3 rischi per la salute del dormire con i riscaldamenti accesi
Man mano che le giornate diventano più grigie e le temperature scendono ancora di più, i riscaldamenti in casa restano accesi per un periodo di tempo più lungo. La tentazione di lasciarli accesi durante la notte è forte. Ma dormire in una stanza troppo calda può avere effetti negativi sulla nostra salute. Ecco i tre principali rischi a cui ci esponiamo se non regoliamo bene la temperatura della nostra camera da letto.
Insonnia e disturbi del sonno
La temperatura interna del nostro organismo non è costante, ma varia nell’arco della giornata seguendo il ritmo circadiano. Durante le ore notturne, il nostro corpo tende a disperdere il proprio calore e ad abbassare la propria temperatura, raggiungendo il punto più basso intorno alle 5 del mattino. Questo processo favorisce il sonno profondo e il riposo.
Se la temperatura ambientale è troppo alta, invece, il nostro corpo non riesce a raffreddarsi e si mantiene in uno stato di allerta, che rende difficile addormentarsi e provoca frequenti risvegli. Inoltre, il calore eccessivo può causare sudorazione, disidratazione e secchezza della pelle e delle mucose, che possono provocare fastidio e irritazione.
L’insonnia e i disturbi del sonno hanno a loro volta conseguenze negative sulla nostra salute fisica e mentale, come stanchezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione, aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete e obesità.
Leggi anche: Fai fatica a dormire? I nove consigli per un sonno perfetto
Riscaldamenti accesi di notte? Si altera il sistema immunitario
Il sonno è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario, che ci protegge dalle infezioni e dalle malattie. Durante il sonno, infatti, il nostro organismo produce delle sostanze chiamate citochine, che hanno un’azione antinfiammatoria e stimolano la risposta immunitaria.
Se dormiamo male o poco, la produzione di queste sostanze diminuisce e il nostro sistema immunitario si indebolisce, rendendoci più vulnerabili agli agenti patogeni. Inoltre, dormire in una stanza troppo calda può favorire la proliferazione di acari della polvere, batteri e funghi, che possono causare allergie e infezioni respiratorie.
Riscaldamenti accesi di notte? Si invecchia prima
Un altro effetto negativo del dormire con i riscaldamenti accesi è l’invecchiamento precoce della pelle. Il calore eccessivo, infatti, provoca una vasodilatazione dei capillari cutanei, che determina un aumento della perdita di acqua e di sostanze nutritive dalla pelle.
Questo fenomeno, se ripetuto nel tempo, porta a una disidratazione e a una riduzione dell’elasticità e della tonicità della pelle, che diventa più secca, opaca e rugosa. Inoltre, il sonno di scarsa qualità riduce la produzione di collagene e di altre proteine che mantengono la pelle giovane e luminosa .
Come stare al caldo durante le notti invernali
La soluzione è semplice: regolare bene la temperatura della nostra camera da letto, evitando di riscaldarla eccessivamente. La temperatura ideale per dormire bene si aggira intorno ai 18°C, ma può variare a seconda delle preferenze personali e delle condizioni climatiche.
Per i neonati e i bambini piccoli, si consiglia una temperatura leggermente più alta, intorno ai 20°C, poiché il loro organismo non è ancora in grado di autoregolare la propria temperatura e di disperdere il calore corporeo durante il sonno.
Un consiglio è di accendere il riscaldamento in camera poco prima di andare a letto per renderla bella calda. Ma invece di tenerlo acceso tutta la notte, meglio utilizzare una borsa dell’acqua calda o una coperta elettrica. Anche il pigiama è fondamentale: quello in pile o flanella può tenere più caldo del cotone. I calzini da letto mantengono i piedi al caldo. Attenzione alle correnti d’aria: bisogna bloccare tutti spifferi, anche intorno ai telai delle finestre e sotto le porte.
Potrebbe interessarti: Consulente del sonno infantile, chi è e come lavora
Foto copertina: Unsplash