Berlingozzo di carnevale, la ricetta originale della tradizione toscana
Il Berlingozzo di Carnevale è un dolce tipico toscano che assomiglia ad un ciambellone. Ecco come replicarlo con la nostra ricetta.
Il Berlingozzo di Carnevale è un dolce semplice e goloso tutto da provare. Fra le ricette tipiche regionali, in Toscana è molto diffuso il Berlingozzo di Carnevale. Un’ottima idea da provare per le feste in casa dei bambini, ma anche degli adulti, così da preparare qualcosa di estremamente diverso rispetto alle più classiche chiacchiere o castagnole.
Berlingozzo, la tradizione
Per essere più precisi il Berlingozzo è diffuso nella parte settentrionale della Toscana. Più precisamente nella provincia di Pistoia, soprattutto a Lamporecchio, dove viene generalmente preparato il Giovedì Grasso.
Il suo nome deriva da una festa tipica della zona, il Berlingaccio appunto, che si organizzava nel quindicesimo secolo proprio quel giorno di Carnevale; in toscano il termine berlingare sta a indicare proprio il divertimento e le abbuffate legate a questo particolare periodo dell’anno.
Il Berlingozzo è una ricetta antica, legata alle tradizioni ed anche piuttosto semplice da realizzare. Si tratta di un classico ciambellone guarnito in base alla propria fantasia e nel modo più colorato possibile.
Questo dolce è perfetto anche per chi è intollerante al lattosio ed è ottimo per la colazione di grandi e piccini. Ecco la ricetta del Berlingozzo di Carnevale.
Qualche curiosità in più sul Berlingozzo di Carnevale
Un dolce tanto antico come questo non può che accompagnarsi a varie storie e leggende che lo rendono ancora più interessante.
In alcuni documenti ufficiali, infatti, vari cenni sul Berlingozzo vengono fatti addirittura in scritti risalenti al XV secolo.
Alla corte di Cosimo dè Medici era servito come antipasto, mentre nel periodo di Carnevale faceva bella mostra di sé sulle tavole dei banchetti più ricchi, insieme ad altri dolci tradizionali.
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Sulle origini del nome ci sono varie teorie, molte delle quali lo farebbero risalire al tipico vocabolo toscano berlingare. Ha come significato principale quello di fare festa in modo smisurato, come veniva appunto fatto nel periodo carnevalesco.
Tale termine sarebbe presente già in alcune opere del Boccaccio, quindi già un paio di secoli prima della nascita di questo dolce.
Secondo quando tramandato, poi, il popolo durante il Giovedì Grasso era solito portare al collo un Berlingozzo come segno dei bagordi tipici di quel giorno.
La particolarità del Berlingozzo di Carnevale è ottimo anche dopo qualche giorno. Essendosi seccato leggermente, è perfetto per un goloso inzuppo nel tipico Vin Santo.
Naturalmente, se si vuole gustare il tipico Berlingozzo di Lamporecchio, basta organizzare una piacevole gita nel periodo di Carnevale. Basta infatti scegliere una delle pasticcerie storiche.
I più golosi, poi, si accorgeranno della somiglianza del Berlingozzo con i noti Brigidini, i tipici biscotti toscani, anch’essi al gusto di anice.
Preparazione
- Come inizio in una ciotola capiente mettete le uova intere e lo zucchero lavorandoli insieme fino ad ottenere un impasto spumoso e omogeneo
- Successivamente aggiungete il burro, che prima avrete fatto opportunamente sciogliere; amalgamate di nuovo il tutto e, quando avrete terminato, aggiungete la scorza di limone, il succo di arancia, il lievito e la farina facendo attenzione ad evitare la formazione di grumi.
- Mentre impastate aggiungete lentamente il latte poi, per ultimo, il classico ed immancabile pizzico di sale.
Naturalmente è importante che il vostro composto sia liscio e ben amalgamato, per cui ponete molta attenzione soprattutto se non usate una planetaria. - Imburrate lo stampo per ciambellone e versate dentro il composto uniformando con una forchetta; infornate quindi nel forno già caldo per circa 40 minuti a 180 gradi.
- Dopo aver controllato la cottura con il solito metodo dello stuzzicadenti, fate raffreddare, togliete dallo stampo e mette il berlingozzo in un piatto.
- A questo punto potete sbizzarrirvi nel guarnire il vostro dolce, usando le codette colorate, lo zucchero in grani o a velo (secondo i gusti).
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