente minima e ridotta ad uno o due millimetri, è presente anche nel caso si utilizzino piastrelle “rettificate”, ovvero dalla sagomatura perfettamente squadrata e normalmente limitata ai grandi formati, che dal punto di vista estetico permettono di ottenere un effetto finale “senza fughe”. Detto questo, è del tutto ovvio il fatto che la fuga abbia un impatto importantissimo nell’estetica “finale” della pavimentazione e che la scelta in merito a colore e dimensioni sia strettamente legata al tipo di piastrella e all’ambiente cui si inserisce. Una fuga pensata per un bagno o un terrazzo non può avere le stesse caratteristiche di quelle della zona giorno o della cucina. Vediamo quindi quali sono gli elementi di cui tenere conto per scegliere il colore adatto per le fughe in fase di posa.


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Fughe bianche e fughe colorate

Storicamente la fuga è tecnicamente caratterizzata dall’unico colore bianco. Oggi, tuttavia, è disponibile una gamma estremamente ampia di colori riempitivi il cui utilizzo, va subito detto, rispetto al tradizionale bianco, presenta due elementi di grande vantaggio: innanzi tutto sono molto più semplici da pulire e da manutenere impedendo o limitando il formarsi delle macchie scure che sono generalmente assai difficoltose da rimuovere, in secondo luogo sono in genere invarianti nel tempo, ovvero non ingialliscono e non modificano la loro tonalità con l’usura. Ciò e reso possibile dalle sostanze epossidiche, gli stessi elementi utilizzati per la preparazione delle resine e dei plastificanti, che assicurano una resistenza assai elevata rispetto a reagenti che possono danneggiarle, come per esempio gli acidi. Riguardo ai colori è evidente che la scelta degli stessi dipende direttamente dal tipo di pavimentazione.


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Fughe da esterni e fughe da interni

Se per esempio la piastrella è in cotto, oltre alla tradizionale fuga grigia in diverse tonalità, può essere presa in considerazione la fuga nera che, specialmente se il pavimento è esterno ed umido o bagnato, dona un effetto davvero piacevole in contrasto con il rossiccio. In generale, la fuga scura non può essere usata che associata ad una piastrella scura, mentre se la piastrella è chiara, la fuga non può essere eccessivamente contrastante e quindi la scelta più indicata è quella del grigio. Nel caso in cui i pavimenti siano costituiti da ceramiche decorate, è possibile abbinare ad essi fughe maggiormente creative e libere con l’uso di tonalità pastello o di nuances maggiormente appariscenti ed originali. Le fughe possono anche essere di diverso colore in diverse parti della stanza: si tratta di una tecnica particolarmente innovativa e dall’effetto spettacolare soprattutto in presenza di pavimenti di marmo. In questo caso, per esempio, a seconda delle venature e dei riflessi della pietra, si possono ottenere risultati di notevole effetto e la sensazione che il pavimento sia una unica superficie senza discontinuità.


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