In principio fu la mela, ma l’uva la seguì a breve distanza. Le citazioni bibliche che riguardano il grappolo zuccherino si sprecano, a partire dalla prima sbronza della storia fino alle focacce cosparse d’uva passa del cantico dei cantici.
Più tardi arrivò il poeta Fedro, a spiegarci che perfino le volpi l’amavano al punto da fare salti mortali per mangiarla e che il dio Bacco senz’uva non andava da nessuna parte.
Per più d’ottomila anni la vite è stata uno dei perni della nostra cultura. Simbolo di fertilità e di forza, di salute e longevità, probabilmente è stata anche il primo “organismo geneticamente modificato” della storia, per renderla resistente a malattie e climi difficili.
Che sia “da tavola” o “da vino”, l’uva fa talmente bene che è utilizzata per l’ampeloterapia – una cura disintossicante a base d’enormi frullati di grappoli d’uva interi – o per bagni di bellezza in esclusive beauty farm.
Anche in cucina possiamo sfruttare i suoi innumerevoli pregi: dolcissima nei dolci, fresca o sultanina, può essere aggiunta quasi ovunque, al müesli come all’insalata, alla carne o al formaggio. L’uva fa volentieri comunella con altri frutti di stagione – le noci, i fichi e le melagrane – ma anche con verdure come il finocchio ed il sedano che – uniti a uva rosa o fragola – sono gli ingredienti di moderni centrifugati e cocktails ricchi di sali minerali e vitamine.
Se per le vostre ricette avete bisogno di succo d’uva o mosto – come nel caso budino d’uva che dalle mie parti chiamiamo “sugolo” – fate attenzione a spremerlo ed utilizzarlo immediatamente, perché comincia subito a fermentare; se volete succo fresco per tutto l’inverno, invece, riponetelo in piccole porzioni nel congelatore.
Ingredienti
Per fare il budino d’uva fragola o “sugolo” procuratevi:
- 500 g di mosto d’uva
- 50 g di farina 00
- 250 g di zucchero
Procedimento
- Utilizzate dell’uva nera da mosto o dell’uva fragola.
- Lavatela e sgranatela, quindi spremetela.
- Passate il succo attraverso un colino, pesatene la quantità indicata e mettetelo a bollire in una pentola per circa 10 minuti, schiumando le impurità che salgono in superficie.
- Stemperate la farina con il mosto, aggiungendolo un poco per volta, in modo che non si formino grumi.
- Unite lo zucchero e fate prendere nuovamente il bollore.
- Lasciate sobbollire, mescolando frequentemente perché non si attacchi alla pentola, fino a quando non abbia la consistenza di un budino denso.
- Bagnate d’acqua 8 o 10 stampini da budino o versate il composto in altrettante ciotoline individuali.
- Fate raffreddare il sugolo a temperatura ambiente, poi in frigorifero per alcune ore prima di consumarlo.
[Il racconto e la ricetta sono tratti da “In cucina con i tacchi a spillo”, Guido Tommasi Editore]