Vitamina C, l’arma contro il freddo e i mali di stagione

La vitamina C si trova in moltissimi alimenti, porta grandi benefici alla pelle e aiuta a combattere i malanni di stagione più comuni.

27/01/2022

Inverno pieno: ecco tornati il freddo e i malesseri di stagione. Che andando verso l’inverno si faranno sentire ancora di più. Ma un alleato importante è a portata di mano: viva la vitamina C!

A cosa serve?

Azione antiossidante, azione anti-invecchiamento e stimolo al funzionamento del sistema immunitario: ecco le tre proprietà principali. Un vero toccasana per la pelle: contribuisce infatti a contrastare l’azione dei radicali liberi che possono danneggiare la struttura cellulare e sono quindi i principali responsabili di rughe e invecchiamento della pelle. Ma aiuta anche contro l’anemia da carenza di ferro e, cosa da non sottovalutare, ha effetti benefici sull’umore.

vitamina c proprietà

Gli alimenti che la contengono

Una vitamina importantissima, ma che il nostro corpo non sa produrre autonomamente. Ecco perché è tanto importante assumere la vitamina C attraverso gli alimenti. Quali? Ce lo dice un decalogo dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, stilato proprio in questi giorni, che ci ricorda l’importanza di uno stile di vita equilibrato, di un po’ di movimento e di una dieta sana.

  • La vitamina C è contenuta soprattutto nella frutta, specialmente negli agrumi. Largo quindi a limoni, arance, pompelmi, mandarini. Ma anche fragole, kiwi, ribes nero. Per quanto riguarda la verdure, quelle che contengono le maggiori quantità di vitamina C sono pomodori, cavolo, rucola, peperoni, spinaci, broccoli, cavolfiori.
  • In autunno e inverno, per assumere una quantità sufficiente di vitamina C è buona norma consumare tre frutti freschi al giorno, preferendo gli agrumi e variandoli.
  • A pasto, sia a pranzo sia a cena, spazio a verdura fresca di stagione. E varietà quanto a tipologia e colore.
  • Meglio consumare frutta e verdura fresca: se le conserviamo troppo a lungo possono perdere parte delle vitamine contenute.
  • La vitamina C è sensibile all’ossigeno e alla luce. Perciò, meglio conservare verdura e frutta al chiuso e al buio e consumarle appena lavate, pulite, sbucciate o spremute.
  • La vitamina C è anche idrosolubile e si degrada a causa del calore. Preferite cotture brevi e senza aggiungere acqua: al microonde, al vapore, alla piastra. Perché il nostro organismo assuma di fatto tutta la vitamina C contenuta, è preferibile privilegiare il consumo di frutta e verdura crude.
  • Viva il limone! Aggiunto al tè, ma anche alla carne e al pesce. E nelle insalate, per limitare i condimenti grassi e assorbire meglio il ferro contenuto nelle verdure.
  • Tutti dovremmo consumarne. Ma in particolare, se ne raccomanda l’assunzione ai bambini. E anche a chi soffre di infezioni ricorrenti.
  • Le sigarette “eliminano” la vitamina C che assumiamo. Ecco perché i fumatori devono assumerne molta di più per raggiungere il fabbisogno giornaliero.

Carenza di vitamina C

Alcuni segnali dell’organismo possono far sospettare una carenza di vitamina C. In particolare, gengive che sanguinano spesso, capillari fragili e ferite che impiegano molto tempo a guarire dovrebbero metterci in guardia, così come dolore o gonfiore alle giunture, e raffreddori e influenze frequenti.


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Integratori

Possiamo anche integrare la quantità di acido L ascorbico che assumiamo con gli alimenti. In erboristeria, farmacia e parafarmacia, ma anche nei negozi biologici e nei supermercati, troveremo integratori ad hoc, multivitaminici o specifici. Di questi ultimi, ce ne sono di naturali – di acerola o rosa canina, per esempio – o sintetici: a noi la scelta.