Carbossiterapia: benefici, risultati, costo e controindicazioni
La carbossiterapia è un trattamento utilizzato per contrastare i segni dell'invecchiamento e gli inestetismi della pelle. Ecco come funziona, quali sono i costi, i benefici e le controindicazioni.
Nonostante sia una tecnica molto antica e longeva, la carbossiterapia sta vivendo un periodo di grande fortuna. Una sorta di seconda giovinezza, proprio in questi ultimi anni. Questo trattamento, introdotto nei lontani anni ’30, si è via via sempre più perfezionato, sino a diventare uno dei più richiesti e sicuri per contrastare i segni dell’invecchiamento e gli inestetismi della pelle.
Come il nome stesso fa intuire, si tratta di una terapia a base di anidride carbonica, ampiamente impiegata in tutto il mondo – dall’Europa agli Stati Uniti, passando per l’Oriente – con risultati molto soddisfacenti. Specialmente per quanto riguarda problematiche come capillari evidenti e vene varicose. E in generale tutte quelle sintomatologie legate a insufficienza del microcircolo. Inoltre, la carbossiterapia è reputata ad oggi uno dei migliori trattamenti di medicina estetica per quanto riguarda la lotta contro i segni del tempo e dell’invecchiamento su viso e corpo. Ma come funziona? È davvero efficace? Possiamo sottoporci tutti a carbossiterapia? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Cos’è la carbossiterapia e dov’è nata
La carbossiterapia è un trattamento medico che consiste nell’iniettare sotto forma gassosa anidride carbonica nel derma o nel tessuto sottocutaneo. I primi impieghi della carbossiterapia risalgono, come anticipato, agli anni ’30. I primi a sperimentarla furono i medici delle terme francesi di Royat, a Clermont-Ferrand, nel 1932.
Nato come trattamento contro i disturbi vascolari, la carbossiterapia in origine prevedeva dei bagni e delle docce durante i quali l’anidride carbonica veniva assorbita attraverso la cute, abbinati a infiltrazioni sottocutanee. I pazienti dimostravano miglioramenti quasi immediati e il Ministero della Sanità Francese brevettò questa terapia in quanto efficace e sicura, seppure con un altro nome.
Il termine carbossiterapia, infatti, venne coniato molti e molti decenni dopo. Fu l’italiano Luigi Parassoni, nel 1995, a utilizzare per primo questa denominazione durante il XVI Congresso Nazionale di Medicina Estetica della Società Italiana di Medicina Estetica. Oggi, sono stati fatti tanti passi in avanti e la carbossiterapia è stata ulteriormente perfezionata.
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Come funziona la carbossiterapia
L’anidride carbonica sterile impiegata per la carbossiterapia viene erogata da un apparecchio specifico dotato di un serbatoio – che contiene la CO2 sterile – e un flussimetro che ne regola con precisione la temperatura e il flusso. La somministrazione dell’anidride carbonica sotto cute avviene tramite aghi molto sottili e monouso, collegati al macchinario tramite tubi a loro volta sterili. Tutto avviene in totale sicurezza e in condizioni di igiene impeccabili.
È il medico estetico – per questo è importante rivolgersi a personale altamente specializzato – a decidere con quale intensità e a quale velocità iniettare il gas e quanto utilizzarne, personalizzando il trattamento in base alle esigenze e ai bisogni di ciascun paziente.
Carbossiterapia: i benefici e i risultati
L’iniezione di anidride carbonica si è dimostrata molto efficace su più livelli. La carbossiterapia, infatti, agisce sul sistema vascolare, sui tessuti adiposi e sulla cute. Ne consegue che sono innumerevoli i vantaggi di questa tipologia di trattamento.
L’iniezione di anidride carbonica, mediante la dilatazione dei vasi che collegano le arteriole ai capillari, genera un aumento del flusso ematico nel microcircolo. E ciò comporta molti benefici a livello cardiovascolare.
Per quanto riguarda i tessuti adiposi, invece, l’anidride carbonica aumenta la disponibilità di ossigeno nei tessuti stimolando e riattivando il metabolismo cellulare. Condizione imprescindibile per l’attenuazione di problemi come cellulite e cuscinetti adiposi.
Dal punto di vista cutaneo, invece, l’anidride carbonica migliora il microcircolo e stimola l’attività dei fibroblasti, che producono l’elastina, il collagene e l’acido ialuronico che mantengono giovane e tonica la pelle. La carbossiterapia, inoltre, favorisce il drenaggio dei liquidi in eccesso ed esercita un’importante funzione detox sull’organismo.
Ecco, in breve, tutte le problematiche che possono giovare della carbossiterapia:
- Disturbi del microcircolo;
- Ulcere venose e arteriose;
- Adiposità localizzate e cellulite;
- Smagliature, cicatrici, perdita di elasticità della pelle.
Focalizzandoci sugli usi prettamente estetici, la carbossiterapia può essere effettuata su viso, seno, pancia, gambe e perfino sui capelli, mediante iniezione di anidride carbonica nel cuoio capelluto per stimolarne la crescita. La carbossiterapia è utile anche per minimizzare le occhiaie.
Carbossiterapia: le controindicazioni
Nonostante presenti innumerevoli vantaggi e benefici, è bene ricordare che come tutti i trattamenti di medicina estetica anche la carbossiterapia può comportare effetti collaterali e controindicazioni. Non tutti, infatti, possono sottoporsi a questa tipologia di trattamento.
La carbossiterapia è assolutamente da evitare nei pazienti che risentono di:
- Insufficienza respiratoria, cardiaca, renale o epatica;
- Ipertensione arteriosa;
- Casi di trombosi precedenti;
- Aritmie cardiache.
Inoltre, è sconsigliato di sottoporsi a carbossiterapia anche alle donne in gravidanza e in allattamento.
La carbossiterapia, infine, non è completamente indolore. Tra gli effetti collaterali si riscontrano spesso lieve dolore e fastidio dopo le infiltrazioni e, alle volte, perfino un apparente peggioramento iniziale degli inestetismi trattati. La situazione rientra solitamente in un paio di giorni dalla seduta.
Attenzione, però: è bene chiarire che le infiltrazioni di anidride carbonica non sono affatto dannose per la salute. Essendo prodotta fisiologicamente dalle cellule del nostro organismo, la CO2 viene assorbita dal sangue in pochissimi minuti ed eliminata dalle vie respiratorie. Senza alcun tipo di problema o rischio per il paziente.
Carbossiterapia: il costo e le opinioni di chi l’ha provata
La carbossiterapia, secondo le testimonianze e le opinioni di chi si è sottoposto al trattamento, presenta tantissimi vantaggi. A differenza di altre pratiche di medicina estetica può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno. Anche in estate, se ci si espone al sole o se si effettuano regolarmente lampade abbronzanti.
Inoltre, dopo il trattamento è possibile ritornare immediatamente alle proprie attività quotidiane, senza il bisogno di particolari attenzioni.
Ogni seduta di carbossiterapia ha una durata compresa tra i 20 e i 40 minuti a seconda dell’area da trattare e del tipo di disturbo.
Solitamente, è consigliato sottoporsi ad almeno 10 sedute con cadenza settimanale, ma nei casi più importanti – come quelli legati, per esempio, a una cellulite molto vistosa o a problematiche venose particolarmente rilevanti – possono occorrerne di più. Dopo le prime 4-5 sedute, comunque, sono già visibili notevoli miglioramenti.
Per quanto riguarda i costi, la carbossiterapia ha un costo che oscilla tra gli 80 e i 150 euro a seduta.
Naturalmente, consigliamo a chi volesse provare la carbossiterapia di rivolgersi sempre e comunque a centri specializzati. Quando si parla di medicina estetica e di salute, è fondamentale mettersi nelle mani di personale competente, onde evitare di incappare in spiacevoli rischi e inconvenienti.