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Come coltivare le fragole: minime cure, massime soddisfazioni!

Che siano bellissime, colorate e buonissime è cosa nota. Ma sapevate che le fragole sono anche facili fa coltivare? Poco spazio, qualche minima cura e potremmo assaporare orgogliose il frutto delle nostre fatiche da coltivatrici casalinghe! Potrete avere la vostra personale raccolta di fragole e sbizzarrirvi in cucina (ideali per macedonie, gelati, dolci come torte e tiramisù, centrifugati e smoothies). Vediamo passo per passo quali sono le indicazioni per coltivare le fragole.

Tantissime varietà

Sono più di seicento le varietà di fragole, ma quel che dobbiamo ricordare è che appartengono a due gruppi principali: le unifere, che producono i frutti una volta all’anno, in primavera e in quantità abbondante – le sceglieremo se vogliamo avere delle fragole con cui fare conserve – e le rifiorenti, che fanno i frutti più volte dalla primavera all’autunno – adattissime per avere per qualche mese fragole appena colte da mangiare!

Piantare le fragole

[dup_immagine align=”alignleft” id=”21284″]Il periodo migliore è la primavera, così da raccogliere i frutti già dall’estate appena successiva – ma alcune varietà prediligono il freddo. Le piantine vanno disposte in singole file, a distanza di 20-25 centimetri l’una dall’altra. I buchi devono essere profondi tanto da far sì che la base della pianta risulti parallela al terreno: una volta travasate le piantine, ricopriamoli con terriccio e premiamo per bene, fino a coprire tutte le radici, poi innaffiamo.

S&S: suolo e sole

Mi raccomando, le nostre piantine vogliono un‘esposizione in pieno sole. Per la messa a dimora il terreno ottimale è limoso e ricco, a ph tra 5,5 e 6,5, ma le fragole crescono anche in altri terreni, purché con un buon drenaggio e magari arricchito da compost.

Innaffiatura e mantenimento

[dup_immagine align=”alignright” id=”21285″]Tra le pochissime cure che le fragole richiedono, un‘innaffiatura regolare, che andremo a intensificare nei periodi più caldi e secchi. Meglio innaffiare presto la mattina, perché l’acqua in eccesso evapori costantemente e il substrato si mantenga umido quanto deve. Attente a bagnare la base della pianta: non le foglie o i frutti, altrimenti li esponiamo a un maggior rischio di malattie, e addirittura di marcire. Oltre a questo, l’unica altra premura da avere è, se stiamo piantando in terreno, di fare la pacciamatura. Ossia, ricopriamo il terreno con uno strato di pagliericcio e altri materiali, per evitare la crescita delle malerbe e tenerlo ben umido. Se coltiviamo in vaso, ovviamente, non sarà necessario.
[dup_immagine align=”alignleft” id=”21288″]Piuttosto semplice: queste delizie per gli occhi e per il palato sembrano venire incontro anche a quelle di noi meno dotate di pollice verde! Provare per credere. 

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